Caterina Lanteri Cravet, Giacomo Ruffoni e Romolo Giordano insieme per un cooking show unico, con le leggende della Cucina Ligure
Domenica alle ore 16.15, Aromatica 2025 ospiterà un evento eccezionale: tre icone della ristorazione del Ponente Ligure si riuniranno sul palco di Piazza Martiri della Libertà per un cooking show dedicato alle “Vere acciughe ripiene alla ligure”.
Protagonisti saranno i “tre tenori” Caterina Lanteri Cravet, Giacomo Ruffoni e Romolo Giordano, la prima guida storica del Ristorante San Giorgio a Cervo (2 volte stella Michelin), erede di una tradizione familiare che dal 1961 incarna l’eccellenza della cucina ligure; il secondo fondatore de La Conchiglia ad Arma di Taggia, stella Michelin per oltre 20 anni, maestro di accoglienza e cucina raffinata; il terzo rappresentante iconico della ristorazione bordigotta, tra stelle Michelin e locali cult come Via Romana e Amarea Romolo Mare, amati da una clientela internazionale.
Un evento imperdibile che riunirà un trio leggendario, con tre pilastri della gastronomia ligure che sveleranno segreti e tecniche di una ricetta simbolo del territorio. Ognuno di loro rappresenta un capitolo fondamentale della ristorazione italiana, tra tradizione familiare, riconoscimenti internazionali e una visione senza tempo della cucina di qualità. Sarà anche un omaggio alla Liguria: le acciughe ripiene, piatto identitario della regione, saranno interpretate con il tocco unico di tre maestri che hanno fatto la storia.
Un’occasione irripetibile per vivere l’anima autentica della Liguria attraverso le mani e le storie di chi l’ha resa celebre nel mondo.
CATERINA LANTERI CRAVET
Caterina Lanteri Cravet è alla guida del Ristorante San Giorgio, storica realtà gastronomica di Cervo Ligure, fondata nel 1961 dalla sua famiglia. È cresciuta in un ambiente profondamente legato all’ospitalità: i nonni gestivano un albergo con ristorante, e le donne di famiglia — nonna, mamma e zia — erano cuoche talentuose.
Nel 1975, insieme al marito cuoco, ha raccolto l’eredità dei genitori e ha portato avanti con passione e rigore il ristorante, affrontando sfide personali e professionali con determinazione. Dopo la prematura scomparsa del marito nel 1998, ha proseguito con il figlio Alessandro, mantenendo alti standard di qualità e accoglienza.
Il San Giorgio ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui due volte la stella Michelin, ed è stato segnalato in articoli e guide di tutto il mondo. Un’espansione significativa è avvenuta nel 2006 con l’apertura del Sangiorgino, enoteca, osteria e punto vendita di olio, che ha arricchito l’offerta e dato nuovo slancio all’attività.
Oggi Caterina è considerata una figura di riferimento per la cucina ligure, stimata per la sua dedizione, autenticità e capacità di evolversi senza perdere le radici. Con oltre 60 anni di attività, continua a ispirare nuove generazioni e a promuovere l’eccellenza culinaria del suo territorio.
GIACOMO RUFFONI
Classe 1945, ristoratore per vocazione, Giacomo Ruffoni inizia il suo percorso nel mondo della ristorazione giovanissimo, nel 1960, tra le cucine e le sale degli alberghi più prestigiosi d’Europa.
San Moritz, Arosa, Canton Grigioni: qui Giacomo muove i primi passi, da garzone a commis, con un’instancabile voglia di imparare. La cucina lo affascina, tanto che nel tempo libero affina le sue conoscenze nella pasticceria Anselmann, tra i templi svizzeri del dolce.
Un cambio di rotta, dettato dalla salute, lo porta in sala, a contatto con una clientela internazionale ed esigente. Il suo cammino lo vede brillare all’Hotel Royal di Sanremo, al mitico Villa Serbelloni di Bellagio, fino all’Hotel de Paris di Montecarlo. Un’esperienza in Olanda, poi il ritorno in Italia, dove incontra Anna, commis di pasticceria e compagna di vita.
Dopo una breve parentesi in Germania, a 22 anni si sposa e decide di fermarsi in Italia, ricoprendo il ruolo di Maître in strutture di prestigio. Ma è nel 1981 che, insieme ad Anna, compie la scelta coraggiosa: rilevare La Conchiglia, allora una semplice pizzeria-ristorante.
Da subito, la svolta: chiudono la pizzeria per dedicarsi a una cucina ricercata, fatta di passione e rigore. Nel 1990, la ristrutturazione del locale dà vita al ristorante che avevano sempre sognato. L’impegno viene premiato: arriva la Stella Michelin, che manterranno con orgoglio per oltre vent’anni.
Anna, cuore e anima della pasticceria, oggi non c’è più, ma la sua scuola vive nei ragazzi di cucina che ha formato. Giacomo prosegue con Alberto, suo figlio, portando avanti con la stessa dedizione una storia fatta di eccellenza, famiglia e amore per la buona tavola.
ROMOLO GIORDANO
Romolo Giordano, “spumeggiante” settantaquattrenne bordigotto, nel 1984 si lancia nella ristorazione per passione e senza esperienze precedenti rilevando la gestione del glorioso “Giappun” a Vallecrosia. Dopo pochi mesi è già un grande successo così come lo saranno i sei anni al “Mistral” di Bordighera, un localino che iniziò a cambiare la ristorazione nell’estremo ponente.
Del 1993 è l’apertura de “La Via Romana”, locale che pochi anni dopo si fregerà della stella Michelin per tenerla sino alla chiusura, nel 2009. Sono anni di grandi soddisfazioni per un locale in stile liberty elegantissimo che per qualche tempo rimane nella top 50 italiana.
Negli ultimi sedici anni una formula più semplice ma ancora più apprezzata dalla clientela, con trasferimento sulla passeggiata a mare di Bordighera, con “Amarea Romolo Mare”, frequentatissimo da locali, residenti di seconde case, francesi e decine di altre nazionalità (lo scorso anno 63, secondo i dati delle carte di credito).
Grande appassionato di ricerca in campo gastronomico-culturale, continua l’attività al ristorante con la sua equipe di giovani talenti.