Vini naturali, vini biologici, definizioni spesso non chiare al consumatore. ecco alcuni chiarimenti: il link è il seguente: http://www.agrodolce.it/2017/09/12/cos-e-davvero-il-vino-naturale-intervista-ad-antonio-marino-di-les-vignerons-a-roma/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Agrodolce&utm_content=magazine-e-attualita-1-13-09-2017
Tutti gli articoli di Luigino Filippi
Le ville sull’acqua compiono 50 anni.
%0 anni orsono i Bali Hai Boys aprirono hotel a Moorea e Raiatea. Ma su quest’ultima mancavano le spiagge di sabbia, e il successo sembra allontanarsi dal loro albergo.
Kelley cercò quindi una soluzione ed ebbe un’idea che avrebbe rivoluzionato il turismo di Tahiti e non solo per i decenni a venire: suggerì di costruire dei bungalow sull’acqua per dare agli ospiti l’accesso diretto alla laguna. Non solo: in questi bungalow, costruiti come le case tradizionali, con tanto di tetto ricoperto di foglie di pandanus, Kelley ebbe l’intuizione di inserire quel famoso ‘tocco in più’ che farà la differenza, il pavimento di vetro.. IL LINK PER L’ARTICOLO COMPLETO è IL SEGUENTE:
Emergente Sala: finalissima. Chi vincerà per il miglior servizio di sala?
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La recensione: ad Albenga ristorante Il Pernambucco
Viale Italia 35 – Tel. 0182 53458
C’è la varietà di arance Pernambuco e c’è anche il ristorante Il Pernambucco, scritto proprio così. Inizierò col dire che in pieno centro della cittadina questo locale ha un rassicurante parcheggio privato per una ventina di auto! Al suo bordo un praticello di circa 500 mq ha tavoli all’aperto per le serate estive dove, una volta alla settimana, effettuano simpatici self serali con musica, a prezzi molto calmierati.
Il locale è aperto da circa mezzo secolo ed ha clientela locale stabile che gli da piena continuità anche nei fuori stagione. Ma ha saputo adattarsi ai cambiamenti che richiede la ristorazione d’oggi. L’ambiente ha vago sottofondo di musica zen al pianoforte, pavimento bianco, faretti a soffitto, qualche mobile d’antan, ricchi tendaggi verso il ben curato prato esterno, tovagliato operato in Fiandra giallo, una orchidea a ogni tavolo, stoviglierie e cristallerie importanti, aria condizionata a forza giusta. In tavola pane affettato al momento, grissini artigianali, secchielli per i vini che devono essere serviti freddi. C’è la mano di un giovane, il figlio, il quale ha anche messo ai fornelli la sua metà, la quale sta mettendoci del suo per innovare rispetto alla classicissima cucina della storica patronne (assai difficile da eguagliare); ad esempio nelle cotture del pesce al forno è stata introdotto l’uso del vapore…
Mentre vi offriranno un bicchiere di Prosecco accompagnato da un amuse buche, ecco arrivare la carta. Vi compaiono sette antipasti, tra i quali l’insalata di gamberi con verdure di stagione (€ 25) oppure il tris di portate di assaggi del Pernambucco (€ 30), sette primi, tra i quali le linguine Santoleri di farro con vongole e tartufo nero (€ 20), oppure il risotto Carnaroli alle ortiche con gamberi (€ 25); dieci secondi, a partire dal condiglione di verdure Ingaune(€ 10) sino al sontuoso piatto unico di Padella di scampi e gamberi con spaghettoni alla “Rattenni” ( pasta al dente con o senza peperoncino (€ 45): un piatto cher vale il viaggio.
Nove dolci chiudono in bellezza, tra i quali il piccolo strudel di frutta di stagione (€ 12), oppure un dolce al cioccolato fondente con arance e fonduta di cioccolato.
Ho trovato anche un ricco Menu Degustazione ad un prezzo conveniente : 1) Aperitivo con amuse bouche crema di zucca con cozze – 2) insalata di gamberi e carciofi d’Albenga – 3) Polpo spadellato su crema di patate – 4) Besugo al forno con carciofi – 6) Ministrudel di mela con gelato alla crema. Il tutto per un totale di 38 euro
La carta vini contiene centinaia di etichette, di cui una cinquantina estere ed offre un buon assortimento di bollicine italiane e non. La particolarità però è costituita dai vini di loro produzione, in quanto hanno dei vigneti in quel di Ranzo e ne traggono vini di grande pregio, ma proposti a prezzi convenienti.
E’ una sosta per chi non desidera giochini e trallallà dei locali di tendenza attuale, che invece non mettono tovaglie, riducono le porzioni a disegni nel piatto etc… finendo per offrire più fumo che arrosto. No, qui l’ambiente è da ristorante classico e elegante, con portate generose, un servizio garbato, in scuro, in un ambiente che mette al riparo da clientela rumorosa e inopportuna.
Pagheremo il ristorante, senza toccare il portafogli, ma solo con un sorriso?
Conoscevo un tizio che si vantava di pagare le tasse con un sorriso, però un giorno la finanza lo cercò e lo costrinse a pagarle con del danaro. E invece, al ristorante, perlomeno in Cina, si può davvero pagare con un sorriso. Infatti Lo shop online cinese Alibaba, ha lanciato SMILE TO PAY un nuovo metodo di pagamento che sfrutta il sorriso delle persone e, quindi, il riconoscimento facciale con telecamere 3D e algoritmo per il rilevamento della somiglianza, per addebitare la somma da pagare sulla carta o conto collegato al proprio account. Pare che il meccanismo non si faccia “imbrogliare” neppure da eventuali parrucche e che abbia la garanzia contro la manipolazione dei dati, di foto o filmati. Lo applicano anche in alcuni ristoranti di Hangzhou della catena ristoranti K Pro.