La recensione: a Bordighera Ristorante Osteria Magiargé

DSCN0828 - CopiaBordighera – MAGIARGE’-VINI E CUCINA

Piazza Giacomo Viale 1 – Tel. 0184 262 946

Lasciate l’auto al grande park in piazza e, brevemente in piano, eccovi subito nel cuore dell ’antico borgo di Bordighera Alta, tranquilla, calma, rassicurante, accogliente e sempre più incantevole, fors’anche grazie ai numerosi localini finitimi uno all’altro, con illuminazioni esterne festose. Girellate un po’ nei vicoli, prima o dopo cena e potrete divertirvi e compiacervi d’esser “nel bello”.

Venendo al ristorante: le salette sono diverse (e ne hanno anche una esterna per feste private).  Le pareti hanno colori rosa antico e crème, le sedie (careghe) e i tavoli sono spartani e senza tovaglie (ma con un tovagliolo in stoffa), le distanze dai vicini sono a prova di privacy, le illuminazioni sono tutte diffuse e mai dirette. L’ambiente, in generale, è accogliente, con clienti giovani, diversamente giovani, Francesi e Bordigotti abituali al posto, che si amalgamano con i toni calmi dell’insieme, senza clamori. Il patron e il  cameriere storico, assicurano una accoglienza calorosa e garbata e un servizio curato e ben fatto.

Ma veniamo alla Carta. L’APERITIVO (€ 6) di Valdobbiadene  Superiore Santa Margherita è accompagnato da fette di salame artigianale di Pontinvrea e, di questi tempi, dalle prime inenarrabili favette di stagione. Gli ANTIPASTI (€ 12-14) sono sei e tra questi è assolutamente da raccomandare il Cappon Magro Genovese di pesce, verdure, salsa, crostaceo, cozze, etc… preparato secondo le regole, senza cedere alla tentazione di personalizzarlo troppo; per i più morigerati è offerto anche un semplice sformato di porri di Cervere che non è però banale, accompagnato da salsa di Grana Padano dichiarato di 20 mesi. I PRIMI PIATTI (€ 11-14) sono quattro; tra questi un Ciuppin “quasi” sanremasco, raro a trovarsi, ovvero una zuppetta passata, pesce, molluschi, crostini e salsa rouille provenzale senza complessi. Oppure anche delle semplicissime Trofie Levantine al Pesto Genovese e Primosale, ciascuna di dimensioni ridotte rispetto alle consuete, un fatto che accentua la perfezione della cottura omogenea piacevole poi nella degustazione.  I SECONDI DI PESCE (€ 16-19): sono sei, tra questi cito il Baccalà il cui lomo (la parte più pregiata) viene preparato al forno, con cuscus di verdure al profumo di mentuccia, ma è invitante anche la palamita scottata con cipolla Ramata di Montoro all’agro. Per tutte le portate le porzioni sono generose. I SECONDI DI CARNE (€ 16-18) sono costituite dal coniglio in casseruola al Pigato di Albenga, oppure l’entrecote di manzo con salsa al Rossese di Dolceacqua.  La carta dei DESSERT (€ 6) è un plus del locale. Si può optare per un formaggio di Toma Brigasca, oppure per uno dei sei dolci, tra i quali il classicissimo “Bunet” all’amaretto e cioccolato, oppure la torta di mele Tatin, oppure per qualche ricercatezza come il sorbetto alla birra bionda Maltus Faber di Genova o il gelato di liquore di arance amare “L’Orangerie” di Monaco.  Il tutto accompagnato da vini da fine pasto assai rari serviti a bicchiere, come ad esempio una generosa Granaccia Passita-Languedoc Mas Amiel a 7 euro, quasi introvabile in Italia.

A proposito di vini, la relativa MIRABOLANTE CARTA VINI si annovera tra le prime di Liguria e dà euforia anche per le particolarità di scelta. I vini italiani e stranieri sono centinaia. Le sue decine di pagine iniziano fortunatamente con un indice e una “legenda”, per indicare che alcuni vini sono contrassegnati, ad esempio, con un cuoricino rosso che significa un “Coup de Coeur”, per una altra decina di ragioni come: “ci piace molto”, oppure “ha un ottimo rapporto Q/P” etc etc… . Altri contrassegnati come  “Naturale”, altri come “Happy Hour” ovvero con un prezzo inferiore del 20% nel caso il cliente desideri acquistare qualche bottiglia da asporto. Nelle due pagine di mezze bottiglie, si civettuolo si dissimula un Krug, poco dopo troneggiano un Puligny Montrachet e altre chicche a prezzi abbordabili.

