La recensione: a Ventimiglia Ristorante Il Giardino del Gusto

08 04 2016 (5) - CopiaVentimiglia

IL GIARDINO DEL GUSTO

Piazza XX Settembre 6 Tel. 0184 1892988

Nella sempre più multietnica Ventimiglia, a pochi passi dalla stazione e con qualche risorsa di parcheggio nella piazzetta dove sorge il ristorante, s’è installato da qualche anno Emanuele Donalisio, proveniente da importanti esperienze all’estero. La cucina non si adagia su definizioni classiche e non strizza troppo l’occhio ai molti clienti francesi. Essa è personalizzatissima e innovativa come provano i titoli dei piatti in carta. Una carta che richiede tempo e anche un po’ di curiosità da parte del cliente ma che, con le debite spiegazioni del maitre, è da qcuolina in bocca. Oltre alla possibilità di scegliere alla carta, con quattro antipasti a 22 euro, quattro primi a 28 euro, quattro secondi a 30 euro e quattro dessert a 18 euro, la scelta si complica perché esistono diversi menu, che vengono serviti unicamente a tutti il commensali. Essi sono dedicati al mare, all’orto, alle carni. MENU CRUDI: è una selezione di pesce crudo secondo lo chef in 5 assaggi a € 65, oppure in 3 assaggi a € 42. Il MENU FOOD FOR CHANGE, praticamente VEGETARIANO (€ 58), propone: Uovo POP 65°, toma di Pecora Brigasca e mais croccante; Risotto Vialone Nano Grumulo delle Abbadesse “il sottobosco ligire”; il Cardo di Nizza Monferratop al latte, prugne e nocciola tonda gentile; Bunet all’acqua di fiori d’arancio, amaro di Vallebona.  Il MENU “AL BUE GRASSO” comprende Battuto, diaframma, puntarelle alici e nocciola;  tortello al Gobbo di Monferrato e consommé di bue; bollito, muscolo di Bue Grasso, miele, il suo fondo bruno al nebiolo e Pain d’épice; Bunet.  Ancora: il MENU SIGNATURE (€ 87) prevede: Crudo su tela; Cubo di spada demi-cuit alla brace, aglio nero fermentato, cavolo rapa; Foie gras e pain Brioches; spaghettone di Gragnano, intensità di scampi e… scampi; il mio mare su midollo; la mia Tatin di fegato!; soufflé à la minute. La carta dei 200 vini, italiani, francesi, internazionali e biodinamici,  è un bel tomo con scelte classicissime e qualche in consuetudine ed è governata dal bravo maitre che, oltre ad assicurare un servizio impeccabile ma alla mano, con tutta calma offre consigli competenti e preziosi, se vorrete fidarvi completamente di lui. Nel mio caso mi ha consigliato uno Spumante sloveno, dell’azienda Slavek, beverino e non impegnativo anche nel prezzo (32 euro). In un ambiente bomboniera da una decina di tavoli, decontractée ma curatissimo, con mise en place di grande tono, atmosfera calma, senza eccessi nella musica di sottofondo e neppure nel …riscaldamento, questa proposta di alta cucina, anche creativa (ma con moderazione), ci voleva ai confini d’Italia. Ma attenzione: allo stesso livello in Costa Azzurra si spende molto di più, per cui sono molti i clienti francesi ed è consigliabile prenotare sempre. Buon 2019 Emanuele Donalisio! Luigino.filippi@alice.it

Guerra agli spaghetti: PASTA BLOCCATA A MOMBASA: QUERELLE ITALIA-KENYA

 

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(nella foto: coda camion a Mombasa per sdoganamenti)

In Kenia, dallo scorso ottobre.  Freddie del Curatolo, fondatore e direttore del portale online malindikenya.net. scrive che “in base a questa legge per ogni diversa marca o tipologia di prodotto viene svolta una differente analisi con relativi costi e perdite di tempo, rischi di deperibilità di alcuni cibi e addirittura, come nel caso della pasta italiana, di rifiuto ad immettere sul mercato certi prodotti.
“A causa di una battaglia anche legittima del Kenya per eliminare certi prodotti contraffatti o di “serie B” che arrivano prevalentemente dall’Asia, la situazione sta diventando insostenibile anche per noi.

