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La recensione: a Riva Ligure il Ristorante LA SCOGLIERA

Riva Ligure -LA SCOGLIERA – Piazza Ughetto 1 – Tel. 0184 48 68 98

Il locale sorge sull’arenile con tramonti da cartolina, brezze piacevolmente ricche di salino dai frangiflutti o slash di mare calmo con relative romanticherie. Finita la stagione all’aperto, resta quella dei tavoli, sempre fronte mare, ma adeguatamente protetti, siti all’interno della struttura importante coperta da una sequela di sostegni che parrebbero mangrovie. Più ancora una sala con adeguata vetrata mobile a protezione contro i freddi invernali, ovviamente climatizzata. Il tutto illuminato anche da non stucchevoli collane luminose di lucette bianche e moderni abat jour ad ogni tavolo che d’acchito “creano” subito atmosfera.

Questo indirizzo sta evolvendo al meglio. L’AMBIENTE, lontani ormai i tempi delle pizze, quest’anno vede presente un ritorno alle mise en place classiche, belle stoviglierie e cristallerie, tovaglie e tovaglioli in stoffa: un cammino inverso rispetto ai coloro che, con l’alibi del tavolo leggero e tanti bla bla modaioleggianti, hanno avuto l’improntitudine di risparmiare denudando i tavoli dal tovagliato (non certo migliorando l’igiene) ed anche perdendo quella clientela … che mette tovaglia anche a casa propria. Le sedute sono comode e con braccioli, i tavoli ampi e ben distanziati, la musica di sottofondo regolabile anche parzialmente tra un settore e l’altro.

La LISTA CIBI, una per ogni commensale è stampata su cartoncino lucido. Otto ANTIPASTI (€ 13-22), tra i quali il Polpo con patate fagiolini e olive; oppure il Cappon Magro nella loro versione personalizzata. Quattro PRIMI PIATTI (€ 13-22), tra i quali i Paccheri ai frutti di mare o i magnificenti Tagliolini al granchio (per i quali vi dotano anche di un simpatico bavaglino usa e getta). Cinque SECONDI PIATTI (€ 20-30), tra i quali la Grigliata mista di pesce o il Gran Fritto, accompagnati da eventuali CONTORNI (€ 5-6). Una cinquina i DESSERT, indicati a voce: non ne manca mai uno con cioccolato che mette d’accordo i più e, in questo fine estate sono ancora reperibili le loro tradizionali Pesche tardive all’amaretto. La carta termina con il MENU BAMBINI (€ 12), specificante “fino a 10 anni”, ovvero Pasta al Pomodoro e Milanese con patatine. Ultima voce in carta il Coperto di 2 euro.

Non ho trovato MENU DEGUSTAZIONE: la casa lascia ampio spazio e libertà di scelta e, tra l’altro, non si fossilizza sulla lista. Dopo averla consultata potete chiedere se sono disponibili anche dei PIATTI DEL GIORNO: ci sono quasi sempre, a seconda degli arrivi sul mercato del mattino; ad esempio in stagione trovate piatti a base di funghi e non mancano quasi mai crostacei, anche locali. Se siete fortunati può capitarvi che siano pescati proprio nelle vicine Secche di Santo Stefano (LAT. LONG. Datum/sistema riferimento:  43°49’162′ N 07°54’775’ E WGS84).  

La CARTA VINI, con la sua cinquantina di etichette, non ha pretese esaustive, ma offre quanto basta ed ha prezzi normali. I vini stranieri e gli Spumanti Classici hanno purtroppo subìto ultimamente, come ovunque, un diffuso rincaro, ma ci sono alternative e qui sanno ben consigliare.

Il SERVIZIO è attento, concreto e pare non soffrire di carenze di personale capace: nessuno qui “dorme” e fa anche piacere una certa verve, misurata e piacevole, anche da parte degli ultimi assunti.

CONCLUDENDO: E’ un locale dove la qualità è di una normalità rassicurante, stanti l’elasticità delle proposte a seconda del mercato del mattino, la ricerca di materia prima adeguata a questo livello. Importante è la professionalità di FRANCESCO e PIERGIORGIO,  cuochi seri e scevri da sciocchi ghiririgori e trallallà modaioli, i quali sono disponibili anche a personalizzarvi un piatto. La generosità nelle quantità e i prezzi giusti completano l’invitante insieme ed anche l’ampio PARCHEGGIO sul piazzale antistante ha a sua importanza. Un difetto? Sono spesso completi e quindi è meglio prenotare per tempo.