Dimenticavo:  esistono anche due menu che sono un vero plus da non trascurare: il MIGNON a 19 euro costituito da soli antipasti: crudo marinato, sformatino di Porro di Cervere, vellutata di zucca e pesce azzurro.  Oppure il TRADITION (€ 25) costituito da Stoccafisso Brandacuiun, trofie levantine al pesto genovese, pescato del giorno con carciofi. Entrambi non comprendono il dessert e vengono serviti unicamente per tutto il tavolo. Due proposte che consentono di sedersi qui “senza paure” anche se, per la verità, anche alla carta, pur notando i desueti 2 euro di coperto, all’uscita non ruminerete certo pensando all’addizione: ragionevolissima.  luigino.filippi@alice.it

La recensione: all’Enoteca Regionale di Ortovero Arrigoni, Corelli, Vivalda e Sacco

Ortovero EnotecaORTOVERO – Enoteca Regionale Ortovero

Via della Chiesa 18 – Tel. 366 872 66 43

Questa non vi segnalerò un vero e proprio ristorante ma un locale che viene aperto di tanto in tanto per delle manifestazioni denominate VITE IN RIVIERA: è l’ Enoteca Regionale di Ortovero. La strada più breve è raggiungerlo con una decina di chilometri dal casello autostradale di Albenga e, giugndo sul rettilineodoi Orttovero prendere la strada che conduce alla chiesa per 200 metri. Vi si organizzano incontri APERTI AL PUBBLICO che riguardano l’enogastronomia.

Nello specifico si tratta  di QUATTRO SERATE prestigiose, la prima delle quali si è già tenuta lo scorso 29 novembre, condotta dal bravo cuoco TOMMASO ARRIGONI del prestigioso ”Innocenti Evasioni” di Milano, che ha ottenuto aperta corale soddisfazione degli avventori. Le sue portate sono state: -1) Trancetto di pesce spada, funghi porcini alle erbe e porro fritto in show cooking abbinato a Vermentino, – 2) Riso Carnaroli Acquerello, mantecato con zucca gialla, stoccafisso di fave di cacao abbinato a Pigato, – 3) Pescato dei Pescatori di Noli, purea di castagne essiccate all’aglio di Vessalico in show cooking abbinato a un Pigato Superiore, – 4) Crostata, crema di limone, pera, cioccolato e cialda al Cappero in abbinamento con l’Ormeasco di Pornassio Passito.

Sono previste altre tre serate durante le quali la preparazione dei piatti sarà affidata di volta in volta a diversi Chef Stellati piemontesi e lombardi, consentendo così anche ai buongustai liguri, di conoscerli ed apprezzarli  in territorio ligure …“a chilomertro zero”.

Le serate si terranno con degustazioni guidate degli abbinamenti dei vini selezionati dai Responsabili di Associazioni di sommelier (FISAR, AIS…) . La Slow Food Liguria collabora con l’organizzazione per garantire il rapporto con i produttori locali e garantire l’utilizzo di prodotti di eccellenza,  abbinati ai vini DOP e IGP del Ponente Ligure. Sul sito di ViteinRiviera potrete ottenere ogni informazione e sui menu e abbinamenti vini.

  • Occorre scadenzarsi le prossime date e prenotare per tempo, perché i posti sono una trentina in tutto. Giovedi  31 Gennaio e Venerdì 1° Febbraio 2019 IGLES CORELLI (Ristorante Mercerie di Roma) – Giovedi 28 Febbraio 2019 con GIAMPIERO VIVALDA ( Ristorante Antica Corona Reale di Cervere) – Giovedi 28 Marzo 2019 MARCO SACCO  (Ristorante Piccolo Lago di Verbania).

I posti sono limitati! Per le prenotazioni  occorre telefonare al  366 872 66 43 – Quota di partecipazione  €. 70.00, da corrispondersi a fine cena.

 

Un lavoro da sogno: il Cultural Exploration Officer (viaggia per scoprire nuovi itinerari turistici)

valigiaNella foto (che ho trovato sul web) ecco la ipotetica valigia di chi si aggiudicherà un  lavoro da sogno. La app mobile NOKEN ha aperto una  campagna  di  reclutamento  per trovare un manager che, riporta   esquire.com, possa muoversi tra Portogallo, Islanda e Giappone per alcuni mesi, raccontarle attraverso i social dell’azienda e costruire nuovi itinerari, che saranno poi disponibili sull’applicazione.

Chi vuole candidarsi deve postare una foto della propria città su Instagram, taggando @noken. L’immagine dovrà essere accompagnata da un testo con le proprie motivazioni he spingono a far domanda.

Guida Michelin France: svelati i nuovi Bib Gourmand in Costa Azzurra e Var.

Peillon restau PLAISIR(1)Qualche giorno prima dell’uscita della Guida Michelin France, è stata rivelata la lista dei Bib Gourmand.  Si tratta di locali eterogenei  ma sempre accomunati  da un buon rapporto Q/P.  Nella Guida 2019 essi saranno 604, dei quali 67 le new entry.   In Costa Azzurra e Var essi sono i seguenti:

Il più vicini all’Italia sono i seguenti 5:

Les Plaisirs –  Peillon – (foto sopra)

La Table de la Réserve – Beaulieu sur Mer

Vegan Gorilla – Nice –

Lougolin – Grasse –

Mimosa – Bormes les Mimosa –

Seguono, nel VAR e VAUCLUSE:

La Grange des Agapes – Cogolin  (83)

L’Arum – Hyères (83)

Le Clos Pierrepont – Montferrat (83)

Le Local – Toulon – (83)

La Balade des Saveurs – L’Isle-sur-la-Sorgue – Vaucluse

L’Atelier L’Art des Mets – Taillades – Vaucluse

Iscriviti al canale Telegram di Buongiorno Gourmet