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Dalla frontiera a Savona, ecco 31 ristoranti adatti a San Valentino

19 5 2016 (7) - CopiaEcco 31 Ristoranti del Ponente Ligure, elencati dalla frontiera fino a Savona, a mio avviso più adatti adatti alla sera di San Valentino.  In essi  l’atmosfera è garantita, così come un buon servizio. In fatto di cucina i locali sono eterogenei, ma validi e sono tutti presenti su Guide Nazionali, spesso da molti anni. Prenotate per tempo e Buon San Valentino!

A Gorbio (sopra a Menton) – LE BEAU SEJOUR:  per una bomboniera all’estero e atmosfere molto francesi.

A Menton – MARCO: ciò che conquista qui è l’ambiente rilassante in boiserie da antico Yacht Club, sulla punta del molo di Garavan.

A Ventimiglia- BALZI ROSSI:  pendendo sulle onde che si infrangono a 5 metri della sua sala sottostante. Servizio impeccabile.

A Ventimiglia – MARCO POLO: notevoli l’atmosfera classica, il servizio e l’entusiasmo del giovane Cuoco e dell’insieme.

A Isolabona –  AU CIAN: un confortevole sito, con camere, in un ambiente rustico ma elegante con grande charme. Ha camere.

A Bordighera – LIDO GIUNCHETTO: un’oasi tra i banani abbracciata dallo sciabordio del mare stile Club Med.

A Bordighera – ROMOLO A MAREA: antistante la spiaggia: comodità e fascino di atmosfere marine d’antan.

A Sanremo – MORGANA VICTORY BAY: musica, ambiente per single molto glamour per trentenni e “branché”.

A Sanremo – BUCA CENA : nella pace del campo golf, un ambiente molto English, con Laura, violinista importante (de La Scala).

A Sanremo – PAOLO E BARBARA: una bomboniera per 20 persone. Il TOP della cucina ponentina, nella calma e confort, ma in centro.

A Sanremo – Hotel MIRAMARE: lusso e classe nel rinnovato albergo TOP di Sanremo. Ovviamente ha camere all’altezza della sua fama.

A Sanremo – MOTOBARCA PATRIZIA:  la tradizione marinara di una intera famiglia, ben servita, in ambiente giovane e di fascino.

A Sanremo – GLAM: nel posto giusto al momento giusto, per vedere e farsi vedere a Sanremo, ben serviti mentre vi godete l’Imperatrice.

Ad Arma di Taggia – LA CONCHIGLIA: un ambiente senza tempo,  con  atmosfera e servizio “giusti”. Troverete anche una rosa ad ogni tavolo.

A Badalucco – LE MACINE DEL CONFLUENTE: per sognare davanti a due caminetti, serviti con garbo e generosità; camere di charme.

A Lingueglietta DA U TITTI: nel borgo da favola, una ristorante bomboniera per principini moderni. Molti giovani eleganti.

A Imperia – SARRI: un ambiente moderno e minimalista, per un cuoco blasonato; buon servizio, bravo sommelier e carta vini OK.

A Imperia – BRACCIOFORTE: il principio della ristorazione imperiese. Di fronte a una banchina con yacht da sogno.

San Bartolomeo al Mare – La FEMME: un locale che nel suo insieme, celebra, appunto “La Femme”, regina del San Valentino.

Cervo – SAN GIORGIO: tre sale intime “ligurissime” più un bistrot. La stupefacente cantina e l’insieme meritano il viaggio. Camere di charme.

Andora – ROCCE DI PINAMARE: nella pinetina della baia da Mari del Sud, la sosta sarà romantica. Il servizio è impeccabile e la cantina fornita.

Ad Alassio – LA VIGNA: l’ambiente rustico-elegante e romantico domina il golfo più bello del Ponente. I clamori del mondo paiono lontani.

A Ranzo – MOISIELLO: un ristorante incredibile per l’entroterra, di ambiente quasi francesizzante, con caminetto in marmo, servizio molto “english”.

