Nuova edizione della Guida Petit Futé Nice

Ricevo dall’amico Gerard Bernard:

Petit futé Nice. Nouvelle édition du city-guide Nice 2015
Isabelle Drezen, responsable d’édition, a choisi le restaurant de David Faure, Aphrodite, pour présenter la nouvelle édition de “Nice. Escapades dans les Alpes du Sud”.

En ouverture : Isabelle Drezen et David Faure

PRATIQUE.
Le choix du lieu de présentation du guide était une évidence pour Isabelle Drezen, car depuis l’été dernier, David Faure propose un menu niçois “Autour du Comté de Nice”, socca, sardines farcies et panisse, estoficada à l’églefin, gnocchis, daube nissarde, ganses, tourte de blettes… Continua la lettura di Nuova edizione della Guida Petit Futé Nice

Badalucco: Locanda Le Macine del Confluente

5 6 2013 (8)Badalucco

LOCANDA LE MACINE DEL CONFLUENTE

Località Oxentina

Tel. 0184 407018

www.macine.eu

 

Il Benvenuto della Locanda? E’la pasta fritta al rosmarino e Barbajuai e la tapenade del frantoio. Seguono piccoli assaggi di sei antipasti: stoccafisso Brandacujun – cestino di pasta Phyllo con picccola insalatina di coniglio pinoli olive e pomodori secchi – carpaccio di bresaola artigianale con frutti di bosco – quiche del contadino di Raschera e carciofi locali – insalatina croccante con sedano rapa mele verdi e maionese leggera allo yogurt) – selezione di salumi artigianali. Ecco poi due assaggi di primi: tagliolini di semola di grano duro con carciofi locali e olive Taggiasche – risotto Carnaroli radicchio Trevigiano, Speck e pistacchi croccanti. Nei secondi si sceglie tra Tagliata di Angus Argentino alla pietra con patate e rosmarino, oppure la loro “intepretazione” del coniglio farcito al leggero profumo di lavanda essiccata del loro giardino, oppure degustazione di formaggi locali di latte vaccino, pecora e capra con miele e composta di frutta maison. Un dessert a scelta tra una decina di proposte. Il “bendidio” che precede costa 34 euro. Ad esso va il “Carpe Diem de La Riviera” di questa settimana. Aggiungo telegraficamente: carta vini ben fornita a prezzi onesti, ambiente rustico-raffinato da fuga romantica, accoglienza garbata, servizio capace e sorridente e, nel caso, camere di charme per una pausa “decontractée”. Tutti, proprio tutti, tornano, meglio prenotare…

Mougins: ristorante L’Amandier de Mougins

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Mougins (Costa Azzurra)

L’AMANDIER DE MOUGINS

Place des Patriotes

Tel. +33 (0)493 90 00 91

www.amandier.fr

 

Lusso calma e voluttà: è quel che, bravissimi, promettono i “cugini” francesi, invitando a una capatina da loro, proprio in inverno. Ne vale la pena: è un altro “mondo che va”, senza gli stress estivi e, cercandola, troverete anche un po’ di “vie en rose”, che sorprende trovare nell’entroterra, nell’arrière pays di Mougins, patria del settembrino Festival des Etoiles, con grandi cuochi. Qui, come può succedere solo in Francia, hanno intitolato la piazza al grande Roger Vergé, rétraité e vivente, già maestro di decine di stellatissimi (Ducasse, Maximin…). Tra i locali da lui creati, il trentennale “Amandier” mi pare quello che più ha mantenuto tutto il prestigio e la qualità, pur adeguandosi all’andar del tempo. E’ qui che il bravo chef Denis Fetisson offre menu a 19, 29, 31, 45 euro. Per chi ha nostalgia della cucina di Vergé ecco anche il menu di sei portate a lui dedicato a 55 euro (+ 25 se comprensivo di vini ad hoc). Il Carpe Diem de La Riviera l’ho assegnato proprio al “Menu Plaisir” del quale, scegliendo tra dieci proposte, potete ordinare come entrée il Raviole de foie gras, compoté de chou vert aux amandes, consommé brun, salades de carottes fanes – seguito dal pescato di Lieu jaune (una sorta di merlano) piqué aux olives (Taggiasche) au citron confits, mousseline de tapinambour et panais, jus de braisage – per poi passare ad un assaggio di formaggio Chèvre cendrée e concludere con un dolce con base Chocolat Noir. Il Menu Plaisir viene servito anche la sera e costa solo 45 euro, un prezzo convenientissimo in Francia. La carta vini, a parte i vini a bicchiere sugli 8 euro, (s)bilancia un po’ la convenienza del menu, perché sono più i vini sopra ai 100 euro che quelli sotto ai 50 (ma un Cote de Provence è a € 32); c’è una solerzia nel proporre l’aperitivo e si cura molto anche la temperatura dell’acqua minerale nel bicchiere… L’ambiente è accattivante, il giovane servizio va e viene un po’ impersonale ma è però ben diretto dal bravo e sempre presente Silva Stéphane. Tenetevi un po’ di tempo per visitare il villaggio: ne vale la pena, soprattutto la sera, anzi, merita il viaggio, anche per la terrazza nei mezzodì soleggiati.

