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Cenare e dormire a Nizza a prezzi convenienti, ad iniziare dal celeberrimo NEGRESCO …

Nizza – LA ROTONDE dell’Hotel NEGRESCO

Promenade des Englais 37 – Tel. +33(0)493 16 64 00

www.lenegresco.com

VIRGINIE BASSELOT, qui dal 2018, è la chef stellata Direttrice della Ristorazione del complesso, del mitico Chantecler, de La Rotonde, de Le Versailles  e del Ristorante della Spiaggia. Ai fornelli de LA ROTONDE  (già recensito qui nel marzo 2019), al mio passaggio c’era ALESSIO MASELLI, (già al George V di Parigi ed al Four Season di Milano), che ha preparato 6 piatti centratissimi. 

Il MENU PROMENADE (€ 65), che potrete scegliere tutte le sere ed al mezzodì di sabato e domenica, dopo l’iniziale tris di apetizer offerti, prevede che scegliate tre portate tra le seguenti otto proposte: 1) Les poireaux d’Agnes en vinaigrette et mimosa; oppure  Pèche du jour en crudo calamansi et herbes iode (piatto vegano);  oppure  Foie Gras de canard confit, poire au safran du pays, pain toasté. – 2) Loup de la baie de Cannes, courge ròtie, pommes au beurre et écume de cidre de Normandie; oppure Lapin à la blette et pignon de pin, legume de saison et crémeux de chou au lard; oppure  Fregola Sarda, legumes du moment crus et cuite, vinaigrette aux agrumes (piatto vegano). – 3) Baba au rhum aux saveur d’agrumes et d’épices, compotée de coing et crème légère; oppure Crème au chocolat, compotée de bananes caramelisées et sorbet passion (piatti vegano).

ALLA CARTE i prezzi sono invece:  Entrée  € 25/31 – Terre € 29/52 – Mare € 41/47 – Pasta € 38/52 – Dessert € 14/18. Esiste anche un frugale MENU PRANZO (€ 39) solo dal lunedì al venerdi. 

L’AMBIENTE:  il patio/garden fronte Promenade è un incanto nelle belle giornate, ma “se la gioca” con la sala rotonda che sino a pochi anni fa riproduceva musealmente una indimenticabile giostra con cavallini e pianola. Poco è rimasto tranne qualche emblema, ma gli architetti sono stati sensibili e, quanto alla musica, il pianista francese LUKE ESCOLANO è bravo edha un repertorio di motivi celebri; potrete fargli richieste consegnando al cameriere la cartolina presente su ogni tavolo. 

Il SERVIZIO, in divisa inappuntabile, conta sul Direttore di Sala JULIAN PARRA e sul bravo Maitre THIBAUT SELON. L’intero staff è poliglotta, attentissimo e, contrariamente alle solite squadre che altrove deambulano ad occhi bassi, qui tutti sono sempre attenti all’insieme degli avventori per cogliere “alla prima” ogni cenno ed anzi prevenire i desiderata, ma senza arrrovogliarvi, badando persino a non interrompere i colloqui tra commensali  e sapendo a chi servire le portate senza chiedere conferme.

La CARTA VINI offre circa 150 scelte equamente divise tra bianchi e rossi, a partire da 50/60 euro; c’è qualche bottiglia da 50 cl. e sono una decina i vini serviti a calice. Non ho trovato la figura del sommelier, ma il maitre polivalente sa ben consigliare.

CONCLUDENDO: Madame Jeanne Augier, mancata nel 2019, ha fatto di questo Grand Hotel, ultimo indipendente di Francia, un lussuoso complesso inserendovi qualcuna della raccolta di oltre 6 mila opere d’arte e antichità francesi degli ultimi 5 secoli.  La maestosa cupola vetrata, uno stuolo di marmi, colonnati, quadri, boiserie, gigalampadario Baccarat, tappeto ovale Abusson di 375 mq. (valutato il 10% dell’intero complesso) … persino la toilette è uno storico cimelio  napoleonico. Nonostante ciò, incredibilmente, La Rotonde ha prezzi inferiori al praticato Costazzurrino. Qui è peraltro gradita una tenuta anche informale ma elegante. A fondo carta è scritto: “Per un maggior confort di tutti, grazie per silenziare i cellulari.” Ecco, l’ambiente è questo: regolatevi e vi godrete una sosta da ricordare.   

Per chi non pernotta al Negresco, segnalo il “Best Western Plus Hotel Massena Nice”****, con garage, al  n. 55 della strategica Rue Goffredo, “hotel-massena-nice.com “ e le sue camere De Luxe n. 212-312-412; parlano anche italiano ed hanno prezzi ragionevoli.