A Castelbianco – SCOLA: una locanda di charme e di tendenza, con un cuoco Montecarlino: potreste provarne delle belle.

A Castelbianco: LOCANDA GIN : un ambientino familiare ma dalle mise en place importanti. Cantina visitabile. Servizio capace e cordiale.

A Borgio Verezzi – DOC  (foto): nella casa in centro che pur splende solinga nella notte, l’atmosfera è tra le più romantiche  delle due Riviere.

A Finale Ligure – I TORCHI: in un antico frantoio riattato, c’è tutto: storia, eleganza, servizio ben curato. Per una sosta calma e tutta rosa.

A Noli – DA PINO:  mattator Pino accoglie al di là delle vetrate sul lungomare con franchezza e comunicativa; da decenni tutti tornano.

A Noli – IL VESCOVADO: l’ascensore esterno porta al nido d’aquila: Per gli innamorati, volendo c’è anche una … chiesetta.

A Bergeggi – CLAUDIO: i tendaggi svolazzano sulla collina davanti alle scogliere e all’isolotto di Bergeggi. Le navi passano e qui tutto va.

A Savona – SPURCACCIUN-A: come foste ai Caraibi, ben serviti, anche su tappeti volanti, da un sosia di Nicolas Chage. Cantina TOP.

Ad Altare: QUINTILIO: cucina di confine Liguria/Piemonte. C’è anche un tavolo in cantina (fornitissima). Patronne adorabile.

Un San Valentino tutto charme e voluttà? Villa GALLICI in Provenza.

villa gallici 2 (1)VILLA GALLICI – Aix en Provence (13100)

Avenue de la Violette – Tel. +33 (0)442 23 29 23

E’ un “Welcome Trophy” della Relais & Chateau, un Top Romantic del mondo, sito “ovviamente” in  Avenue de la VIOLETTE (il nome giusto n!), appartenente a ROBERTO POLITO Gruppo Baglioni Hotels, situato nel cuore di Aix en Provence, ma dal cuore italianissimo. Già antico palazzotto fiorentino, la struttura di soli 1000 mq. , costruita in pietra provenzale rosa pallido/maturo, in un giardino lussureggiante, che fa impallidire la fama della cittadina circostante ed anzi invita a … non uscire dal cancello neppure in inverno, quando il sole  scende diritto verso la invitante piscina riscaldata, rasentando gli alberi maestosi. Le sue camere onuste e molto romantiche, ciascuna con terrazza o giardino,Villa Gallici   sono tappezzate con tessuti firmatissimi (Vichy,  Canovas, Braquenier, Frey, Nobilis-Fontan, Souleiado).villa gallici Le tinte sono luminose, predomina il giallo, colore del sole per eccellenza che riflette all’interno la vita degli esterni, addolcendone la luce franca e riscaldando l’atmosfera delle stanze. All’ora del the fluttuano ovunque atmosfere di calma e voluttà.  Sono passati da qui le Star e il Gotha del mondo intero perché la passione, il talento e il desiderio di costituire un luogo di dolci atmosfere, sono riuscite a fare della Villa una vera Maison dove si celebra l’arte di ricevere con discrezione, con prestigiosa convivialità, classe e trattamento VIP 24 ore su 24. Le parole d’ordine sono di cinque “C”: Cortesia, Carattere, Calma, Charme e Cucina”.c

