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Zenzero: come farlo crescere in casa

  • How to: come far crescere lo zenzero in casa

Lo zenzero è un ingrediente di cui si sente spesso parlare: utilizzato nelle insalate, ma ancor più in infusi e tisane è un grande alleato per la nostra salute. PER CRESCERE HA BISOGNO DI QUALCHE ACCORTEZZA MA RICHIEDE POCO IMPEGNO E DEDIZIONE. C’è un interessante articolo sul seguente sito dal quale ho tratto la foto di cui sopra:

http://www.agrodolce.it/2017/04/28/come-far-crescere-lo-zenzero-in-casa/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Agrodolce&utm_content=magazine-e-attualita-6-01-05-2017 

Genova: “C’è pesto per te”

pstppr“C’è pesto per te”.  In una focacceria, l’inizio di un gioco, poi al mercato orientale, le enoteche del centro, per gli abbinamenti di vino  e infine un laboratorio per preparare fisicamente il pesto al mortaio. Al termine cena collettiva in osteria, brindisi finale e consegna della ricetta del pesto ricostruita e firmata dai partecipanti. Maurizio Testa, presidente di Artès è l’ ideatore di questa iniziativa (e ne sta approntando altri, con tema la focaccia). “C’è pesto per te” dura 5 ore e 45 minuti costa 196 euro a persona, per gruppi minimi di 12 persone.

Nel caffè più aromi che nel vino: come riconoscerli ?

                                                                             credito foto: cronache del Gusto

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Il caffè espresso ha circa 800 aromi da torrefazione, il doppio di quelli del vino. Ma gli italiani oggi lo conoscono meno dei nostri nonni che la torrefazione la facevano a casa seguendo le ricette nel libro di Pellegrino Artusi”.  E’ un interessante articolo su Cronache del Gusto, che potete leggere per intero sul seguente link:  http://www.cronachedigusto.it/component/content/article/21932-2017-04-21-06-36-15.html

E’ prudente non mangiare mai pesce crudo.

cicloanisaki123456Una infestazione di Anisakis in sgombri refrigerati provenienti dai dai Paesi Bassi è stata rilevata la settimana scorsa del Sistema Rapido di Allerta Europeo che ha interessato anche altri prodotti destinati all’Italia:  mercurio in pesce spada fresco dalla Spagna, in triglia refrigerata dall’Italia,  in pesce spada congelato dal Portogallo e in palombo stellato  refrigerato dalla Francia; -residui di sostanze non autorizzate (lambda-cialotrina, flusilazolo e propargite) in peperoni dolci dall’Egitto. Salmonella enterica in due lotti di petto di pollo refrigerato dall’Ungheria, via Austria; – aflatossine (B1) in due lotti di nocciole sgusciate dall’Azerbaijan e in arachidi tostate dalla Cina; –  Altri più precisi dettagli sul meritevole sito dal quale ho trattola notizia: http://www.ilfattoalimentare.it/anisakis-sgombri-torrone-rasff.html

Il grande NAN, esperto in Scienza dell’Alimentazione, titolare del Lilliput di Noli, anni fa insistette a negare del pescato crudo e, ancorché di fresca pesca locale, lo passò alla cottura prima di servirlo al mio illustre commensale Edoardo Raspelli. Il pesce crudo può essere troppo rischioso nel caso di un errore nella filiera tra l’origine e il consumo.