La Recensione: a Santo Stefano al Mare il Ristorante LA CUCINA

Santo Stefano al Mare

LA CUCINA

Piazza Cavour 7

Tel. 0184 485 040

www.ristorantelacucina.it

Per la mia prima uscita serale nella agognata “zona gialla”, ho voluto provare un ristorante che ogni giorno, da un anno e senza interruzioni, s’è dedicato completamente alla clientela senza abbandonarsi a sconforti irreparabili. Ha servito fin dal mattino presto le prime colazioni, offrendo, oltre ai croissant, la propria ottima focaccia alla genovese e la sanremasca SARDENAIRA, appena sfornate in casa. Quando la legge ha impedito loro di far servizio ai tavoli, hanno effettuato sia l’asporto che le consegne a domicilio restando puntuali negli orari (mica facile), sia al mezzodì che la sera e offrendo anche piatti caldi. Credo che il tutto sia stato fatto per non spegnere l’insegna e per servire una clientela affezionata che lo meritava, che ora sta tornando puntualissima ad occupare i tavoli consentiti. La sera di martedì 27 aprile, sotto la tettoia antistante il locale, tutto era calma e piacevolezza, senza una bava di vento (e quindi senza necessità di addolcire la temperatura accendendo le appliques di riscaldamento di emergenza), con la piazzetta tutta intorno silenziosa e pronta ad accogliere quanto prima il loro prossimo dehor sotto i platani con catene di luci di ispirazione provenzale: 60 posti, freschi in estate, conformi alle leggi antiCovid.  

In un sito lindo e tirato a lucido, che da mesi attendeva di “rinascere”, con un inatteso piacevole sottofondo al pianoforte che inizia con “I like to live in America”, le sedie sono confortevoli (anche se senza cuscini), i tavoli sono apparecchiati alla perfezione, con tanto di fiammella in un cestinetto di piccoli “galet” forse di marmo bianco. In tavola una bottiglia intonsa di Olio EVO del Frantoio Secondo di Montalto Ligure (IM), un cestino di pane casereccio tagliato a fette. I clienti da un tavolo all’altro si comportano non come sconosciuti quali sono, ma come fossero ad una rentrée di amici (pur restando nelle distanze di legge) e il proprietario che accoglie e serve, aperto e solare, pare crogiolarsi nel ritrovato ambiente che rinasce dopo un troppo lungo periodo “quaresimale”.

Ma veniamo alla carta. Gli ANTIPASTI sono sette (€ 12 – 15) tra i quali non manca l’insalatina di gamberi con Grana e rucola, ma certamente la scelta più intrigante è la loro Composizione di Antipasto di mare con le proposte del giorno. I PRIMI PIATTI sono sei (€ 12-15) tra i quali le Picagge Matte (pappardelle di farina di castagne fatte a mano condite con pesto fagiolini e patate); oppure il Risotto ai frutti di mare (per minimo 2 persone). Nei SECONDI la scelta verte tra sette proposte di pescato (€ 15-22) e quattro di carni (€ 11-25) più contorni (€ 6-7). Cito il pescato del giorno in ogni fattura, ma in particolar modo al sale se volete esaltarvi con il profumo del pesce intero “giusto” rarissimo ormai a reperirsi, mentre quasi ovunque dilagano i “filetti di”. Un piatto che non ha necessità di accompagnarsi ai pur buoni contorni. Gettonatissima poi la Frittura di pesce locale, generosa e invitante, come del resto tutte le portate qui. Per le carni è disponibile un buon filetto di manzo in diverse cotture. Al DESSERT (€ 7) le scelte sono su titoli consueti di dolci caserecci; fa eccezione la meno diffusa “Spungata” ligure, che è semplicemente un capolavoro, pur restando un capolavoro di semplicità.   

I prezzi non sono stati assolutamente ritoccati rispetto al periodo ente pandemia, sia per i cibi che per i VINI, la cui carta, con circa 100 etichette, ne elenca ben 15 di Spumanti (dai 13 ai 100 euro) e 9 di Champagne (a partire da 37 euro), che indicano una buona competenza e passione verso Bacco e una moderazione nei ricarichi.

L’accoglienza, rispettosa e professionale, nello tempo di un pasto diventa piacevolmente familiare, anche per i le risposte franche che otterrete se chiederete informazioni e dettagli. Il tempo scorre veloce, mentre il servizio resta calmo e puntuale. Ai rintocchi delle 21.30 dall’antistante campanile ci si può ritirare in modo da non sforare il coprifuoco delle 22, soddisfatti anche per il conto e, molto facilmente, prevedendo frequenti ritorni. Luigino Filippi