Archivi categoria: Il lavoro nella ristorazione

In Italia basta cacciagione da piuma al ristorante !?

dal sito “Gambero Rosso:

Selvaggina da penna vietata nei ristoranti. Parlano Corelli, Uliassi, Pompili

Il GAMBERO ROSSO, con un articolo firmato Stefano Polacchi , titola:

“Selvaggina da penna vietata nei ristoranti. Parlano Corelli, Uliassi, Pompili” . Il link è il seguente:

Il servizio prosegue: “L’Italia e la cacciagione: rapporto complicato. La selvaggina da piuma si può consumare, ma non commercializzare. Praticamente ognuno può provvedere al proprio consumo personale, ma dimenticate di trovarne nei ristoranti, neanche se in seguito a un acquisto regolare all’estero, Continua la lettura di In Italia basta cacciagione da piuma al ristorante !?

In Italia oltre 4200 ristoranti in meno

Da winenews.it                        

 

Oltre 4.200 ristoranti in meno in Italia nel 2013, con 11.000 posti di lavoro persi. Eppure istituti alberghieri rimangono al top nelle scelte degli studenti, per un cuoco che è sempre più “2.0”. Così Tirreno C. T. (Carrara, da oggi al 26 febbraio)

La ristorazione è, senza dubbio, una delle risorse più importanti dell’Italia. Sia dal punto di vista economico che occupazionale, considerando anche l’indotto su molte altre filiere (della produzione agricola e alimentare in primis, ma non solo), che da quello dell’immagine internazionale e dell’attrattiva turistica, visto che la buona tavola è uno degli aspetti del Belpaese più amati nel mondo, e che attira milioni e milioni di turisti ogni anno.

Eppure, non mancano Continua la lettura di In Italia oltre 4200 ristoranti in meno

Boicottiamo i maleducati in cucina?!

Il sito A Tabula denuncia violenze e sgarbi nelle cucina di reputati ristoranti francesi. Per saperne di più basta aprire su Google il seguente link:

http://www.atabula.com/affaire-robuchon-mail-ducasse-college-culinaire/

o anche il segunte:

http://www.atabula.com/violences-en-cuisine-que-lomerta-cesse/

Io qualche volta ho percepito nettamente dalla sala gli urli da Unni provenienti dalla cucina, ma anni orsono, in un ristorante a Nice in Rue Alphonse Karr, in un ristorante d’albergo a Juan les Pins a bordo della celebre pineta, in un ristorante di campagna a Saint Martin du Var e quelli di uno chef bravissimo ma di caratteraccio che ha avuto locali a Nice, La Colle, JLP e Cagnes.

In Italia in verità non mi è mai capitato, anzi no, c’era un grande bestemmiatore a Sanremo poi passato a Santo Stefano al Mare… ma non so di altri …

Certo che gli chef screanzati  e,  conseguentemente diseducatori, che in televisione strapazzano dei poverini che sperano di emergere, con violenze verbali indegne di uomini civili, non danno un grande esempio ai giovani cuochi e neppure ai loro… figli. Ma così va il mondo degli omuncoli televisivi d’oggi…

Rimedi ? Certo, boicottarli ! Non mettere  piede nei loro ristoranti e, se li troviamo accidentalmente in TV, cambiare subito canale.

In fondo al mondo nessuno, ma proprio nessuno, si è mai rivelato indispensabile…

Aprire un ristorante nella propria casa ?!

Come aprire un ristorante nella propria casa : A me pare una pericolosa deriva, comunque uno dei link che ne parla con un certo entusiasmo è il seguente: http://www.umbria24.it/aprire-un-ristorante-nella-propria-casa-ecco-come-i-primi-home-restaurant-arrivano-anche-in-umbria/344258.html

Lupini invece, su Italia a Tavola, ne scrive molto criticamente. Il link è il seguente: http://www.italiaatavola.net/articolo.aspx?id=38145

 

 

Nuovi ristoranti: la metà durano meno di 2 anni.

 

Paolo Massobrio, sul suo Golosario scrive che il lavoro non c’è e molti giovani sono tentati dall’avventura di un bar o di un ristorante. Ma i risultati non sempre sono all’altezza: uno su due chiude in 24 mesi.  Sul Corriere della Sera Dario Di Vico analizza la situazione e gli errori che sovente si fanno: Continua la lettura di Nuovi ristoranti: la metà durano meno di 2 anni.