La recensione. Ad Arma di Taggia il ristorante La Conchiglia

Arma di Taggia – LA CONCHIGLIA – Via Lungomare 33 – Tel. 0184 43169

Il locale sulla passeggiata a mare della cittadina, con patio esterno piacevole nelle belle giornate, ha un interno che è una bomboniera curatissima. L’ AMBIENTE è elegante, la musica di sottofondo è molto discreta e di qualità, le mise en place contano su una rosa “da concorso” ad ogni tavolo, pregiate stoviglierie e posaterie e tovagliati (persino il tavolo di servizio è coperto da una tovaglia bianca all’ uncinetto, non mancano argenti e collezioni a tema …, ma non c’è alcun segno di vecchiume: tutto è luce, nitore, freschezza e cura certosina del particolare.  

La CARTA CIBI cambia stagionalmente, ma poco da un anno all’altro: la “stella polare” è la cucina classica, rispettosa della materia prima, attenta alle evoluzioni del gusto in tempi di mediterraneizzazione della cucina, ma non irriverente ai classici, presentata con eleganza e servita in quantità decorose, meglio: generose. ANTIPASTI: sono sei, tra i quali cito il Mantecato di patate e baccalà a Brandacujun tra i migliori del ponente ligure (€ 18); oppure il Fegato d’oca al torcione, confettura di cipolle di Tropea e melone in petali (€ 35) consigliabile con un bicchiere di Sauternes. PRIMI PIATTI: sono quattro, tra i quali gli spaghetti dei pastai di Gragnano conditi con bottarga di tonno e zafferano (€ 28); oppure i Tagliolini al tuorlo d’uovo conditi con il ragout di pesce di scoglio pomodoro e leggero peperoncino (€ 24). I SECONDI di PESCE FRESCO DI CATTURA: sono cinque, tra i quali la leggera Zuppa di pesce senza spine, pane tostato e aglio di Vessalico (€ 35); oppure i Gamberi di Sanremo appena scottati su passatina di Fagioli di Conio. I SECONDI di CARNE: sono quattro, tra i quali la preparazione, in diretta sul tavolo di servizio a fianco del vostro tavolo, del Tartare di manzo battuto a coltello, preparato personalizzandovelo e servito secondo la tradizione: uno spettacolino di professionalità rara, cinque minuti da non perdere. DESSERT: sono otto, tra i quali  la “loro” Idea di Torta al cioccolato con (o senza) coulis di fragole, ma anche la “leggiadra” tartare di frutta in speciale speziato, che i più “depravati” buongustai  potranno arricchire abbinandola … ad un bicchierino di Liqueur Bénedectine, sissignore!

In alternativa alla scelta alla carta, esiste anche un MENU di ben sette portate (€ 85) composto da: 1) Crudo di pesce battuto a coltello mostarda di frutta e salsa al balsamico; 2) Calamaretto scottato alla piastra, zucchine trombette tagliate sottili, salsa al frutto della passione; 3) Totanetti di lampara in zemino con funghi porcini (in stagione); 4) Risotto della Anna col radicchio rosso e le seppie; 5) Il pescato del giorno sfilettato e spinato passato in tegame salsa mugnaia olive Taggiasche; 6) Guazzetto di fragole e anguria, crumble di mandorle e gelato fior di latte; 7) Caffè con dolcetti.     

La CARTA VINI, ricca ed esemplare, è stampata e graffata, quindi non soggetta ai clic di aggiornamenti repentini; ciò consente da sempre ai “seguaci di Bacco” di scovare qualche bottiglia importante a prezzo “dimenticato”, oppure semplicemente di trovare delle novità alternative. Ad esempio, da qualche tempo sul mercato i prezzi degli Champagne si son fatti dissuasivi, idem quelli degli Spumanti Classici metodo tradizionale italiani più popolari. Sta però emergendo qualche alternativa alle “bollicine” costose: ad esempio qui non sfigura un Saumur Brut Vintage (vino Spumante Méthode Traditionelle) BOUVET SAPHIR 2021, che è in carta a ragionevoli … 38 euro.