Tuffatevi a capofitto nel cuore della Provence con una sosta romantica che pare costruita su misura per Italiani raffinati e gustate i sapori della cucina, che lo “Chef Christophe GAVOT, Maitre Restaurateur National e l’eccellente Maitre d’Hotel Julien GROS e il suo fedelissimo Secondo Rémy COSTE, abbinano con eleganza utilizzando i migliori prodotti della Provence e dell’Italia, così da presentarvi una gastronomia da tricolori diversi ma in osmosi. villa gallici 3Qualche esempio: tra le Entrées le  Noisettes du Piemont en Stracciatella de foie gras de la Ferme du Puntoun aux « Brutti e Buoni », pate de noisette du Piemont, briochette grillée. Oppure la Tartare de Gamberoni du Golfe de Sanremo, gelée d’orange sanguines, Pistou d’épinards, huile d’olive citrino, zeste de citron confits, consommé au poivre tchulic.  Nei Vegétal et Pates  ecco il Minestroné végetal, velouté tiède d’artichauts, pistou, courge Butternut, artichauts barigoules, poivron grilles, ail noir du Japon. Oppure i Ravioles maison comme un « Vitello Tonato », crème de vetrèche de thon aux capres, olives séchées, vieux Pecorino Sarde. Segue il capitolo  MER, con il  Filet de Daurade Royale, purée de panais, fenouil et Beurre blanc au Prosecco, déclinaison càpres de Pantelleria au sel, séchées cucunci, feuilles – Oppure il Saint-Pierre roti, lentilles de Castellucciò, oignons au Balsamique, bœuf séché des Alpes Italiennes, huile d’olive du Moulin de Castelas légèrement parfumé à l’ail. Segue il titolo TERRE che, ad esempio, offre il Filet di Selle d’agneau du Sisteron en croute d’origan cuite au sautoir, cèpes à l’huile, polenta  fine bio ròtie “Mulino Marino Piemont”, jus d’agneau en vinaigrette. Nei DESSERT  poteva mancare un Babà romarin, des d’ananas, chantilly, vanille-romarin et coulis d’ananas? Sempreché non preferiate il Tiramisù léger, bisquit Savoiardi, gelée de Marsalà, diplomate café, tuile gruée de cacao.

La carta dei circa 200 vini svolge degnamente il suo compito. Il sommelier offre buoni consigli. Un esempio “vissuto” è il rosso Chorey-les-Beaune Tue-Boeuf 2017 della Domaine Francoise André per l’intero pasto, ma è disponibile anche una selezione a bicchieri diversi per ogni portata per abbinamenti da TOP gourmet..

In una sala ristorante, che è un salottino intimo con pochi tavoli, sontuose poltrone, dove il caminetto è sempre acceso e ogni particolare è curatissimo, il tempo passa dolce e leggero, forse anche grazie al servizio degno dell’alta Hotellerie Francese:  quasi devoto, ma senza il “turibolo” per le complimentazioni eccessive e ormai desuete.villa gallici 3  L’insieme di Villa Gallici è un eremo “giusto e perfetto” per San Valentino, che farà sfanalare come non mai gli occhi della vostra Valentina, per un souvenir memorabile. Per pregustare il sogno, il loro sito è  www.villagallici.com

Luigino.filippi@alice.it

La recensione: ristorante U TITTI a Lingueglietta di Cipressa

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Cipressa (Frazione LIngueglietta)

DA U TITTI

Via Dolmetta 2

Tel. 0183 754 510 — 339 887 7614

Dopo aver girellato piacevolmente nel minuscolo borgo, che merita almeno un’oretta per scoprirne qualche vero tesoro, a una ventina di passi dal parcheggio sotto i ruderi del castello, ecco l’invitante terrazza e la sua saletta dai pochi tavoli. In un ambiente decisamente minimalista ma di grande buon gusto e illuminazione ben studiata per creare atmosfera, nonché accorgimenti antirumore. Non manca la tovaglia passante (che all’aperto è invece completa), una bella candela ad ogni tavolo, nonché ogni altro particolare che dà la certezza di un locale condotto con amore.  Riporto il prologo di Riccardo chef/patron di questa bomboniera: “Dopo anni di percorsi, di incontri, di esperienze, sono approdato in questa terra stretta tra monti e mare, ricca di profumi e colori intensi. Dove c’è il contatto quotidiano con il piccolo produttore e il contadino, ho aperto il mio ristorante con Chiara compagna di lavoro e di vita. La nostra è una cucina di territorio, interpretata con creatività, che segue lo scorrere delle stagioni con i suoi profumi e sapori e materie prime. Il pane prodotto ogni giorno con farine bio con lievitazione naturale, l’olio EVO DOP, le paste artigianali fatte in casa, il pesce di questo mare e i dolci che sono la mia passione. Perché mangiare è il piacere e l’emozione che un piatto ci dà quando lo annusiamo, lo assaporiamo e lo viviamo …” Firmato Riccardo. La gente sa che le Guide hanno pregi e difetti, ma è molto controverso che i loro estensori abbiano … un cuore: ebbene confesso che parlando con Riccardo anche un “guidaiolo navigato e severo” può anche commuoversi.

