Un’équipe di scienziati ha analizzato un modesto sacco di pane che secondo la leggenda fu inviato miracolosamente dal santo a un convento quasi 800 anni fa
Il sito Aleteia pubblica un articolo “L’inverno del 1224 fu duro in Italia, e secondo la tradizione San Francesco d’Assisi, all’epoca in Francia, avrebbe chiesto a un angelo di portare un sacco con del pane ai monaci del convento di Folloni, a Montella (Avellino). I religiosi, bloccati dalla neve, torturati dalla fame e minacciati dai lupi, ricevettero con grande sollievo questo sacco, che trovarono sulla porta. Da quella notte d’inverno, il sacco è stato conservato nel convento. Ancora oggi ne esistono dei frammenti, oggetto di una discreta venerazione. Il sito web phys.org informa che un’équipe di ricercatori internazionali guidata dal professore danese Kaare Lund Rasmussen, chimico specializzato in analisi archeochimiche, ha realizzato di recente degli studi scientifici su quei frammenti. I risultati, pubblicati sulla rivista Radiocarbon, potrebbero confermare la leggenda. Di fatto, la datazione con il metodo del Carbonio 14 ha rivelato che il tessuto del sacco era probabilmente del XIII secolo. Continua la lettura di L’esame al Carbonio 214 conferma la leggenda del Pane di San Francesco.→
Conoscevo un tizio che si vantava di pagare le tasse con un sorriso, però un giorno la finanza lo cercò e lo costrinse a pagarle con del danaro. E invece, al ristorante, perlomeno in Cina, si può davvero pagare con un sorriso. Infatti Lo shop online cinese Alibaba, ha lanciato SMILE TO PAY un nuovo metodo di pagamento che sfrutta il sorriso delle persone e, quindi, il riconoscimento facciale con telecamere 3D e algoritmo per il rilevamento della somiglianza, per addebitare la somma da pagare sulla carta o conto collegato al proprio account. Pare che il meccanismo non si faccia “imbrogliare” neppure da eventuali parrucche e che abbia la garanzia contro la manipolazione dei dati, di foto o filmati. Lo applicano anche in alcuni ristoranti di Hangzhou della catena ristoranti K Pro.
A Chiavari il primo ittiturismo a conduzione familiare
Il ristorante BESUGO INNAMOA Chiavari il primo ittiturismo a conduzione familiare
Il ristorante BESUGO INNAMORATO in centro, con 16 coperti, è un ITTITURISMO gestito in abitazione, in Via Tripoli 26, una appendice della Cooperativa “Pescatori di Chiavari 2013. Per maggiori dettagli il sito è: http://www.newsliguria.com/gusto/besugo-innamorato-ristorante-ittiturismo/49532/
500 euro di multa a chi infastidisce i turisti. E’ una recente ordinanza in vigore a Matera dove è vietato fermare i turisti, consigliare dove parcheggiare, offrire visite guidate o altre informazioni. Chissà se vi rientrano anche i “questuanti” con rose o con gadget al ristorante, che ci asfissiano quando vorremmo stare tranquilli?!
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