La recensione: ristorante IL GOLFO a Diano Marina

2018g2n 12  (19)                                      Diano Marina –  Ristorante IL GOLFO

.                                       Via C. Colombo 38  –  344 187 7689

Arrivederci a Diano Marina, cantava Paolo Comorio al  Fieramosca, e la tradizione dei clienti fidelizzati a Diano Marina continua nei decenni con dei bei numeri, nella bella stagione. Ma è invece proprio fuori stagione che i ristoranti rimasti aperti si esprimono al meglio. Ormai “vanno” molto i locali che,  con l’appellativo di “simpatici”,  adottano molte scorciatoie negli arredi, nel servizio e, purtroppo anche in cucina.  Eccone invece uno che vuol fare sul serio,  presentandosi senza insegne roboanti (tanto da essere persino penalizzato, di primo acchito, dalle insegne sgargianti di un locale adiacente). Il parcheggio, ora facile proprio di fronte all’entrata, fa arrivare qui con serenità. Poi, superato il bianco dehor, adatto ai mezzodì di sole, ecco il locale, con una dozzina di tavoli, che pare un cenacolo per amici, eterogenei, come esistesse da sempre, ovviamente completamente nuovo. L’arredo è minimalista e “non carica” di attese caleidoscopiche. Le tovaglie sono rassicuranti, le sedie comode e c’è aria di convivialità. In tavola una bottiglia di olio Aicardi etichettato con il nome del ristorante, una mise en place corretta e linda e un profumo di buono sin dall’inizio del servizio.

ALESSANDRO SUCCI, dopo precedenti responsabilità nell’albergazione quadristellata, ha aperto da poco tempo questo suo locale, ma non s’è montato la testa per il successo estivo ottenuto e continua ad aggiornarsi. Ho trovato una cucina gustosa, non banale e servita in quantità generose. Le preparazioni, in genere semplici e diligenti , talvolta si concedono qualche complicanza, in ossequio ai gastrofighetti che chiedono abbinamenti fantasiosi, per sentirsi “in”…  Sette ANTIPASTI E CRUDITE’ (15-35 euro), tra i quali i Gamberi Viola di Sanremo (in tre portate), oppure la “Rossa a metà”, ovvero filetti di triglia locale cotti sulla pelle su scabeccio di Cipolla di Tropea, fior di cappero e origano e maionese al nero di seppia. Cinque PRIMI (15-20 euro) , tra i quali gli stracci di pasta, calamaretti locali, crema di piselli e guanciale croccante; oppure le tagliatelle ai Gamberi locali, pomodori cuor di bue e basilico. Cinque SECONDI (19-30 euro), tra i quali il filetto di manzo cotto a bassa temperatura in olio nero e contorno; oppure la grigliata di pescato, con pesce del giorno, calamaro, gamberi, salmone. Sei DOLCI (6-7 euro), tra i quali il semifreddo al pistacchio, ganache al cioccolato bianco e pinoli tostati; oppure lo “strosciamisù” al caffè con crema al mascarpone e granella di cioccolato.

Il servizio, coordinato dalla sorridente VALENTINA è gentile, amabile ed affabile, di nessuna invadenza, ma capace e presente al momento giusto, completa il simpatico quadro d’insieme. La musica “di consumo”sottofondo è un po’ troppo commerciale, ma pare che, a partire da San Valentino, adotteranno nuove compilation più d’atmosfera, così come doteranno il locale di illuminazione ed altri particolari più romantici …

La carta dei vini elenca decine di bottiglie ben selezionate, anche con rossi piemontesi di annate particolari a prezzi normali, così come del resto è per il conto in generale, in una casa che accoglie a braccia aperte, senza però poi stringerle al momento dell’addizione, che non gelerà il vostro sorriso.

Luigino.filippi@alice.it-