Con le predette impegnative premesse/promesse e la giusta raccomandazione di disattivare la suoneria dei cellulari (finalmente!), ecco l’addetto che accende la vostra candela a lato della boule contenente una corolla fresca,  poi porta pani e grissini caldi, una focaccia inenarrabile, una ciotola di Olio EVO locale e un piccolo apetizer con il quale gustare un aperitivo e scegliere con tranquillità dalla carta. Carta che elenca: sei ANTIPASTI (dai 15 ai 18 euro), dai semplici ma non banali Carciofi in uovo di quaglia liquido, prescinseua, tartufo nero;  oppure l’Insalata croccante di trippa, radicette invernali, arance amare, mandorle affumicate, topinambur.  Seguono cinque PRIMI PIATTI (dai 15 ai 18 euro) tra i quali i Ravioli di oca stufata, mostarda di mele cotogne, brodo ristretto di zucca, zenzero e alloro, oppure gli Spaghetti di Gragnano Pastificio Gentile, cavolfiori, burro, colatura di alici e mele. I SECONDI sono soltanto quattro (da 18 a 25 euro), tra i quali il Rombo, carciofi, Parmigiano e Pata Negra per chi gradisce portate semplici, fino al più impegnativo Capocollo di Mora Romagnola cotto 72 ore, arachidi, salsa mole, chili, scarola ripassata. I DOLCI (da 8 a 10 euro) sono il vero plus di chef Riccardo Farnese che ha scuola ed esperienza da vendere nell’arte della pasticceria, della quale rispetta innanzitutto la regola della milligrammatura con risultati costanti in ogni preparazione.  In questa stagione i Marroni canditi, caffè, cioccolato, zenzero, miele e rosmarino, ma anche i Cachi, Armagnac, cannella, noci di macadamia, cioccolato, sono due delle quattro proposte davvero invitanti.

Per i più pigri e/o disposti a lasciar fare al cuoco esistono DUE MENU: il “MIO… “ di 5 portate a € 40 e “Il MIO 2.0” di 7 portate a € 55, che vengono serviti soltanto per l’intero tavolo.

La Carta dei vini (a partire da 18 euro), sempre in potenziamento, è proporzionata all’insieme e denota molta cura nella scelta di etichette collaudate e conosciute, ma anche di alcune particolari, come ad esempio in fatto di “bollicine”, uno Champagne Pascal Doquet Horizon B.deB. a 48 euro, servito ovviamente “comme il faut”, con secchiello a colonna…   Il servizio è capace, non si fa notare ma c’è, quand’ è il momento giusto e anche questo fa la differenza; in un mondo pieno di gente che apericena, aperipranza e aperimerenda, una sosta calma per principini dai palati fini e curiosi verso una cucina prudentemente innovativa, che però conserva il lume della ragione.  Anche al momento della “resa del conto” finale. Dimenticavo: il 5 febbraio li vedremo gareggiare con altri tre “players”, in TV, ne “I quattro ristoranti”. Scommetto che molte Bucche Sernue li preferiranno al Festival, oppure faranno molto zapping !

Luigino.filippi@alice.it – www.buongiornogourmet.it

La recensione: a Bordighera Ristorante Osteria Magiargé

DSCN0828 - CopiaBordighera – MAGIARGE’-VINI E CUCINA

Piazza Giacomo Viale 1 – Tel. 0184 262 946

Lasciate l’auto al grande park in piazza e, brevemente in piano, eccovi subito nel cuore dell ’antico borgo di Bordighera Alta, tranquilla, calma, rassicurante, accogliente e sempre più incantevole, fors’anche grazie ai numerosi localini finitimi uno all’altro, con illuminazioni esterne festose. Girellate un po’ nei vicoli, prima o dopo cena e potrete divertirvi e compiacervi d’esser “nel bello”.