Patron GIACOMO RUFFONI imparò l’arte dell’ alta hotellerie fin dalla sua adolescenza nella seconda metà del secolo scorso, al mitico Suvretta di Saint Moritz e ne ha applica ancora le regole, immutabili per i locali di classe, in questo locale. Per cui stiate certi che qui godrete di una ACCOGLIENZA ed un SERVIZIO ormai quasi introvabili: rispondono al telefono entro il terzo squillo, vi offrono un guardaroba chiuso a chiave, hanno un salottino di attesa all’ingresso, i tavoli sono ben distanziati e la capienza è per un max di una trentina di persone, le portate vengono coperte da cloche sino al tavolo. La professionalità del servizio, oltre che di patron Giacomo è ormai passata anche al degno figlio ALBERTO e il cameriere è ormai “storico”. Unico rammarico: a fine serata non vedrete più uscire in sala patronne ANNA, da sempre regina di questi fornelli che, dal dicembre 2023, ci ha lasciati per raggiungere l’ Empireo dei Grandi Chef, non senza aver prima pervicacemente fissato questi “binari” perfetti in cucina, sui quali tutto continua, come sempre, “Comme d’habitude”, motteggia sorridendo Giacomo, che assicura rifugio a clienti (non caciaroni, per carità) molti dei quali sono gourmet gourmands per una sosta di felicità assicurata da un buon pasto.

La recensione: a Imperia Porto Maurizio il Ristorante LA RUOTA

Imperia  Porto Maurizio – LA RUOTA – Spianata Luigi Varese 25 – Tel. 0183 61206 – www.laruotaimperia.com

AMBIENTE: L’impronta è di quelle che fa esclamare subito: “Ci fermiamo qui”. Sia all’interno con pavimento a scacchi, quadri marinareschi, boiserie rusticheggianti, sedute comode, sia sul  silenzioso patio esterno, i tavoli sono apparecchiati con molta cura, anche se, all’aperto, le tovaglie hanno ceduto il posto a tavoli “ignudi nature” e talvolta a pratici “runner” passanti.  Pratica comoda per i ristoratori, ma potete sempre rimediare stendendo il vostro tovagliolo in stoffa.

La CARTA CIBI evidenzia una cucina corretta di buona esecuzione, sana, buona, trasparente, senza trallallà o fantasioserie né cedimenti di qualità nel susseguirsi dei piatti. ANTIPASTI (€ 15-19), tra i quali sei ostriche Fines Claires n.3 oppure il conveniente   Antipasti Misti della casa (serviti però a tutti i commensali). PRIMI PIATTI (€ 15-29) tra i quali le Trenette di Gragnano IGP ai Gamberoni di Oneglia, oppure il Risotto alla marinara. SECONDI PIATTI (€  6-29) tra i quali il Pescato del giorno alla griglia, o bollito , o alla Ligure con patate e Taggiasche, oppure il Fritto misto del golfo che però è normalmente preparato soltanto su prenotazione. DESSERT (€ 5-7) tra i quali il “Come una colazione a Genova” di mousse al caffè, chantilly e croccante di focaccia, oppure la Granita alla siciiana anguria e cioccolato fondente, oppure una porzione di ottimo Pecorino Sardo.

MENU DEGUSTAZIONE (€ 55): quattro portate scelte dallo chef in base al pescato del giorno, servito esclusivamente per tutti i commensali dello stesso tavolo. E’ costituito da: 1) Cinque antipasti di mare dei quali tre freddi e due caldi – 2) Primo piatto del giorno – 3) Pesce del golfo alla Ligure – 4) Dessert;  escludendo il primo piatto si spendono 7 euro in meno. Ogni tanto compaiono anche le imperdibili Proposte del Giorno.

CARTA VINI: l’assortimento vini è sorprendente: nei bianchi ecco 11 Champagne, 21 Spumanti, 7 Vini bio, 21 vini liguri, una sequela di altri regionali e stranieri, 10 mezze bottiglie, 9 vini a calice… Seguono degnamente i rossi e i vini da fine pasto.

Il SERVIZIO, curatissimo e concreto, evita di frullarvi con le solite noioserie dei ristoranti “fine dining” ed è attento e preciso ed il pasto scorre al giusto ritmo.

CONCLUDENDO: in un mondo di annuari a domanda ed a pagamento, immeritatamente chiamati “guide”, infuencer prezzolati, esperti improvvisati da tastiera, che esaltano locali di cucina quasi sperimentale dalle quantità da fame con intrugli innovativi spesso s-centrati rispetto al buon gusto, trovare un locale come questo, allarga il cuore,  senza peraltro richiedere altrettanto al Vostro portafogli: un ulteriore punto a favore. Bravi!

