La recensione: a Badalucco Ristorante LE MACINE DEL CONFLUENTE

macine confluenteBadalucco  –  LE MACINE DEL CONFLUENTE – Località Oxentina-                                                         Tel. 0184 407 018

La località Oxentina, con lo spumeggiante Torrente Argentina ai suoi piedi, è un raro pianoro di circa un ettaro, circondato da montagne coperte di verdissima vegetazione fitta fitta. Il sito è stato valorizzato da Gigi Prevedini e moglie Tiziana, “valligiana ostinata” ma ma di ampie vedute, i quali hanno costruito una imponente locanda con buon gusto, che gestiscono e migliorano da anni con grande dedizione e professionalità.

La cucina del giovane Giancarlo Borgo (formazione Marchesi) fa continua ricerca e cauta rivisitazione dei piatti del territorio, preferibilmente con uso di materie prime della valle, senza disdegnare attenzione a compatibilità con  buona cucina anche di fuori regione. La sua carta si apre con una dichiarazione, un impegno forte e suggestivo: “Il piacere di gustare la natura, un connubio di tipicità e relax … , un convivio del Buon Vivere”. Va da sé che quindi gli ambienti interni ed esterni sono di grande charme, che la cura dei particolari è quasi maniacale, che l’accoglienza è premurosa, il servizio è capace e attento, l’atmosfera d’insieme del tutto rilassante e di grande charme.

La carta si apre con sette ANTIPASTI (€ 12-14) tra i quali  il Fegato Grasso d’anatra, pan di spezie, pinoli tostati e mele verdi, la “ligurissima” Insalata tiepida di coniglio, pomodori secchi, olive Taggiasche e paglia di porri in cestino di Pasta Phyllo; come pescato sono presenti il polpo oppure lo Stoccafisso a Brandacujun.

Seguono cinque PRIMI PIATTI (€ 12-14) tra i quali gli Gnocchi di patate di Badalucco con pesto fresco della locanda, con vongole e basilico fritto per chi gradisse un “rinforzo” di sapore a mio avviso superfluo; oppure i ravioli di baccalà 30 tuorli crema di formaggio Grana, chips croccanti.

Ma il plus della casa sta soprattutto negli otto SECONDI PIATTI (€ 15-20): la magnificente Tagliata di manzo Garronese sull’ardesia con verdure grigliate e patate al rosmarino (che potrebbe benissimo essere un piatto unico); la reinterpretazione del coniglio, farcito al profumo leggero di Lavanda e Patata al cartoccio, che indica una elaborazione di un classico, valorizzando anche un altro prodotto del territorio. Una ricerca che denota attenzione, così come la Cima di mare, consistente in calamaro farcito su crema di pistilli di Zafferano di Triora.

Una menzione a parte, perché rara a trovarsi nei ristoranti del Ponente Ligure, è la degustazione di sei formaggi,  frutto di una accurata ricerca e selezione, alcuni dei quali direttamente dalla Cascina di Arzeno, uno dei migliori produttori del largo circondario (che hanno anche un banco sul mercato di Arma di Taggia).

Capitolo DOLCI  (6-7) euro tutti stravedono per la Golosa meringata alla Nutella oppure, in estate, per il Tortino di cioccolato caldo dal cuore morbido,  sissignori, anche in estate. Perché nei due dehor a bordo piscina, anche in giorni di afa storica si respira e, verso fine serata, qualcuno si copre: una piacevolissima frescura serale che non manca mai.

Il MENU DEGUSTAZIONE è così composto:  1) Benvenuto della Locanda – 2) Degustazione di Antipasti della Locanda – 3) Tagliolini ai cinque cereali, punte di asparagi, pomodori secchi e cereali tostati – 4) Tagliata di manzo Garronese sull’ardesia con partate al forno oppure Il piatto del giorno dalla fantasia dello chef, oppure la Degustazione di formaggi vaccini, pecora e capra, con miele e composta di frutta – 5) Dessert a scelta tra quelli presenti nel menu alla carta.  Il tutto per EURO 35, un prezzo che è assicura loro frequenti ritorni di habitué.

La carta dei 100 vini premia gli amanti di Bacco. Qualche esempio? Il vino della casa è a 8 euro. Uno Stregato dalla Luna delle cantine Lunae a 12 euro, il Rosé Sciacchetrà Nirasca a 18 euro, un Barbaresco dei Produttori del Barbaresco 36 euro. Disponibili tre buoni vini a bicchiere (5 euro). Non mancano vini francesi, a partire da un buon Champagne Veuve Cheurlin a … 36 euro.

Concludendo: confort, calma, cucina chic… Qui vogliono cinenti contenti, clienti contenti !

Luigino.filippi@alice.it –

Sébastien Sanjou al ristorante VOILE D’OR a St. Jean Cap FERRAT

Il celebre albergo 5 stelle “LA VOILE D’OR”, che sovrasta il porto di St. Jean Cap Ferrat, dopo 53 anni di gestione da parte della famiglia Lorenzi,  è stato venduto. Stante la stagione estiva già iniziata, fermo il cuoco storico Georges Pélissier, l’offerta è stata implementata da una ulteriore carta a cura del consultant stellato Sébastien Sanjou. Prevedibilmente, ai classici piatti da albergo saranno affiancati altri più alla mano,  insalata di pomodori, tranci arrostiti, fiori farciti alla nizzarda etc etc… . Ho tratto la notizia dalla e-mail settimanale dell’amico Gerard che ringrazio. Quanto prima testerò il ristorante e riferirò se meritevole, informandomi anche sul suo prosieguo post estate.  Per altri dettagli e foto trovate tutto sul sito del prestigioso hotel.

Non esisterebbero influencer senza deficienter !

influencer1)“Negli ultimi anni i consigli per gli acquisti sono progressivamente passati sul web con blogger o gli influencer.  Questa nuova frontiera della pubblicità presenta però molti rischi, perché per sua natura è spesso subdola o celata. La pasta o l’olio che vengono proposti dal piccolo guru della cucina di turno non sono accompagnati da spiegazioni tecniche, né tanto meno sono chiariti i valori (o i limiti) a livello di salute. Pensiamo solo all’incontrollato proliferare di siti che propongono diete miracolose e senza alcun supporto scientifico. E’ una interessante analisi di Italia a Tavola. Per l’articolo completo il link è il seguente:

https://www.italiaatavola.net/editoriali/editoriali/2019/6/10/cibo-da-carosello-agli-influencer-servono-garanzie-per-consigli/61347

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