La recensione: a Montecarlo il ristorante LE TRAIN BLEU

MONTECARLO – LE TRAIN BLEU – Casinò – Tel. (+377) 98 06 24 24

Sito web: www.montecarlosbm.com/fr/restaurant-monaco/le-train-bleu

Aperto solo a cena fino a chiusura casinò.

Ha appena ricevuto il premio “Miglior ristorante da casinò” da parte della Associazione Europea dei Casinò per l’eccellenza gastronomica di Richard Rubbini. Nello stupefacente edificio storico, tutti gli ambienti solennemente dorati, sono curati, rispettati e tirati a lucido. Il nome del ristorante nasce dal fatto che ai primi del ‘900, era la ferrovia che menava a Monaco il Gotha francese, con il mitico TRAIN BLEU. Ebbene, questo locale è l’autentica perfetta riproduzione di quell’antico vagone-ristorante, con dipinti, colori, finiture in boiserie, velluti e tappeti rossi nonché altre sontuoserie particolari che, vivaddio, non sono state “rimaneggiate” e non ne è stata compromessa l’eleganza d’antan d’insieme.

Nel restaurant, aperto solo a cena e fino alla chiusura delle sale da gioco allo sbirciare del giorno dopo, i giocatori frettolosi fanno spuntini accurati e brevi, mentre i non giocatori vi si rilassano beatamente godendo dell’insolito insieme. Qui dichiarano che il Train Bleu, come da consolidata storica tradizione di tutti i casinò importanti (succedeva anche in quello di Sanremo sino agli anni 90, ai tempi degli storici maitres Rattoni e Allavena e prima dell’avventare dei catering), “ è pronto ad esaudire tutti i desideri culinari dei clienti; ovvero il menu serve solo come indicazione, ma si può fare ogni genere di richiesta immaginabile dal momento che la “maison” ha tutti i prodotti necessari, ricette, salse, condimenti e capacità: tutto è possibile”. Il bravo e rodato chef, che ha dimostrato di non flettere in qualità neppure con i galà da 1000 coperti allo Sporting montecarlino, partendo da una cucina francese e provenzale fa anche “fusion” ma italianeggia anche molto; al mio passaggio, ho trovato piatti italiani ben conosciuti; guardate un po’ che CARTA (in quattro lingue) elenca portate che verranno servite sempre in quantità generose:

GLI ANTIPASTI sono cinque (€ 26-38), tra i quali i Gamberoni al naturale, avocado, mango, melograno, gel di agrumi, germogli misti. Oppure c’è il classico Salmone affumicato al legno di quercia, mele Granny, nocciole e sedano, salsa remoulade, blinis. Seguono le sei proposte di PASTA E RISOTTI (€ 25-40), tra i quali il Risotto alla zucca e mandorle, porcini arrostiti, pecorino. Seguono quattro proposte di LANGOUSTINES (€ 60 per 3 pezzi oppure 80 per 4 pezzi), crude, al vapore, alla griglia e in tempura, con accompagnamento di verdure adeguate. Segue IL PESCATO DEL GIORNO (€ 62) cucinato secondo i vostri gusti, servito con finocchio fondente all’anice stellato. Seguono tre SECONDI DI CARNE (€ 45-48) tra i quali il Filetto di vitello cotto in padella, polenta cremosa, fondente di zucca, spugnole, salsa dolce forte; oppure il Carré d’agnello cotto in crosta di spezie, farro di Provenza, carote multicolori al miele e cumino. C’è poi il foglio “SUGGESTIONS” con sette proposte che, a dire il vero, la sera del 1° gennaio, m’è parso un bis della precedente serata del San Silvestro: il Caviale Imperiale glassa all’astice Crème Dubarry; gli Scampi reali con funghi e radici, ravioli di terra, zucca candita; lo Zampone e le lenticchie… Infine i sette DOLCI (€ 12-22), tra i quali il semifreddo al torroncino, le prugne all’Armagnac, cremoso al mascarpone ed altre normalità.

La LISTA VINI non è esagerata, anzi è smilza: una decina di Champagne, una cinquantina di etichette di “fermi” a partire dai 30 ai 2700 euro ed anche 5 vini a bicchiere a partire da 10 euro. Affidatevi al bravo Sommelier ANTONIO MACRI che conosce il mondo del vino, ha intùito e garbo e vi consiglierà per il meglio senza sussiego alcuno.

Il SERVIZIO, con i maitres GIOVANNI RUGOLO E NATASCIA GIANCATERINO, ha classe e professionalità; è accogliente, pronto, sorridente anche nei momenti di gran daffare, capace, disponibile: vi farà sentire coccolati come dei principini a palazzo.

CONCLUDENDO: in un ambiente come quello Montecarlino, dove sono più numerosi i ristoranti costosi che quelli a prezzi moderati e addirittura rarissimi quelli economici, metter piede in un ambiente così esclusivo a prezzi ancora “umani” è un fatto inatteso (per due piatti e dessert possono anche bastare 61 euro, più bevande). “Mettetevi” eleganti (sarà già piacevole preludio il momento del vestirsi) e accomodatevi qui come ai bei tempi d’oro degli ambienti TOP francesi, quasi tutti ormai perduti perché fowardati verso moderni trend “alla turca”. Poiché il ristorante è all’interno del casinò, occorre farsi identificare all’entrata; ma, se avrete prenotato (parlano anche italiano), l’ingresso verrà offerto, almeno, così è stato la sera del mio passaggio, il 1° gennaio, come cliente passante del tutto sconosciuto.