Rassegna Stampa e Web, dritte transfrontaliere e Zibaldone vario per Bucche Sernue

Il parlamento interviene nuovamente contro le false recensioni on line

Il fenomeno che riguarda circa il 30% dei feedback pubblicati sul web e causa perdite economiche stimate in 152 miliardi di dollari l’anno. La 9ª Commissione del Senato ha approvato un subemendamento al Ddl sulle Pmi che introduce importanti novità per rendere più autentiche e verificabili le opinioni degli utenti, in particolare nel settore della ristorazione e del turismo.

La misura (promotori gli onorevoli Maffoni, Fallucchi, Bergesio e Amidei), stabilisce che solo chi ha realmente usufruito di un servizio potrà lasciare una recensione. Quelle accompagnate da documentazione fiscale – come uno scontrino o una fattura – saranno considerate come presunzione di autenticità. Inoltre, sarà possibile pubblicare una recensione entro un massimo di 30 giorni dall’esperienza, e la sua validità terminerà dopo due anni, quando sarà ritenuta non più attuale.

Il provvedimento si ispira ai principi del Digital Services Act e mira a favorire trasparenza e correttezza nel mercato digitale, tutelando sia gli operatori che i consumatori. Il direttore generale di Fipe-Confcommercio, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del testo: “Il contrasto alle recensioni false è una battaglia di civiltà digitale ed equità economica”. Le nuove norme si inseriscono nel percorso già avviato con l’articolo 18 del Ddl Pmi, che vieta la compravendita di recensioni e prevede l’obbligo di opinioni veritiere e pertinenti. La vigilanza sull’applicazione delle regole sarà affidata a Agcom e Agcm.

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