La recensione, a San Bartolomeo al Mare: La Locanda del Cavaliere

San Bartolomeo al Mare – LOCANDA DEL CAVALIERE

Via XX Settembre 26 – Tel. 3928627393 – www.locandadelcavaliere.it

A fine ‘800 l’avv. Scofferi, “U sciù Miché”, acquistò la bella proprietà e ne adibì una parte a locanda, condotta dal suo “manente”. In due secoli si sono avvicendati il terremoto del 1887 e diversi fatti storici. Come locanda ebbe diversi nomi: chiamata ai primi del 900 ‘’Cà di Scimuì’’e successivamente ‘’Osteria di Angeinolla’’, negli anni ’30 “La Villetta” vide alloggi, uffici comunali, scuole elementari ed anche stalla per i cavalli nella parte inferiore. Finché gli  Uggeri, famiglia di osti, cuochi ed architetti, si dette animo di comperare e ristrutturare il rudere con professionalità e dedizione, sino a farne un gioiellino.

Oggi è appunto PAOLA UGGERI a mandare avanti la Locanda, un complesso “tumultuoso” di pietre, con possenti pilastri che reggono antiche volte dando luogo, incredibilmente, ad un perfetto insieme elegante, sia all’interno che nel dehor verandato con ulteriore prospiciente terrazza, a sua volta dominante il parco privato dal verde cangiante ma non umidoso.

La patronne, dopo aver realizzato quindi una delle locande più belle della zona, oggi rimette anche in gioco la cucina della casa. Dal 7 dicembre 2023 c’è un nuovo chef, FEDERICO PINASCO e il suo staff personale. Il suo curriculum è nutrito: dopo l’ università eccolo subito a La Femme a San Bartolomeo al Mare, poi otto mesi di scuola a Brescia con il grande Iginio Massari,  poi diversi stages al Cormoran**** di Villasimius, sei mesi da U Titti di Lingueglietta, all’ Hotel Matteotti ***** , a Milano alla Trattoria all’Antica con cucina tradizionale, infine la formazione decisiva di venti mesi al Lume di Milano con Luigi Taglienti e il prezioso sous-chef (oggi stellato) Giorgio Pignagnoli.  Il Pinasco, tornato alla sua Cipressa ai tempi della pandemia, ha officiato onorevolmente come chef ai fornelli del Buona Vita dal 2021 ad oggi.

Ma veniamo tosto alla CARTA CIBI che elenca senza complessi sia ricette locali che altre di tradizione nazionale, in felice connubio tra tradizione e modernità.  Gli ANTIPASTI sono quattro (€ 15-25) tra i quali il Pescato con agrumi e puntarelle; oppure l’uovo morbido, topinambur, funghi a funghetto, fonduta al Gorgonzola. I PRIMI sono quattro (€ 16) tra i quali i Pansotti ripieni di Prebuggiun, pesto alle erbe, spuma di pinoli, Parmigiano Reggiano; oppure  Fusilloni rigati metodo Massi, ciuppin di triglia, carciofi croccanti. Evidentemente il cuoco non gioca la carta della cucina che strabilia con trallallà caleidoscopici, ha professione, sensibilità e sa il fatto suo, ma resta prudente. Perciò, pur con qualche novità rispetto al suo abituale elenco di pietanze equilibrate, si attesta su classici collaudati. I SECONDI sono cinque (€ 20-35)  tra i quali il vero Gambero Viola di Sanremo al vapore, Fagioli di Conio, cavolo nero croccante, olio nuovo Tèra de Prie; oppure Il Filetto alla Rossini, tartufo nero, patate arrosto, salsa al Madeira e, ovviamente, foie gras. I DOLCI sono quattro (€ 7) tra i quali il Cioccolato, croccante alla nocciola, sorbetto al Maracuja; oppure la  Mela cotta al caramello, sfoglia al limone, gelato alla vaniglia.

LA CARTA VINI, con oltre 100 etichette ne elenca molte entro i 30 euro, ma offre altresì bottiglie pregiate, anche straniere, sino ad un Tignanello 2019 Antinori a 180 euro.

Per il SERVIZIO Donna Paola è coadiuvata da Kevin e Giulia, solerti e attentissimi. Nessuno diluisce oltre misura le presentazioni dei piatti ma tutti sono preparati, affabili, sorridenti.   