Venendo al ristorante: le salette sono diverse (e ne hanno anche una esterna per feste private).  Le pareti hanno colori rosa antico e crème, le sedie (careghe) e i tavoli sono spartani e senza tovaglie (ma con un tovagliolo in stoffa), le distanze dai vicini sono a prova di privacy, le illuminazioni sono tutte diffuse e mai dirette. L’ambiente, in generale, è accogliente, con clienti giovani, diversamente giovani, Francesi e Bordigotti abituali al posto, che si amalgamano con i toni calmi dell’insieme, senza clamori. Il patron e il  cameriere storico, assicurano una accoglienza calorosa e garbata e un servizio curato e ben fatto.

Ma veniamo alla Carta. L’APERITIVO (€ 6) di Valdobbiadene  Superiore Santa Margherita è accompagnato da fette di salame artigianale di Pontinvrea e, di questi tempi, dalle prime inenarrabili favette di stagione. Gli ANTIPASTI (€ 12-14) sono sei e tra questi è assolutamente da raccomandare il Cappon Magro Genovese di pesce, verdure, salsa, crostaceo, cozze, etc… preparato secondo le regole, senza cedere alla tentazione di personalizzarlo troppo; per i più morigerati è offerto anche un semplice sformato di porri di Cervere che non è però banale, accompagnato da salsa di Grana Padano dichiarato di 20 mesi. I PRIMI PIATTI (€ 11-14) sono quattro; tra questi un Ciuppin “quasi” sanremasco, raro a trovarsi, ovvero una zuppetta passata, pesce, molluschi, crostini e salsa rouille provenzale senza complessi. Oppure anche delle semplicissime Trofie Levantine al Pesto Genovese e Primosale, ciascuna di dimensioni ridotte rispetto alle consuete, un fatto che accentua la perfezione della cottura omogenea piacevole poi nella degustazione.  I SECONDI DI PESCE (€ 16-19): sono sei, tra questi cito il Baccalà il cui lomo (la parte più pregiata) viene preparato al forno, con cuscus di verdure al profumo di mentuccia, ma è invitante anche la palamita scottata con cipolla Ramata di Montoro all’agro. Per tutte le portate le porzioni sono generose. I SECONDI DI CARNE (€ 16-18) sono costituite dal coniglio in casseruola al Pigato di Albenga, oppure l’entrecote di manzo con salsa al Rossese di Dolceacqua.  La carta dei DESSERT (€ 6) è un plus del locale. Si può optare per un formaggio di Toma Brigasca, oppure per uno dei sei dolci, tra i quali il classicissimo “Bunet” all’amaretto e cioccolato, oppure la torta di mele Tatin, oppure per qualche ricercatezza come il sorbetto alla birra bionda Maltus Faber di Genova o il gelato di liquore di arance amare “L’Orangerie” di Monaco.  Il tutto accompagnato da vini da fine pasto assai rari serviti a bicchiere, come ad esempio una generosa Granaccia Passita-Languedoc Mas Amiel a 7 euro, quasi introvabile in Italia.

A proposito di vini, la relativa MIRABOLANTE CARTA VINI si annovera tra le prime di Liguria e dà euforia anche per le particolarità di scelta. I vini italiani e stranieri sono centinaia. Le sue decine di pagine iniziano fortunatamente con un indice e una “legenda”, per indicare che alcuni vini sono contrassegnati, ad esempio, con un cuoricino rosso che significa un “Coup de Coeur”, per una altra decina di ragioni come: “ci piace molto”, oppure “ha un ottimo rapporto Q/P” etc etc… . Altri contrassegnati come  “Naturale”, altri come “Happy Hour” ovvero con un prezzo inferiore del 20% nel caso il cliente desideri acquistare qualche bottiglia da asporto. Nelle due pagine di mezze bottiglie, si civettuolo si dissimula un Krug, poco dopo troneggiano un Puligny Montrachet e altre chicche a prezzi abbordabili.

