Diano Marina: il Premio Aromatica 2024 a Paolo Pellegrino.Originario del Dianese, ha trascorso gli ultimi anni a Londra, con esperienze presso alcune delle migliori strutture della città

Il Premio Aromatica valorizza il percorso professionale nel settore della cucina e dell’enogastronomia dei dianesi che si sono distinti nel mondo. Quest’anno il riconoscimento verrà consegnato a Paolo Pellegrino, la cui storia è una sequenza di successi e conquiste nel settore dell’hospitality. Originario del Golfo Dianese, Paolo Pellegrino ha trascorso gli ultimi anni a Londra, dove ha affinato le sue competenze, dalla gestione dei vini all’eccellenza del servizio in sala. Il suo percorso all’estero inizia nel 2012, quando si trasferisce nella City per cogliere opportunità di crescita professionale. Il primo passo significativo è l’ingresso nel rinomato Novikov Club, dove viene assunto come assistente sommelier, dando inizio a un’esperienza che plasmerà la sua carriera.
Durante i suoi anni a Londra, Pellegrino ha accumulato una serie di esperienze presso alcune delle migliori strutture gastronomiche della città e non solo. Dal ristorante dell’Hilton Hotel in Hyde Park al rinomato ristorante “Casa di Stefano”, passando anche per una parentesi formativa a Saint-Tropez, dove ha approfondito la conoscenza dei vini immergendosi completamente nel mondo dell’enologia.
La sua prima esperienza manageriale è stata presso il due stelle Michelin “Michel Roux” a Westminster, che gli è valsa il premio come ‘Best Front of House’, regalando a Pellegrino una grande soddisfazione. Questo riconoscimento ha sottolineato non solo le sue competenze enogastronomiche, ma anche le sue abilità nel gestire il servizio e creare esperienze indimenticabili per gli ospiti. L’esperienza presso il Michel Roux è stata un punto di svolta nella vita del sommelier dianese, che aveva già lavorato in diversi ristoranti stellati in Italia, come Cracco Peck, Ristorante Enoteca Pinchiorri, Il Mosaico, Caino e Relais Et Chateaux Il Pellicano.
Attualmente, Paolo Pellegrino ricopre la posizione di Direttore generale del Twist Connubio Restaurant a Londra, un locale che ha conquistato un posto di prestigio tra i migliori ristoranti della città. Il riconoscimento del premio di OpenTable, Dinner choice nel 2022 è una testimonianza tangibile del suo impegno e della sua dedizione nel fornire un’esperienza gastronomica superlativa ai clienti.
Nel ricevere il Premio Aromatica quest’anno, Paolo Pellegrino è stato onorato per il suo straordinario contributo al mondo dell’hospitality. Il suo viaggio professionale, caratterizzato da una continua ricerca di eccellenza e un impegno costante per offrire il meglio ai suoi ospiti, è un esempio ispiratore per tutti coloro che aspirano a raggiungere il vertice nel settore culinario.
“Sono onoratissimo di ricevere questo premio nella città in cui ho vissuto per 20 anni, prima di trasferirmi a Londra – dichiara Paolo Pellegrino -. Ho lasciato Diano Marina con l’idea che avesse poco da offrire per chi lavora nell’hospitality ma sono stato molto felice di ricredermi tornando recentemente e scoprendo una vivacità imprenditoriale che non mi aspettavo. È una realtà rinnovata e non escludo un ritorno alle mie origini, nella cittadina in cui sono cresciuto, magari per iniziare una nuova avventura professionale. Ricevere il Premio Aromatica non è solo una grande soddisfazione per me – aggiunge Pellegrino – bensì una straordinaria opportunità per trasmettere un importante messaggio alle nuove generazioni, che hanno tanto bisogno di ispirazione, soprattutto in un periodo così difficile per questo settore, che a Londra sta vivendo una crisi considerevole. I giovani hanno bisogno di incoraggiamento ma anche di schiettezza: è un lavoro faticoso, che necessita tanta gavetta per poter essere appreso al meglio, ma che è in grado di dare davvero molte soddisfazioni”.
Il Premio Aromatica è stato consegnato negli scorsi anni a Giuliano Sperandio, allora al ristorante Le Clarence di Parigi e oggi  Executive chef de Le Taillevent, sempre a Parigi; a Chiara Ritondale, già Pastry chef del mitico Claridge’s di Londra, ora da Damini Macelleria e Affini, ristorante stellato a Arzignano (VI); a Lorenzo Taramasco, già chef de partie al Ristorante Del Cambio di Torino; ad Andrea Benvegna, bartender di fama mondiale oggi al Surf di Imperia e a Marco Bonaldo che, con la sua visionaria Galateo&Friends, da oltre vent’anni è pioniere nel promuovere la cultura dell’olio extra vergine d’oliva nel mondo.
“Aromatica, profumi e sapori della Riviera Ligure” è la grande rassegna dedicata al basilico, alle erbe aromatiche, alle eccellenze dell’agroalimentare e dell’enogastronomia, ai prodotti tipici locali, con expo dei produttori, degustazioni, cooking show, laboratori, cene a 4 mani, cene a tema, conferenze, presentazioni di libri, concorsi, un’area dedicata allo street food di qualità, e molto altro ancora. L’evento – organizzato dal Comune di Diano Marina e da Gestioni Municipali – è realizzato con la partecipazione dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Liguria e Camera di Commercio Riviere di Liguria e grazie all’impegno di qualificati partner: Supermercati Arimondo Pam ed Eurospin (main sponsor), Frantoio Venturino (gold sponsor) Il Giardino dell’Edilizia, Banca d’Alba, Rb Plant, Acqua Calizzano, Generali Assicurazioni Piazza Rossini Imperia e Intesa Grandi Impianti.
Aromatica si avvale anche del patrocinio del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e della Prefettura e della Provincia di Imperia.
Il programma completo della manifestazione viene aggiornato su aromaticadianese.it, dove è già disponibile l’elenco delle strutture alberghiere che – con la collaborazione di Federalberghi Golfo Dianese – nei giorni della manifestazione riserveranno agli ospiti, per permanenze di almeno due notti, un trattamento economico speciale.