CONCLUDENDO: Un locale elegante, con accoglienza e servizio curati e garbati, tempi  giusti. Che bello trovare una cucina di qualità servita anche in quantità serie, senza cadute di tono, dall’inizio alla fine… E’veramente un quadro simpatico, provate, vi sentirete dei principini!

Ci disgusta al punto tale che ci piace: è questa la nuova avanguardia della cucina?

credito foto: dreamstime

E’ il titolo di un video de “Il Gambero Rosso” di oggi. La definizione manichea di buono o non buono, per menu degustazioni d’avanguardia, è ancora l’unica accettabile? Forse no. Ed è così che entra in campo il concetto di “disgusto”Il lik è il seguente: https://www.gamberorosso.it/notizie/disgusto-nuova-frontiera-cucina/?utm_term=73518+-+Ci+disgusta+al+punto+tale+che+ci+piace%3A+%C3%A8+questa+la+nuova+avanguardia+della+cucina?&utm_campaign=NL+GIORNALIERA+ITA&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=8165+-+3612+%282023-12-01%29

A Cervo: il Sangiorgino, Osteria moderna

Cervo – SAN GIORGINO – Via Alessandro Volta 19 – Tel.0183400175

Cervo è uno dei più affascinanti borghi del Ponente Ligure, con case multicolori aggraffate una all’altra dal mare sino alla vetta al borgo antico. Quassù c’è un vicolo inaspettatamente sistemato ancor meglio rispetto agli altri curatissimi vicoli con elementi di arredo esterni e “spontanei”  che si sposano con la liguritudine ma la ingentiliscono. 

Proprio a fondo vicolo ci sono due ambientini sistemati a cantina/osteria-chic con antistante patio delimitato da lussureggiante vegetazione rivierasca fino a soffitto. L’ AMBIENTE, contornato da scaffali di bottiglie ed oggettistica da cantina, è quello di un secolare frantoio per l’olio, con tanto di molazza in pietra. Ha tavoli in marmo, tovaglietta in “papée mattu”, pane a fette (ma vivaddio tagliato al momento), dotazioni di consumo, tra le quali una bottiglia di Olio EVO di Taggiasca  dell’ Azienda Agricola Costa Panera di Pompeiana, prodotto da Chiara Cappi.

Esiste un MENU LIGURE, composto di Troffie al pesto – Brandade di baccalà e un bicchiere di vino, che plafona la spesa d’insieme a I Segue la carta con prologo: “I piatti sono cucinati espresso” , nonché la lavagnetta del giorno. Ecco le proposte alla data del mio passaggio in un giorno feriale qualunque e senza prenotazione: pane e coperto € 1,50 – Pane fritto € 4 – Bruschetta con pomodoro fresco e bottarga di tonno € 12 – Farinata ligure € 8 – Focaccia al Formaggio tipo Recco € 12 – Acciughe del Cantabrico sott’olio, pane tostato, burro giardiniera € 18 – Mousse di fegato d’oca con crostini, burro e marmellata di cipolla e frutta € 16 – Insalata di calamari e cozze € 16 – Risotto alla Marinara € 16 – Gamberetti alla griglia € 25 – Milanese di mare con insalata € 16 – Mousse al cioccolato amaro 72 % salsa cacao, spuma yogurt, zenzero e mandorle tostate € 9. Proposte evidentemente atte a soddisfare tutte le preferenze, dalle più “caserecce” sino al Caviale Prinier (Francia) 20 grammi servito con crostini, burro, mimosa di tuorlo d’uovo a 60 euro. Oppure, a partire dall’autunno, il “piatto ricco” di megatagliatelle con generosa grattata di Tartufo Bianco d’Alba “Tuber Magnatum Pico” (€ 50), profumato il giusto e quindi direi esente da rinforzo di “soffietti aromatici” di bismetiltiometano, come spesso succede un po’ ovunque, al quale ho abbinato una mezza bottiglia, consigliatami, buona nonostante il suo costo di soli 14 euro.

A proposito di BEVANDE, sono disponibili una decina di vini a bicchiere di ottima selezione (€ 6-15), adatti sia come aperitivo che vino da pasto. Esiste una paginata con una quindicina di mezze bottiglie (€ 14-40). Dopodiché la carta continua adeguatamente e, per i più esigenti, è anche disponibile quella del soprastante San Giorgio con un profluvio di tentazioni da manuale: centinaia di etichette italiane e straniere per tutti i gusti e tutte le tasche. ALESSANDRO BARLA, patron e sommelier è un cultore di Bacco e la sua collezione è tra le migliori dell’ intera Liguria. Per non parlare della carta distillati che offre bottiglie d’annata di oltre mezzo secolo.

