La recensione. A Sanremo il ristorante “LA PIGNESE”

Sanremo – LA PIGNESE – Piazza Sardi 7 – Tel.0184501929 – www.lapignese.it

Dal 1919, condotto sempre dalla stessa famiglia, questo è “il ristorante” per antonomasia della clientela locale più signorile, ma anche dei molti “foresti” esigenti i quali ormai da decenni lo frequentano appena tornano a Sanremo, conoscendone il livello, che è ancora migliorato in questi ultimi tempi. Le Guide Nazionali negli ultimi anni lo hanno un po’ trascurato; ma non fateci caso e, poiché, finito il recente ambaradan festivaliero sanremese, si sono concessi una decina di giorni di chiusura, potrete contare sulla loro riapertura dal 22 febbraio 2024.  

La CUCINA è impostata su piatti decisamente tradizionali senza età, ma tenendo il passo con le esigenze della clientela in tempi di Cucina Mediterranea, la quale, in definitiva, collima in gran parte con la cucina ligure di sempre. I fornelli sono spettacolarmente dietro ad una vetrata là in fondo ed è piacevole anche la vista dei cuochi in divisa bianca o nera ed anche degli invitanti spettacolari sbuffi vaporosi dai pentolami…  

Gli ANTIPASTI (€ 25-28) sono sei, tra i quali i Moscardini novelli al rosmarino, olive e vellutata di Fagioli di Conio; oppure il terragno piatto di Polenta grigliata al timo con fonduta di Castelmagno. 

Le PASTE (€ 17-20) sono sei, tra le quali gli Spaghetti Monograno Felicetti all’amatriciana e Gamberi di Sanremo; oppure il Risotto del peschereccio variabile a seconda del pescato del giorno. Per i piatti in cui necessita, compare la formaggiera d’argento con Parmigiano grattugiato, al momento (mica sempre altrove).

Le ZUPPE (€ 18-32) sono tre, quella di pesce oppure, addirittura il Minestrone genovese classico, quasi mai reperibile nei ristoranti della provincia.

Il PESCE (€ 26-32) è proposto in ben otto titoli, tra i quali il Pescato del giorno alla Ligure con patate olive Taggiasche oppure al sale o alla griglia. Notevolissimo lo stoccafisso in umido ed anche la Grigliata di pesce crostacei e verdure.

Ai CROSTACEI (€ 35-38) è dedicata una pagina; cito i Gamberi Rossi di Sanremo flambati alla grappa di moscato oppure semplicemente al vapore o alla griglia.

Tra le CARNI (€ 26-28) segnalo il loro classico Agnello glassato al forno con carciofi e patate rosolate.

Le VERDURE (€ 8-9) di contorno ai piatti predetti saranno al vapore, o a julienne oppure semplicemente servite come insalatine varie di campo.

Per i DESSERT (€ 8) non ho visto formaggi, ma la pasticceria è disponibile con la circolazione in sala del Gran Carrello dei Dolci della casa, invitanti.

Le porzioni sono sempre generose. La sera del mi passaggio non ho trovato menu e sul sito del ristorante la pagina esso risulta “in lavorazione” senza altre informazioni. Comunque, per antipasto, primo, secondo con contorno, dessert, i CONTI alla carta oscillano da un minimo di 84 euro ad un max di 119 euro.

La CARTA VINI è ben fornita anche di etichette straniere, a prezzi normali, molte sui 30 euro; sono disponibili anche vini a bicchiere. Auspicabile un “rinforzo” nell’elenco delle etichette straniere di vini da dessert.

Il SERVIZIO è professionale, pronto, capace (“Desgurdiu”, ho sentito dire da Sanremaschi in sala). Senza salamelecchi di maniera, ma spontaneamente gentile e disponibile.     

 L’ AMBIENTE è elegante e curato, anche al mezzodì, con preziose tovaglie bianche che denotano “in via breve” una certa classe rispetto “senza tovaglia”. Le sedute sono confortevoli e le mise en place gradevoli, sia nelle due sale che nella veranda vetrata adiacente, struttura che, nelle serate di Festival o di altre manifestazioni di spettacolo, è un po’ una vetrina di personaggi del mondo dello spettacolo: “Sanremo è Sanremo”.