La recensione. A Dolcedo (IM) il ristorante CASA DELLA ROCCA

Dolcedo (IM) – Casa della Rocca – Via Ripalta 3 – Tel. 0183682648

www.ristorantecasadellarocca.it

Se non conoscete le stradine e le traverse della zona è consigliabile affidarsi al navigatore ed anche  sapere che nei pressi del ristorante ci sono posti per tre-quattro auto sempre occupati e i restanti  spazi di manovra sono angusti e dissuasivi. Per cui direi che l’imperativo e quello di fermarsi al capace PARCHEGGIO 200 metri prima della destinazione e godere di una passeggiata sulla salitina, assaporando la calma di questo fondovalle dalla naturale temperatura corroborante.

L’AMBIENTE: sotto i soffitti a volta, l’antico frantoio tirato a lucido è tutto nitore e pulizia, in inverno, una poderosa stufa assicura temperature di gran comfort. Le mise en place con tovagliato in stoffa ed i particolari dei tavoli sono molto curati. Gli arredi sono funzionali e gli oggetti vintage esposti sono degni di attenzione per chi vuol rivivere atmosfere di lavori antichi. 

La CARTA CIBI (pani e grissini artigianali) inizia con la voce “CHI BEN COMINCIA” (€ 16) e comprende una Focaccina si segale  con relative golosità di mare OPPURE di terra. Essa può costituire anche una alternativa ai successivi ANTIPASTI (€ 15-16), che sono quattro e dei quali cito la Zuppetta di Fagioli di Conio e ragù di moscardini alla Luciana; oppure “U Prève”, crema di broccoli, cacio cavallo podolico e paprika affumicata. I PRIMI PIATTI (€ 15-16) sono quattro, dei quali il buon Risotto Carnaroli, topinambur, nocciole di Cortemilia tostate e marinate; oppure le Linguine Pastificio Felicetti al pesto che, assicurano, viene sempre preparato al momento (regola banale ma imprescindibile, che altrove spesso non viene rispettata). I SECONDI PIATTI (€ 22) sono solo tre e tra essi la loro Bouillabaisse con gambero di Oneglia, scampo locale, pescato fresco e crostini di pane (una delle migliori del largo circondario); oppure l’elaborato di Galletto di montagna ripieno, il suo fondo al Marsala, crema di cipolle al miso (crema giapponese a base di soia gialla) e carciofo locale, cotto al barbecue. Come DESSERT (€ 7) troverete un assortimento di cinque voci, tra le quali la scelta dal non consueto carrello ricco di formaggi e, come dolci, in tempi in cui quelli al cacao scarseggiano un po’ ovunque, il generoso piatto Cioccolato in diverse consistenze, cremoso ai due cioccolati, torta al fondente, chips di cacao e zuppetta di cioccolato bianco e limone. 

