Archivi categoria: Articolo
San Valentino al Ristorante Buca Cena, al Golf Club di Sanremo
Ricevo e “giro”: San Valentino al Ristorante Buca Cena è un classico, un appuntamento imperdibile. Il luogo più esclusivo della Riviera, la cucina raffinata e generosa dello Chef Davide Bisato, la musica selezionata, suadente ed accattivante di Amelia e Simone (anywaymusica). Gli ingredienti per la serata ideale ci sono tutti.
Aperitivo di benvenuto
Ostrica e Prosecco
Carpaccio di gamberi con latte di mandorla,
accompagnato da sorbetto al pompelmo profumato alla rosa.
Risotto con nocciole e polvere di fava del cacao.
Tataki di tonno alla soia su purea di sedano rapa,
con carciofi saltati.
Mousse al cioccolato con insalata di frutti di bosco
VINI: Le Rose Terre Siciliane IGT – Sapori del Belice (Tasca d’Almerita . Tenuta Regaleali
Prezzo: € 45 a persona
Ristorante Buca Cena – Circolo Golf degli Ulivi –
Strada Campo Golf, 59 – 18038 Sanremo
Tel: +39 0184 557 442 – +39 320 42 92 899
Giorgio SERVETTO tiene due giorni di docenze all’ALMA
Lo chef del NOVE di Alassio ( Villa della Pergola) terrà docenza per due giorni alla Scuola Internazionale di Cucina Italiana presso il Palazzo Ducale di Colorno (PR), fondata da Gualtiero Marchesi.
Tratterà la ‘Cucina Ligure e le sue tradizioni’. Giorgio Servetto – con l’aiuto di Paolo Mautino, capo partita ai primi del NOVE – ha preparato i piatti più rappresentativi del ristorante: il cremoso di carciofi (con carciofi d’Albenga), la mesciua (con fagioli di Pigna, ceci neri e ceci di Nucetto), la seppia in zimino (piatto dedicato a Gualtiero Marchesi), la polenta bianca e funghi (Corzetti di polenta bianca di Mendatica, pioppini, brodo di funghi e cipollotto, spugnole di Sassello, porri di Cervere, zafferano di Triora) e capra e fagioli (Carré di capra dei Pirenei, fagioli di Pigna, cipolline di Calizzano).
La recensione: a Diano Marina: Ristorante Il Golfo
. Diano Marina – Ristorante IL GOLFO
. Via C. Colombo 38 – Tel. 344 187 7689
Arrivederci a Diano Marina, cantava Paolo Comorio al Fieramosca, e la tradizione dei clienti fidelizzati a Diano Marina continua nei decenni con dei bei numeri, nella bella stagione. Ma è invece proprio fuori stagione che i ristoranti rimasti aperti si esprimono al meglio. Ormai “vanno” molto i locali che, con l’appellativo di “simpatici”, adottano molte scorciatoie negli arredi, nel servizio e, purtroppo anche in cucina. Eccone invece uno che vuol fare sul serio, presentandosi senza insegne roboanti (tanto da essere persino penalizzato, di primo acchito, dalle insegne sgargianti di un locale adiacente). Il parcheggio, ora facile proprio di fronte all’entrata, fa arrivare qui con serenità e senza l’affanno della sosta. Poi, superato il bianco dehor, adatto ai mezzodì di sole, ecco il locale, con una dozzina di tavoli, che pare un cenacolo per amici, eterogenei, come esistesse da sempre, ovviamente completamente nuovo. L’arredo è minimalista e “non carica” di attese caleidoscopiche. Le tovaglie sono rassicuranti, le sedie comode e c’è aria di convivialità. In tavola una bottiglia di olio Aicardi etichettato con il nome del ristorante, una mise en place corretta e linda e un profumo di buono sin dall’inizio del servizio.
ALESSANDRO SUCCI, dopo precedenti responsabilità nell’albergazione quadristellata, ha aperto da poco tempo questo suo locale, ma non s’è montato la testa per il successo estivo ottenuto e continua ad aggiornarsi, con coscienziosa umiltà e serietà. Ho trovato una cucina gustosa, non banale e servita in quantità generose. Le preparazioni, in genere semplici e diligenti , talvolta si concedono qualche complicanza, in ossequio a qualche cliente gastrofighetto che chiede abbinamenti fantasiosi, per sentirsi “in”…
Sette ANTIPASTI E CRUDITE’ (15-35 euro), tra i quali i Gamberi Viola di Sanremo (in tre portate), oppure la “Rossa a metà”, ovvero filetti di triglia locale cotti sulla pelle su scabeccio di Cipolla di Tropea, fior di cappero e origano e maionese al nero di seppia. Cinque PRIMI (15-20 euro) , tra i quali gli stracci di pasta, calamaretti locali, crema di piselli e guanciale croccante; oppure le tagliatelle ai Gamberi locali, pomodori cuor di bue e basilico. Cinque SECONDI (19-30 euro), tra i quali il filetto di manzo cotto a bassa temperatura in olio nero e contorno; oppure la grigliata di pescato, con pesce del giorno, calamaro, gamberi, salmone. Sei DOLCI (6-7 euro), tra i quali il semifreddo al pistacchio, ganache al cioccolato bianco e pinoli tostati; oppure lo “strosciamisù” al caffè con crema al mascarpone e granella di cioccolato.
Il servizio, coordinato dalla sorridente VALENTINA è gentile, amabile ed affabile, di nessuna invadenza, ma capace e presente al momento giusto e completa il simpatico quadro d’insieme. La musica “di consumo”sottofondo è un purtroppo un po’ da supermercato, ma pare che, a partire da San Valentino, adotteranno nuove compilation più d’atmosfera, così come doteranno il locale di illuminazione, fiammelle ed altri particolari più romantici …
La carta dei vini elenca decine di bottiglie ben selezionate, anche con rossi piemontesi di annate particolari a prezzi normali, così come del resto è per il conto in generale, in una casa che accoglie a braccia aperte, senza però poi stringerle troppo al momento dell’addizione, che non gelerà il vostro sorriso.
Luigino.filippi@alice.it-
La Michelin France ha accettato la richiesta di esclusione di un 3 stelle.
Solitamente le Guide Ristoranti non accettano le richieste di esclusione (o inclusione) fatte dai ristoratori. Motivazione: esse sono al servizio dei consumatori e non dei ristoratori. Ora c’è una eccezione: il ristorante Le Suquet di Aveyron , da anni tre stelle Michelin, la cui richiesta di esclusione è stata accettata.
Mantenere al TOP la classifica di un ristorante è stressante e costoso. Ciò si riflette sui prezzi che allontanano molti potenziali clienti. Inoltre, spesso, la clientela più facoltosa, non apprezza adeguatamente certe complicanze in piatti, oltretutto striminziti e teme di anche di esser presa in giro dai “prezzi fucilata” …..