I giovani e il lavoro nei ristoranti. In un locale 36 cuochi diversi in 8 mesi.

1234567Il Rapporto Fipe 2017 indica che nei ristoranti tanti aspiranti cuochi iniziano, ma smettono subito. C’è oltre un milione di unità di lavoro ma nei primi nove mesi del 2017 sono nate 10.835 aziende horeco, e 19.235 hanno chiuso. Risultato: 8.400 aziende in meno.  Lo riporta Italia a Tavola secondo la quale un’altra indagine Fipe indica che nel 2016 le aziende faticano a trovare 4mila tra cuochi, camerieri e baristi a causa del fatto che si lavora anche la sera, nel corso dei week end o dei giorni di festa. 

La TV affascina e crea falsi miti, spesso miraggi. L’universo Horeca, grazie all’impegno (e al sacrificio) di molti cuochi che hanno conquistato il successo e al tam-tam di numerosi e differenti programmi televisivi, sta attraversando un’età dell’oro inimmaginabile solo una manciata di anni fa. Una tendenza sempre al rialzo alimentata dai social in tempo reale. L’ospitalità in senso lato è un seducente fenomeno globale, alla portata di tutti. Benissimo! Ma bisogna mantenere il senso di realtà e stare con i piedi ben piantati per terra. – L’articolo comprende anche interviste a qualificati addetti del settore, tra gli altri:  Rocco Pozzulo, presidente Fic,  Sandro Caputo del ristorante Nerino 10 di Milano che da otto mesi cerca un addetto senza trovarlo , Beniamino Bilali, chef executive e coordinatore delle pizzerie Pummà (Milano, Bologna, Milano Marittima, Ibiza,  Renato Andrenelli, presidente dell’Associazione pizzaioli marchigiani.

Il sito per l’articolo completo è il seguente:  settimanale@italiaatavola.net