Alassio (SV)
CAPOCACCIA
Passeggiata Cadorna 134
Tel. 0182645949

Location: Alassio d’estate e il suo lungomare più noto (quello con il Molo Bestoso ), sono un carosello di musica e voci che competono fra loro. Ma se preferite la calma basta scegliere a un chilometro il porticciolo turistico per cambiare completamente scenario: un piccolo promontorio silenzioso, dove l’unico “rumore” è quello degli “slash” del mare che carezza le rocce. C’è parcheggio all’interno del porticciolo turistico; con tiket un po’ salato, certo, ma così vicino (circa cinquanta metri da questo ristorante), da costituire un lusso unico per chi cerca un parcheggio ad Alassio.
Ambiente: L’atmosfera è quella di un antico club nautico blasonato: boiserie in teak, due sale interne eleganti con due antistanti terrazze, che al tramonto si popolano di flutes scintillanti di aperitivi, mentre la baia si apre davanti agli occhi come un teatro naturale e, nelle notti di luna piena, la scenografia diventa spettacolo che non si dimentica: un luogo che invita a rallentare, a concedersi una pausa sospesi tra cielo e mare, dove persino la conversazione si fa più pacata e i pensieri trovano spazio…
Cucina: La carta racconta il mare nonché la Liguria, ma non soltanto, con il giusto mix di tradizione e tendenze attuali. Antipasti (22–29 €): sette opzioni, dal rassicurante Uovo morbido e spinaci fino ai Gamberi Sandon’s, con bottarga di tonno e salsa aiolì. Con semplicità studiata, mai casuale, come del resto tutto qui. Primi (26–36 €): sei piatti, con la Pasta agli scampi del Mar Ligure come cavallo di battaglia. In stagione arriva la variante con Tartufo Bianco di Millesimo. Per chi ama i tocchi rétrò ci sono persino preparazioni flambé alla lampada, ormai un raro spettacolino con attrezzami in rame e ottone sul gueridon a fianco del vostro tavolo. Secondi (37–45 €): cinque proposte, tra cui la Frittura del Mediterraneo, asciutta e fragrante, oppure il Coniglio alla Ligure, servito con patate e verdure, un richiamo di casa per chi ha un debole per la cucina locale di tradizione. Sei le Verdure (9–12 €) in una lista ad hoc,piatti pensati per vegetariani convinti o per chi vuole alleggerire il pasto. Dessert (14 €): i gelati meritano un assaggio, ma il tortino al fondente con zabaione è il finale per gli appassionati del cioccolato fondente, ormai raro, in questi tempi di impennate nei prezzi del cacao.
Cantina. La carta dei vini è smisurata, tanto quanto l’imbarazzo della scelta. È su tablet, e qui qualche “antico” come me s’inciampa. Ma il bravo Restaurant Partner Luca Bertora ha il dono di risolvere facilmente con un sorriso e un consiglio mirato; val la pena di ascoltarlo perché sa intuire, comprendere il tavolo e proporre l’etichetta giusta. Punto forte per i tavoli single: ci sono anche mezze bottiglie, persino di Champagne.
Servizio. Nessuna sbavatura: la squadra lavora affiatata con precisione da cronometro . L’attenzione non è mai invadente, la cortesia ha il ritmo lento di chi non deve né far presto né dimostrare nulla. È quel genere di servizio che ti fa dimenticare i locali con personale raccogliticcio e precario: qui funziona tutto bene e basta.
Concludendo. Questo ristorante non è solo un luogo dove cenare, ma una piacevole esperienza che mette insieme silenzio, mare, atmosfera, cucina e ospitalità. Una serata che resta impressa e che, almeno per una volta, fa sentire coccolati come ospiti d’eccezione. Ed è proprio questo il segreto: la capacità di trasformare una cena in un ricordo, di legare sapori e paesaggio in un unico gesto d’arte. Qui Alassio mostra il suo volto più elegante e intimo, lontano dal clamore e vicino all’anima. È il genere di serata che non capita tutti i giorni e che per una volta vi lascia con la sensazione che non siate i soliti “coperti da smaltire” ma che il destino, sì, abbia deciso riservarvi una serata da principini.







