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Un incontro internazionale che promette buoni frutti al termine del 50° Festival dello Stoccafisso a Badalucco.

Nel 50º Festival dello Stoccafisso di Badalucco, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio Riviere di Liguria ha organizzato un incontro B2B tra alcuni rappresentanti di Enti e Imprese norvegesi e italiani (*), per promuovere le rispettive attività e incrementare gli scambi commerciali e relazionali.

Interessanti gli spunti emersi durante il colloquio, sia per la creazione di relazioni commerciali e lo sviluppo di nuove opportunità che per la presa di coscienza di alcune possibilità legate alle ricette enogastronomiche che possono coinvolgere diverse produzioni tipiche liguri, oltre all’olio extra vergine di oliva. Ad esempio, tutto il settore delle aromatiche e il settore vitivinicolo, con particolare riferimento al Moscatello di Taggia di cui Badalucco è territorio di produzione essendo inserito nell’areale della DOC Riviera Ligure di Ponente, sottozona Taggia.

“Oggi è stato raggiunto un grande risultato, avevamo allo stesso tavolo la presenza di Liguria International, il mondo dell’olio e della pesca. Credo che per il 2023 l’obiettivo sarà fare di Badalucco il centro di attrazione per l’intera provincia”, ha detto al termine Enrico Lupi.

La parte norvegese ha dichiarato, ra l’altro: “È stato davvero interessante e si sono poste le basi per trovare il modo di collegare prodotti, aziende e territori della Norvegia. Una possibilità da sviluppare. Questa è solo una prima tappa”.

(*) Hanno partecipato all’incontro Gunvar Lenhard Wie (Direttore Italia del Norwegian Seafood Council), Olaf Johan Pedersen (Country Manager Italia di Tørrfisk fra Lofoten AS), Alessandro Pittaluga (Liguria International), Ettore Biancheri della Pescheria Biancheri (ingrosso e importazione prodotti ittici), Franco Boeri (Olio Roi), Barbara Esposto (in rappresentanza del FLAG GAC Il Mare delle Alpi), Giancarlo Lavagetto (funzionario CCIAA Ufficio Promozione), Giorgio Vento (Fisascat Cisl).

Gli spaghetti, cuocerli … a fuoco spento. Alcune autorevoli reazioni sui giornali

credito foto : foodculture.tiscali.it

“Riprendiamo le riflessioni di Massimo Gramellini, che stamane nel suo “Caffè” commenta la provocazione del premio Nobel Parisi a cuocere “a freddo” la pasta per risparmiare sulle bollette.“Nel mondo di prima, quello del grande Piero Angela, erano i divulgatori a spiegare la realtà. semplificandola per renderla più comprensibile. Adesso la mediazione è saltata e persino i geni della fisica, sulla scia dei virologi, sentono il bisogno di affacciarsi al balcone mediatico per spezzare il pane della conoscenza. Contenti loro. Personalmente li preferivo chiusi nei laboratori ad analizzare provette e scrivere equazioni incomprensibili, lasciando il lavoro sporco a chi lo fa di mestiere. Nulla rende autorevoli come la distanza”. Così scrive Paolo Massobrio sul suo Golosario. Sul tema interviene anche Viviana Ponchia, che su QN stamane scrive: “Parisi deve unirsi alla brigata che non si rassegna per trovare espedienti che facciano sì risparmiare, ma non minaccino l’ultimo equilibrio su cui può contare l’Italia: basta che sia al dente. Rinunciamo al brasato, retaggio di un’epoca di sperperi spensierati: anche se a fiamma bassa deve cuocere tre ore e mezzo. Addio anche al ragù, al minestrone, alla polenta quella vera da cullare come un bambino dentro cucine trasformate in bagno turco (…) Soluzione estrema: sushi per chi può permetterselo. Altrimenti pane e mortadella, che fa subito austerity

E’ nato il Pasticcino al Moscatello di Taggia.

credito foto: ilnazionale.it

L’accordo di filiera tra la Rete di Imprese agricole Terre del Moscatello e il Laboratorio di pasticceria Dolciaria BB ha fatto sì che le sapienti mani dei maestri pasticceri hanno realizzato e proposto il nuovo pasticcino, un prodotto innovativo destinato ad essere distribuito nelle enoteche e in tutti i canali di vendita di Dolciaria BB.
Studiato per avere un’ottima tenuta nel tempo senza conservanti, il pasticcino al Moscatello di Taggia è realizzato con farina di nocciole, zucchero, margarina e, naturalmente, Moscatello di Taggia.

“È venuta fuori una cosa veramente particolare, estremamente buona – ha spiegato Roberto Fiumara, titolare di Dolciaria BB – molto aromatica. Si sente il mandarino. È un prodotto friabile, dalla consistenza gradevole. Nocciola e Moscatello si bilanciano e si compensano. Può essere apprezzato da solo e ovviamente accompagnato con il Moscatello di Taggia. È molto interessante dal punto di vista del gusto, buono per tutti, anche per i bambini, l’alcol se ne va durante la cottura”.

“È un nuovo accordo di filiera, nell’ambito della misura 16.4 del PSR, di cui siamo molto orgogliosi – ha dichiarato Sonia Parodi, dell’Azienda agrituristica Daparodi di Castellaro, facente parte della Rete di Imprese Terre del Moscatello -. È stato molto bravo Roberto Fiumara a riuscire a trovare gli equilibri giusti per realizzare un prodotto così interessante e oggettivamente molto gradevole. Ci auguriamo che anche il pasticcino, così com’è successo poche settimane fa con il raviolotto, abbia un ottimo riscontro. Altre iniziative come queste sono allo studio e speriamo di poterle presentare al più presto”.

La presentazione si è chiusa con una degustazione commentata da Augusto Manfredi, sommelier AIS, profondo conoscitore di vini liguri, che ha spiegato e descritto le particolarità del Moscatello di Taggia nelle sue tre varietà (Secco, Vendemmia tardiva, Passito) e ha accompagnato i presenti nella scoperta del nuovo pasticcino al Moscatello.

Dolciaria BB (Taggia, Regione Prati e Pescine 15, info@dolciariabb.it) è un’azienda artigianale tradizionale, nata negli anni 50 che si caratterizza per la continua ricerca di materie prime di grande qualità e per la qualità della produzione, grazie alla professionalità e all’esperienza dei collaboratori.

La nuova moda in Costa azzurra: il “SoccAperò” = Aperitivo con chips di farinata

Luc Salsedo, che una ventina di anni fa “bistrotteggiava” con buona cucina in Rue Maccarani a Nizza, è da qualche anno grande produttore di “Socca Chips” fatte di farina di ceci, alternativa alle chips di patatine. Adesso ha presentato l’ultima novità uscita dal suo cappello: è la “SoccApérò”. Una bottiglia che già contiene tutti gli ingredienti per realizzare le “galettes”, prima shekerando e subito versando in padella il necessario… Quando si dice “l’uovo di Colombo”… Non solo, sta lavorando per un prossimo dolce “SoccaSweet”. Sempre avanti !!!