2-3-4 Novembre 2024: arriva GOLOSARIA, nonche l’ uscita in libreria de “IL GOLOSARIO RISTORANTI” guida nazionale con migliaia di indirizzi

È pronta la biglietteria on line per partecipare a Golosaria, la kermesse dedicata al gusto che sbarca alla Fiera di Rho (padiglione 5) dal 2 al 4 novembre. E da oggi inizia la corsa per essere presenti alla 19^ edizione, la più bella di sempre, che si svilupperà in 4 aree (Food, Wine, Mixo e Cucine di Strada). Sul sito www.golosaria.it crescono ogni giorno gli espositori che vogliono partecipare alla manifestazione più cult dove debuttano tante novità, accanto a nomi storici del mondo del vino e del cibo di qualità. Anche il programma, in continuo aggiornamento, riserva tante sorprese, fra cui il debutto della 10^ edizione de Il Golosario Rristoranti  (la guida nazionale più completa grazie a migliaia di indirizzi in tutta Italia dei quali ben 120 nel solo Ponente Ligure) e della 26^ edizione de Il Golosario, la guida alle cose buone d’Italia (negozi, produttori, etc…).

La recensione: a Badalucco la Locanda Le Macine del Confluente

Badalucco – Locanda MACINE DEL CONFLUENTE

Località Oxentina – Tel. 0184407018 – www.macine.eu

IL SITO: una volta accomodati facilmente in uno dei loro due parcheggioni, quattro passi di passeggiatina molto agreste vi immettono a questo sito un po’ … fatato. Nella radura pianeggiante sono stati restaurati sapientemente tre palazzine in pietra ad uso locanda e ristorante, ai quali da qualche tempo si è aggiunta anche la Bubble Suite Antares , struttura pneumatica trasparente la quale, grazie alla totale immersione con l’ambiente esterno contornato da opportuna vegetazione, permette di vivere una notte magica osservando le stelle. E’ composta da ingresso, soggiorno, camera da letto e bagno ed è molto prenotata, anche in inverno. Per il resto la locanda offre una sala importante con maestosi travi in legno rustico/eleganti, due perfetti caminetti d’angolo sempre accesi e, nella bella stagione, due gazebi a lato piscina  attorniati da prato e cespugli fioriti nei quali si gode la frescura serale. Le sistemazioni dei tavoli sono con runner (tovaglie passanti) a 90° che consentono alle coppie di commensali di accomodarsi di lato anziché uno di fronte all’altro: bravi. 

CUCINA: a distanza di circa due anni dall’ultima mia recensione, ho trovato poche nuove proposte ma, in generale, nei piatti ci sono stati di miglioramenti: l’esperienza è preziosa, soprattutto quando il cuoco è appassionato del proprio lavoro, come lo è il bravo Giancarlo Borgo. Sette ANTIPASTI (€ 15-18), tra i quali l’Insalata tiepida di coniglio, pomodori secchi, olive taggiasche, paglia di porri,cestino di pasta fillo; salvo non si opti per la scelta più generalista della Degustazione degli antipasti del giorno della locanda.Cinque PRIMI PIATTI (€ 14-16), tra i quali i Tagliolini ai cereali mantecati al verde, punte croccanti di asparagi e pomodoro secco; oppure  i morbidi Gnocchi di patate di Badalucco al ragù bianco di agnello e menta. Sei i SECONDI PIATTI (€ 22-30), tra i quali cito la Cima di Mare, calamaretto farcito su crema di pistilli di Zafferano di Triora; oppure il Petto d’anatra confit, scorza di agrume candito, miele e polvere di liquirizia. Sette i DESSERT (€ 8 ) tra i quali il Crumble di mele caldo e suo gelato maison alla vaniglia ma, come dessert merita anche, a 18 euro, la Degustazione di sei FORMAGGI di capra, pecora e mucca, assai particolari accompagnati a miele e marmellata e serviti con generosità. Esiste anche un conveniente MENU DEGUSTAZIONE (€ 40) che consente di provare tre dei migliori piatti nonché un dessert, quest’ultimo scelto alla carta.

La LISTA VINI, con circa 150 ragguardevoli etichette, ha assortimento eterogeneo per tutti i gusti e preferenze ed ha ricarichi che conservano il lume della ragione; molte bottiglie sono prezzate dai 12 ai 40 euro, ma i più esigenti possono svettare sino ad un vino da 180 euro (peraltro meno che altrove).  Disponibili anche vini di buon nome serviti a calice a 7 euro.

CONCLUDENDO: E’ uno dei rari locali elegantini di valle in questa provincia, dovei TIZIANA e GIGI, patrons inossidabili, non si pavoneggiano ma curano con discrezione un servizio garbato accurato ed attento e dove la cucina non indugia in trallallà modaioli frullandovi globalfusion con assoli ad capocchiam tanto per contrabbandare quantità da fame… No, qui tutto è come dev’essere e val la pena di fare ogni tanto un rassicurante “tagliando” di buona vita godendo di una qualità d’insieme che, tra l’altro, non viene poi duramente … messa i conto a fine serata.