La recensione, a San Bartolomeo al Mare: La Locanda del Cavaliere

San Bartolomeo al Mare – LOCANDA DEL CAVALIERE

Via XX Settembre 26 – Tel. 3928627393 – www.locandadelcavaliere.it

A fine ‘800 l’avv. Scofferi, “U sciù Miché”, acquistò la bella proprietà e ne adibì una parte a locanda, condotta dal suo “manente”. In due secoli si sono avvicendati il terremoto del 1887 e diversi fatti storici. Come locanda ebbe diversi nomi: chiamata ai primi del 900 ‘’Cà di Scimuì’’e successivamente ‘’Osteria di Angeinolla’’, negli anni ’30 “La Villetta” vide alloggi, uffici comunali, scuole elementari ed anche stalla per i cavalli nella parte inferiore. Finché gli  Uggeri, famiglia di osti, cuochi ed architetti, si dette animo di comperare e ristrutturare il rudere con professionalità e dedizione, sino a farne un gioiellino.

Oggi è appunto PAOLA UGGERI a mandare avanti la Locanda, un complesso “tumultuoso” di pietre, con possenti pilastri che reggono antiche volte dando luogo, incredibilmente, ad un perfetto insieme elegante, sia all’interno che nel dehor verandato con ulteriore prospiciente terrazza, a sua volta dominante il parco privato dal verde cangiante ma non umidoso.

La patronne, dopo aver realizzato quindi una delle locande più belle della zona, oggi rimette anche in gioco la cucina della casa. Dal 7 dicembre 2023 c’è un nuovo chef, FEDERICO PINASCO e il suo staff personale. Il suo curriculum è nutrito: dopo l’ università eccolo subito a La Femme a San Bartolomeo al Mare, poi otto mesi di scuola a Brescia con il grande Iginio Massari,  poi diversi stages al Cormoran**** di Villasimius, sei mesi da U Titti di Lingueglietta, all’ Hotel Matteotti ***** , a Milano alla Trattoria all’Antica con cucina tradizionale, infine la formazione decisiva di venti mesi al Lume di Milano con Luigi Taglienti e il prezioso sous-chef (oggi stellato) Giorgio Pignagnoli.  Il Pinasco, tornato alla sua Cipressa ai tempi della pandemia, ha officiato onorevolmente come chef ai fornelli del Buona Vita dal 2021 ad oggi.

Ma veniamo tosto alla CARTA CIBI che elenca senza complessi sia ricette locali che altre di tradizione nazionale, in felice connubio tra tradizione e modernità.  Gli ANTIPASTI sono quattro (€ 15-25) tra i quali il Pescato con agrumi e puntarelle; oppure l’uovo morbido, topinambur, funghi a funghetto, fonduta al Gorgonzola. I PRIMI sono quattro (€ 16) tra i quali i Pansotti ripieni di Prebuggiun, pesto alle erbe, spuma di pinoli, Parmigiano Reggiano; oppure  Fusilloni rigati metodo Massi, ciuppin di triglia, carciofi croccanti. Evidentemente il cuoco non gioca la carta della cucina che strabilia con trallallà caleidoscopici, ha professione, sensibilità e sa il fatto suo, ma resta prudente. Perciò, pur con qualche novità rispetto al suo abituale elenco di pietanze equilibrate, si attesta su classici collaudati. I SECONDI sono cinque (€ 20-35)  tra i quali il vero Gambero Viola di Sanremo al vapore, Fagioli di Conio, cavolo nero croccante, olio nuovo Tèra de Prie; oppure Il Filetto alla Rossini, tartufo nero, patate arrosto, salsa al Madeira e, ovviamente, foie gras. I DOLCI sono quattro (€ 7) tra i quali il Cioccolato, croccante alla nocciola, sorbetto al Maracuja; oppure la  Mela cotta al caramello, sfoglia al limone, gelato alla vaniglia.

LA CARTA VINI, con oltre 100 etichette ne elenca molte entro i 30 euro, ma offre altresì bottiglie pregiate, anche straniere, sino ad un Tignanello 2019 Antinori a 180 euro.

Per il SERVIZIO Donna Paola è coadiuvata da Kevin e Giulia, solerti e attentissimi. Nessuno diluisce oltre misura le presentazioni dei piatti ma tutti sono preparati, affabili, sorridenti.   

CONCLUDENDO: Un locale elegante, con accoglienza e servizio curati e garbati, tempi  giusti. Che bello trovare una cucina di qualità servita anche in quantità serie, senza cadute di tono, dall’inizio alla fine… E’veramente un quadro simpatico, provate, vi sentirete dei principini!