Dimenticavo:  esistono anche due menu che sono un vero plus da non trascurare: il MIGNON a 19 euro costituito da soli antipasti: crudo marinato, sformatino di Porro di Cervere, vellutata di zucca e pesce azzurro.  Oppure il TRADITION (€ 25) costituito da Stoccafisso Brandacuiun, trofie levantine al pesto genovese, pescato del giorno con carciofi. Entrambi non comprendono il dessert e vengono serviti unicamente per tutto il tavolo. Due proposte che consentono di sedersi qui “senza paure” anche se, per la verità, anche alla carta, pur notando i desueti 2 euro di coperto, all’uscita non ruminerete certo pensando all’addizione: ragionevolissima.  luigino.filippi@alice.it

La recensione: all’Enoteca Regionale di Ortovero Arrigoni, Corelli, Vivalda e Sacco

Ortovero EnotecaORTOVERO – Enoteca Regionale Ortovero

Via della Chiesa 18 – Tel. 366 872 66 43

Questa non vi segnalerò un vero e proprio ristorante ma un locale che viene aperto di tanto in tanto per delle manifestazioni denominate VITE IN RIVIERA: è l’ Enoteca Regionale di Ortovero. La strada più breve è raggiungerlo con una decina di chilometri dal casello autostradale di Albenga e, giugndo sul rettilineodoi Orttovero prendere la strada che conduce alla chiesa per 200 metri. Vi si organizzano incontri APERTI AL PUBBLICO che riguardano l’enogastronomia.

Nello specifico si tratta  di QUATTRO SERATE prestigiose, la prima delle quali si è già tenuta lo scorso 29 novembre, condotta dal bravo cuoco TOMMASO ARRIGONI del prestigioso ”Innocenti Evasioni” di Milano, che ha ottenuto aperta corale soddisfazione degli avventori. Le sue portate sono state: -1) Trancetto di pesce spada, funghi porcini alle erbe e porro fritto in show cooking abbinato a Vermentino, – 2) Riso Carnaroli Acquerello, mantecato con zucca gialla, stoccafisso di fave di cacao abbinato a Pigato, – 3) Pescato dei Pescatori di Noli, purea di castagne essiccate all’aglio di Vessalico in show cooking abbinato a un Pigato Superiore, – 4) Crostata, crema di limone, pera, cioccolato e cialda al Cappero in abbinamento con l’Ormeasco di Pornassio Passito.

Sono previste altre tre serate durante le quali la preparazione dei piatti sarà affidata di volta in volta a diversi Chef Stellati piemontesi e lombardi, consentendo così anche ai buongustai liguri, di conoscerli ed apprezzarli  in territorio ligure …“a chilomertro zero”.

Le serate si terranno con degustazioni guidate degli abbinamenti dei vini selezionati dai Responsabili di Associazioni di sommelier (FISAR, AIS…) . La Slow Food Liguria collabora con l’organizzazione per garantire il rapporto con i produttori locali e garantire l’utilizzo di prodotti di eccellenza,  abbinati ai vini DOP e IGP del Ponente Ligure. Sul sito di ViteinRiviera potrete ottenere ogni informazione e sui menu e abbinamenti vini.

  • Occorre scadenzarsi le prossime date e prenotare per tempo, perché i posti sono una trentina in tutto. Giovedi  31 Gennaio e Venerdì 1° Febbraio 2019 IGLES CORELLI (Ristorante Mercerie di Roma) – Giovedi 28 Febbraio 2019 con GIAMPIERO VIVALDA ( Ristorante Antica Corona Reale di Cervere) – Giovedi 28 Marzo 2019 MARCO SACCO  (Ristorante Piccolo Lago di Verbania).

I posti sono limitati! Per le prenotazioni  occorre telefonare al  366 872 66 43 – Quota di partecipazione  €. 70.00, da corrispondersi a fine cena.