Rassegna Stampa e Web, dritte transfrontaliere e Zibaldone vario per Bucche Sernue

CRITICI GASTRONOMICI: QUANDO MANGIARE DIVENTA FATICA

CRITICI GASTRONOMICI: quando mangiare diventa una fatica

Nella Rassegna Stampa di oggi segnalo un interessante articolo sul sito de il Gambero Rosso che si pone la domanda “Cosa succede quando uno dei critici gastronomici più amati di Francia confessa di essere stufo di MANGIARE ?” Succede che il mondo del food si ferma un attimo a riflettere. François-Régis Gaudry – volto di trasmissioni culto, in un’intervista ad un magazine SI toglie qualche sassolino dalla scarpa (pardon, dalla bocca) e racconta la suA CRISI DI GUSTO.

Tra pizze napoletane gommose da Instagram, zaatar inflazionato come il prezzemolo e chef tatuati che reinterpretano la nonna, Gaudry dice basta. O quasi. Perché quella che racconta non è una rinuncia, ma una disintossicazione: troppe mode, troppi cliché, troppo tutto. A forza di rincorrere il trend, ci siamo dimenticati il piacere vero, quello che ti fa brillare gli occhi davanti a una pasta semplice, fatta con amore e senza storytelling.

E poi c’è la fatica fisica e mentale: 5-8 ristoranti a settimana, un burnout alle spalle, e la consapevolezza che pure i buongustai hanno bisogno di yoga e silenzio. Mangiare per lavoro può diventare un’addiction, e non sempre delle più salutari.

Gaudry, però, non moralizza: osserva, riflette e, tra una battuta e una stoccata elegante, lancia un messaggio semplice e potente. Torniamo all’autenticità, basta effetti speciali nel piatto. Se la cucina è memoria, emozione e condivisione, allora che sia vera. E magari con un po’ di croccantezza in più.

L’articolo completo è sul sito de IL GAMBERO ROSSO

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