La recensione: Cucina e wine bar TIREBUCHON a Diano Marina

2018 26 genn (34) - CopiaDiano Marina – TIREBUCHON – WineBar e cucina del territorio
Corso Roma 128 – Tel. 0183 493 543 – iltirabuscion@libero.it

Giuseppe Nalbone, già per anni prezioso addetto alla sala di un ristorante reputatissimo, ha deciso di far da se; ed ha iniziato benissimo, scovando un sito nel centro pedonale di via Roma (la cosiddetta strada degli aranci) nel cuore di Diano Marina. Si tratta di un minuscolo locale da una quindicina di coperti, ma con un capace dehor silenzioso per la bella stagione. L’arredo si direbbe risultato di una mano di arredatori capaci, che hanno abbinato le mensole in prezioso vetro bianco ai  bottigliere di aspetto leggero, come del resto i tavoli, solidissimi ma “gentili”, firmati FrancAugusto. La mise en place è tipo winebar, con tovagliette carta zucchero e tovagliolini di carta piccoli piccoli, le posate sono in inox splendente, non manca una bottiglia di AcquaChiara. C’è anche la possibilità di accomodarsi agli sgabelli imbottiti al banco del bar, moderno e molto solare.

Ma veniamo alla carta (addirittura calamitata!) iniziando dai PIATTI DEL GIORNO variabili a seconda del mercato e della stagione: fave salame e Pecorino (€ 9) – sformato di cavolo Mappa (€ 10) – zimino di seppie (€ 11) – calamari alla griglia (€ 13). ANTIPASTI (€ 12): tartare di carne di Fassona piemontese con uovo scaglie di Reggiano e acciuga – Brandacujun – polpo alla ligure. PRIMI: trofie alla genovese (€ 9) – tagliolini di boragine al ragù di coniglio (€ 12) –  gnocchi di patate, calamari e pomodoro Pachino (€ 12). Non vi viene il presentimento che in cucina ci sia una Ligure de Zéna, e anche brava? Ma io non avrei mai pensato trovare qui ANDREINA PASTORINO, una cuoca che iniziò addirittura a La Santa di Vico Indoratori a Genova, con il maestro Nino Bergese (del quale questo settimanale pubblica di tanto in tanto qualche ricetta). Complimenti! E infatti nei SECONDI, ecco le Trippe alla Ligure (€ 13) – i preti di… mare (€ 16) oppure, beninteso anche il “nazionale” filetto di branzino in crosta di patate (€ 14). I DESSERT sono elencati a voce: io ho optato per un “Bunet” che mi ha fatto concludere … dolcemente il pasto con l’intenzione di tornar presto ad assaggiare il resto. Sul sito internet sono indicati anche la farinata e piatti più “poveri”. La sera del mio passaggio non erano in carta, ma me l’hanno preparata espressamente: bravi professionisti!

In questo locale, inusualmente, ogni piatto può essere abbinato a un vino diverso: basta chiedere consiglio. Sono ben 11 i vini serviti a bicchiere con prezzi dai 5 euro per i vini normali, fino ad uno Champagne che, a 7 euro, costa circa la metà che altrove. La carta dei vini è ricca e ben assortita e le bottiglie possono anche essere acquistate per asporto con uno sconto del 30%. Poiché il locale ha appena aperto, in carta è scritto che “alcuni vini potrebbero non essere ancora arrivati”. Per ogni bottiglia è indicata la gradazione: un particolare che può …. salvarvi la patente di guida…! Quindici bottiglie sono di “bollicine, tra le quali lo Spumante Parusso 100 % Nebbiolo a 50 euro ma, se volete risparmiare, tra gli otto Champagne c’pè anche un buon GRUET a soli 38 euro. Segue un centinaio di etichette ben assortite a partire da 18 euro, tra le quali sette straniere famose che chiudono degnamente la carta.

Il rodato servizio del patron rivela un giovane che lavora contento e non vi considera solo un cliente, ma una persona da soddisfare che deve uscire contenta. Quello dell’algida cameriera, superato l’impatto del nuovo locale, potrà rilassarsi e prendere un po’ di abbrivio al sorridere; ma comunque già sin d’ora è serio solerte e diligente.

In conclusione: In tempi di pizzoranti esangui, dove il comfort è raro come il pesce locale, trovare un nuovo indirizzo carino, con buona cucina e ottima cantina, dove si è anche ben serviti e a prezzi da galantuomini, è una bella fortuna per i golosi e gli esigenti. Ma è’ prudente prenotare sempre.

Luigino.filippi@alice.it