Rassegna Stampa e Web, dritte transfrontaliere e Zibaldone vario per Bucche Sernue

Ad Imperia Oneglia, il ristorante Dalla Padella alla Brace

Imperia Oneglia -DALLA PADELLA ALLA BRACE – Osteria chic

Via Ospedale 31 – Tel. 0183294159 – 338 906 1525

Chiuso: lunedì. Chiuso a pranzo nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì.

A dispetto del nome modesto, questa “Osteria” è un rifugio di charme incastonato tra i vicoli storici del centro. Illuminato a giorno la sera, sicuro e tranquillo, è uno degli indirizzi più accoglienti che possiate trovare, con parcheggi comodi a soli 200 metri.

AMBIENTE: Varcata la soglia, si apre un mondo di atmosfera calda e raffinata: sala principale elegante, una veranda interna accogliente, un dehors coperto affacciato su un piccolo giardino. In sottofondo, la sera del mio passaggio, le note vellutate di Ray Charles e altri giganti del soul. I dettagli non sono lasciati al caso: sedie anatomiche (ok, senza imbottiture o cuscini, ma sorprendentemente comode!), tavoli apparecchiati con runner e qualche tovaglia intera – se la preferite, ditelo in fase di prenotazione!

CUCINA: Sul loro sito promettono “tradizione ligure con un tocco giovane” e mantengono ogni parola. Qui ogni piatto racconta una storia di ingredienti selezionati: verdure del loro orto di frazione Oliveto, carni provenienti dall’azienda La Granda Trasformazione, pesce fresco di mercato, salumi di Sassello e formaggi da piccole realtà come la Toma Brigasca. Ah, e i dolci? Tutti fatti in casa, accompagnabili con ottimi vini da dessert. C’è attenzione per tutti: celiaci, vegetariani e vegani sono i benvenuti. La carta si apre con Cinque ANTIPASTI (€15-24), tra cui il Brandacujon con salsa tapenade e scorzette di limone candito, e una selezione di formaggi a latte crudo – capra, pecora Brigasca e mucca Cabannina – evocatrici di pascoli incontaminati. I PRIMI PIATTI (€14-20) sono cinque: tra questi spiccano il profumatissimo Ciupin e le Trofie al pesto e Prescinseua, emblemi della cucina ligure. Quattro i SECONDI (€20), tra cui un Baccalà al vapore su crema di ceci alla ligure, bietole selvatiche e olive Taggiasche disidratate, oppure una Battuta al coltello di Fassona con olio EVO, giardiniera artigianale e salsa verde. Infine, per chiudere in bellezza, Sei DOLCI (€7), con una chicca imperdibile: il Bunettu cioccolato e amaretti: un boccone e torni di nuovo bambino, quando il cioccolato era un lusso e gli amaretti un premio speciale. Pane e focacce fatti in casa con farine da agricoltura sostenibile e olio EVO di Taggiasca aprono ogni pasto: coperto a € 2,50, più che giustificato. MENU DEGUSTAZIONE? Due, non a sorpresa ma chiaramente descritti, a € 40 o € 48, obbligatori per tavolate oltre le sei persone.

SERVIZIO: Silvia e Andrea, mamma e figlio (lui sommelier), conducono il locale con garbo e professionalità, supportati da uno staff attento e mai invadente, anche quando, come al solito, il locale si riempie.

CARTA DEI VINI: Per appassionati veri, con prezzi amici e tanti vini disponibili a  calice. Provate il biologico Mousseux San Eize Beaufort André 2021: un calice a soli € 6 che lascia il segno.

CONCLUDENDO: Questo locale, storico e contemporaneo insieme, è uno scrigno di sapori autentici. Atmosfera, comfort, cibi di qualità e due menu degustazione a prezzi da favola. Imperia ha il suo angolo di Liguria autentica, senza troppo clamore, senza tirarsela, ma bravi davvero!

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