Il MENU DEGUSTAZIONE “QUATTRO MANI” (€ 40), è una alternativa rassicurante e consiste in quattro portate scelte dalla cucina, ma con ragionevolezza, bevande e coperto esclusi, obbligatorio per tutto il tavolo (se siete in quattro potete sempre chiedere di dividere il tavolo… in due).

Veniamo alla CARTA VINI: 17 Champagne, 22 Spumanti, 50 bianchi anche di interessanti stranieri a prezzi calmi, altrettanti rossi e vini di dessert. Qualche vino liquoroso, es. il Banyuls che si abbina perfettamente al cioccolato fondente, è stato inserito nella carta liquori ed è ovviamente disponibile a bicchiere. Sono inoltre sei i vini serviti anche a calice (€ 6-8).

Il SERVIZIO fattivo, concreto, solerte e premuroso, si fa anche apprezzare per la sua franca sincerità.CONCLUDENDO: Se amate la concretezza della buona cucina, servita come si deve e in sala rifuggite da enfasi di maniera ed inutili “gne gne” di complimentazioni, questo potrebbe essere l’indirizzo dove accasarsi. Provate, i fedeli sono già numerosi…  

Annunciato che presto avremo il Tartufo Bianco americano del North Carolina

“North Carolina, potrebbe presto diventare la nuova Alba almeno a leggere il resoconto del più grande esperimento di produzione Usa del Tuber borchii Vittadini, il tartufo bianco che per molti esperti ha caratteristiche che lo avvicinano al Tuber magnatum pico, il nostro Tartufo d’Alba. (La Stampa, in un articolo firmato da James David Spellman, autore di un libro sull’argomento)”. Notizia tratta da Il Golosario di Paolo Massobrio.

Ecco dove trovare menu negli stellati della Costa Azzurra a meno di 79 euro

Nella foto: l’ Hotel Chateau Eza a Eze Village

Sono 33 i ristoranti stellati della nuova Guida Michelin 2024 in Costa Azzurra. Ma nella maggior parte di essi il conto svetta tra i 200 e i 400 euro per una cena. Tuttavia alcuni propongono dei menu dai 49 ai 79 euro. Ecco, elencati da levante a ponente, alcuni indirizzi che, A PRANZO, offrono MENU ai seguenti prezzi:

ROQUEBRUNE CAP MARTIN: “Ceto” a 78 euro.

EZE VILLAGE: “Chateau Eza” a mezzodì a 79 euro.

NIZZA: “Les Agitateurs” a 78 euro.

NIZZA: “Chez Racine”, menu vegetariano 70 euro anche a cena

VILLENEUVE LOUBET, “La Flibuste” a mezzodì 75 euro

LA COLLE SUR LOUP: “Alain Llorca” a mezzodì a 79 euro.

ANTIBES: “Le Figuier du Saint Esprit” a mezzodì a 49 e 55 euro.

Sui siti dei rispettivi ristoranti troverete tutte le informazioni utili.

Siete disposti a pagare di più per prenotare il più bel tavolo del ristorante?

Se lo chiede “Il Gambero Rosso” in un articolo interessante a firmai Andrea Cuomo. In un ristorante andaluso già succede. Però non è previsto lo sconto per il tavolo vicino … alla porta del gabinetto. Il dibattito sui media è aperto. https://www.gamberorosso.it/notizie/sovrapprezzo-tavoli-ristorante/?utm_term=81758+-+2107680111-Siete+disposti+a+pag&utm_campaign=NL+GIORNALIERA+ITA&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=8717+-+3833+%282024-04-08%29

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