L’ ACCOGLIENZA è curata dal bravo PAOLO PIROVANO, un anfitrione molto comunicativo e sorridente che ci sa fare e vi farà respirare aria di ritorno a casa, ma senza fraternizzare, restando nel suo giusto ruolo: il cliente è e rimane il principino della situazione, coccolato e gaudente della cucina della inossidabile DONNA CATERINA LANTERI CRAVET, un istituzione della ristorazione di livello, da decenni stella polare anche oltre il largo circondario.

La recensione. A Imperia il Ristorante CUXEN

Imperia Porto Maurizio – RISTORANTE CUXEN

Via Mauro Caprile 28 – Tel. 0183781072- 3394383752

A pianterreno di una costruzione moderna, l’ AMBIENTE è una sala minimalista, con qualche quadro che risalta rispetto alle candide pareti, musica in piacevole sottofondo, sedie comode, tavoli apparecchiati classicamente con  belle tovaglie appena stirate, stoviglierie di tono, fiammella ad ogni tavolo occupato.

L’ ACCOGLIENZA ed il SERVIZIO, al mio passaggio di un venerdì sera autunnale, erano affidati a due persone di esperienza. Mi ha servito un “Gigante Buono” che si è anche prodotto in sprazzi piacevoli di una certa verve, ma senza esagerare e sapendosi attestare su rispettosa professionalità. M’ è parso d’essere ricevuto in una famiglia franca ed accogliente.     

Appena seduto è giunta tosto in tavola la minerale, poi il cestinetto con quattro tipi di pane tiepido più focaccine perfette, un piattino con una “biglia” di burro morbido a giusta temperatura ed anche quattro originali apetizer di benvenuto, evidente preludio ad un seguito non banale. Ecco infatti la carta, autodefinita di cucina CREATIVA da parte dello chef  ALESSANDRO SCHIAVON, peraltro disponibile anche per creare piatti vegetariani e/o senza glutine.

Con mano leggera, in quasi tutti i piatti vengono uniti alcuni ingredienti non abituali. Ecco tre CRUDI (€ 18-30), tra i quali il Carpaccio di ricciola, funghi porcini e sedano in insalata, clorofilla di prezzemolo e aria di Gin Tonic (in assenza di funghi l’alternativa sono stati i carciofi). Gli ANTIPASTI (€ 14-19) sono quattro, tra i quali la Vellutata di castagne, capesante scottate, fonduta di Gorgonzola e scaglie di mandorle. I PRIMI (€ 18-24) sono quattro, dei quali cito il Risotto cacio e pepe, gamberi rosa e tartufo nero. Tra i cinque SECONDI (€ 18-23), ecco il Petto d’anatra glassato agli agrumi, ma con purea di zucca al forno alle erbe, cime di rapa alla toscana e amaretti sbriciolati. Nei DOLCI (€ 7), che sono cinque, un po’ asciutta ma egualmente piacevole, la crostatina al caramello salato, zucca candita, palline di mousse al cioccolato fondente e tracce di chips al Bacio di Alassio. Al tutto si aggiunge il COPERTO di 3 euro e quindi riassumendo: per cenare alla carta con tre portate più dessert, si va da 60 euro a 87 euro procapite.

Diventa pertanto interessante il prezzo “calmierato” del MENU DEGUSTAZIONE (€ 45 + 3 di coperto = 48 ) che comprende quattro portate, esclusivamente per tutto il tavolo, scelte dallo chef, ma con la possibilità di modifiche, che comporteranno una variazione del prezzo, è precisato in carta. 

La LISTA VINI elenca 6 “bollicine”, 21 bianchi, 1 rosato, 12 rossi, con prezzi dai 22 ai 100 euro. Segnalo uno Schiava FASS NR.9 Vernatsch 2021 Girlan, un “polivalente” che ben accompagna sia piatti di carne bianca che di pesce e quindi si “accosta” perfettamente agli eterogenei ingredienti di molte portate “innovative” di questo locale. 

Un ulteriore “plus”? Il locale è posto a poca distanza verso monte dal casello autostradale di Imperia Ovest. Tramite il cancello aperto negli orari di servizio vi immetterete nel loro PARCHEGGIO RISERVATO: una provvidenza, nelle serate di pioggia) per i primi 4-5 veicoli arrivati i quali, con una decina di passi, oltrepassata la zona dehor estivo, saranno già all’interno del ristorante. Più comodi di così !!!