Imperia: il ristorante Dalla Padella alla Brace

Imperia

DALLA PADELLA ALLA BRACE

Via Ospedale 31

Tel 0183 294159

www.dallapadellaalla brace.com

Scrivono sui loro biglietti:” A pranzo un ristorante per chi lavora e mangia fuori casa, la sera per una cena intima o conviviale. Piatti della tradizione, cucina mediterranea casalinga, cucina su pietra lavica a vista”. Che aggiungere? In verità alla sera del mio passaggio la pietra lavica non era in funzione, ma era il 30 dicembre, serata gelatissima e prevedibilmente “morta”, mentre sorprendentemente il locale era quasi completo: un segno di un indirizzo “che va”… Ho assaggiato uno splendido brandacujun con datterini confit e salsa di Taggiasca (€ 8), gnocchi di patate con porri, fonduta l’alpeggio ligure, con un plus dato dall’aggiunta di scorzette di limone nella giusta dose (€ 13). A seguire un pescato alla ligure con patate olive e pomodorini, ma confit, e bagna cauda, ma leggera (16 euro). Per il fine pasto la scelta più interessante è stata, data la stagione, quella dei formaggi (selezione Guffanti ed altri validissimi). Il servizio, nonostante l’assenza dei titolari, ha curato la sala senza cedimenti, con il giusto afflato verso clienti assai eterogenei. Il vostro critico, più per “scuola” che per scelta ha studiato un po’ la carta vini chiedendo poi: “Non avete Champagne?” – “No, riusciamo a lavorare con bollicine italiane”: ecco facilmente creata quel cordiale coinvolgimento che ha reso veniale le tovaglie e tovaglioli di carta, i tavoli assai vicini e, loro incolpevoli, anche qualche vociare di clienti festanti “fatti così”, frequente in un ambiente per famiglie, amici. E’ un rifugio per golosi abituali a prezzi da amici, come d’altronde anche quelli della ben fornita carta vini. Da tornarci presto, per provare gli altri piatti in carta !

Alassio: ristorante La Locanda dell’Asino

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Alassio

Locanda dell’Asino

Via Ignazio dell’Oro 4

Tel. 0182 648 071

www.lalocandadell’asino.it

 

Negli ultimi due anni la cucina “in crescendo” di Giorgio Servetto ha conquistato nuovi clienti e Guide Nazionali di ristoranti, tanto da trovarla con un sonoro 15 sull’ultima Guida dell’Espresso appena uscita. E’una cucina di ricerca senza abbandono della tradizione ma con guizzi di fantasia che, nei miei ripetuti passaggi e assaggi, ho incredibilmente trovato sempre riusciti. Il CARPE DIEM de La Riviera di questa settimana è quindi la sua nuova Carta d’Autunno che prevede ben tre menu Degustazione a € 32 (tre portate e sorbetto)- € 42 (quattro portate e sorbetto) – € 55 (cinque portate e dessert). Ma questa volta della corposa carta voglio insolitamente citare solo tre primi di pasta: i cappellacci in sfoglia integrale farciti di pinoli e olive Taggiasche, zuppa di triglia di scoglio con triglia arrosto; – i tortelloni di funghi con sanguini trifolati, patata liquida, salsiccia di coniglio al timo, mandorle tostate; – i tortelli di sfoglia di cacao e caffè farciti di cernia e mascarpone, spuma leggera all’aglio di Vessalico, ricci di mare. Ci sono poi altre 22 proposte invitanti, nonché una decina di dessert dei quali, in questa stagione sceglierei la crespella allo zafferano farcita di castagne e crema salsa ai cachi, castagne caramellate. Il servizio è “giusto”, il locale è anche più calmo che in estate, la carta vini ha grande scelta e qualità. Mi pare che basti e avanzi per metterlo presto in agenda con un punto esclamativo!

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