Dettagli della questione sul seguente sito: https://www.aise.it/rassegna-stampa/pasta-bloccata-a-mombasa-querelle-italiakenya-sulle-importazioni–di-freddie-del-curatolo/125137/158

 

 

168 ristoranti lombardi in un annuario: menu completo a 60 euro

guida ingruppo(1)Il 14 gennaio sarà presentato, per il secondo anno , l’annuario de  ” InGruppo” (Ed. Mediavalue- prezzo € 10), contenente un elenco di 168 ristoranti lombardi che, fino al 30 aprile, offriranno un menu di 4 portate , vino, bevande e caffè,  a 60 euro (salvo che per i ristoranti A’ Anteprima, Da Vittorio, Enrico Bartolini Mudec, Sadler, che costeranno € 120).  

All’ iniziativa nel 2013 aderirono 15 locali che nei primi 4 mesi servirono 10 mila menu. Il risultato è andato crescendo negli anni e l’obbiettivo del 2019  è di raggiungere i 20 mila. Bella idea !!!!  

Gault e Millau: la prestigiosa guida cambia proprietà, direzione e programmi

Gault & MillauLa prestigiosa Guida Francese G& M.  nacque 50 anni fa. I due critici, Gault e mr. Millau, visitavano separatamente i ristoranti e ognuno dava un voto da 1 a 10 e poi si sommavano i voti. Così nacque la classificazione in 20esimi. Ora la Guida è nuovamente passata di mano.  Il francese Jacques Bali e l’investitore russo Vladislav Skvostsov  sono i nuovi proprietari.  Bally, che la dirigerà,  ha dichiarato che era sin dal 2013 che le trattative erano in corso con l’ex proprietario  Mr. Come de Cherisey…  Radio Marmitte trasmette in Francia l’anticipazione che il programma sarà quello di potenzierà la digitalizzazione della Guida sul web. Speriamo bene. Avevo notato che negli ultimi due anni la Guida era scesa un po’ di tono, aveva cancellato la classifica in ventesimi e appiattito un po’ il tutto.  Tanto che, pur seguendola da 30 anni, l’ultima edizione non l’ho consultata…  Si vedrà…

Le cose che non dovrebbero più accadere nei ristoranti …

cameriereIn una riunione di redazione, il sito DISSAPORE, ha assemblato la lista delle tendenze che al ristorante hanno stufato, della quale riproduco i titoli. Per i relativi dettagli e spiegazioni basta cliccare sul link in calce:

1. Il cameriere che si crede furbo di Massimo Bernardi

2. Le stramaledette nuvole di riso a inizio pasto di Luca Iaccarino

3. I ristoratori che fanno il filo agli influencer di Mara Pettignano

4. I tortellini in attesa del brodo di Caterina Vianello

5. Le birre industriali vendute come artigianali di Chiara Cavalleris

6. I ristoranti che funzionano bene lavorando male di Luca Iaccarino

7. Il crumble nel dolce di Mara Pettignano

8. I dolci a mezzaluna di Caterina Vianello

9. L’informalità a tutti i costi di Chiara Cavalleris

10. Tutti le stesse cose di Luca Iaccarino

1. La decina di amuse bouche
2. La pasta disidratata e fritta
3. Il kombucha
4. I “nostri pani”
5. Le nuvole di riso soffiato colorate con sopra salsine
6. Il finto pomodoro/finta oliva/finto quello che vuoi
7. Un’ostrica condita
8. Il cannolino farcito di…
9. Una spugna di qualcosa
10. La cottura sul josper, nel green-egg, col roner
11. Polverine, polverine, ancora polverine (cioè questo e quel vegetale liofilizzato)
12. La clorofilla
13. Il plancton
14. Il dashi
15. Lo shiso
16. I bao
17. I fermentati
18. …

Per dettagli: https://www.dissapore.com/ristoranti/10-mode-da-non-portare-nel-2019/

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