Rassegna Stampa e Web, dritte transfrontaliere e Zibaldone vario per Bucche Sernue

Cala il consumo di vini nei ristoranti

Secondo Italia Oggi, a Milano si avverte un momento di difficoltà per il settore vinicolo nella ristorazione: le vendite di vino in bottiglia sono diminuite fino al 30%. Le cause sono diverse e si intrecciano tra loro. Da un lato, cresce l’attenzione verso la sicurezza stradale e quindi la cautela nel consumo di alcol; dall’altro, pesa la necessità di contenere il conto finale, segno di un potere d’acquisto più fragile della classe media e di listini del vino in continuo rialzo.

Sempre più clienti scelgono di ordinare solo un calice durante il pasto, oppure preferiscono bevande considerate più leggere o convenienti, come birre artigianali, cocktail a bassa gradazione o soluzioni analcoliche, che guadagnano popolarità anche per moda o curiosità.

Di fronte a questo cambiamento, i ristoratori stanno riducendo il numero delle etichette sulle carte dei vini e puntano su una selezione più dinamica. Cresce l’attenzione per i bianchi rispetto ai rossi, percepiti come più freschi, immediati e facili da abbinare ai piatti.

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