Ultrasuoni per l’estrazione dell’EVO: fatto in quattro frantoi pugliesi.
Gli ultrasuoni ad alte potenze e bassa frequenza innalzerebbero le rese di estrazione, preservando i composti bioattivi, non alterando la composizione acidica e migliorando le caratteristiche organolettiche. Possibile recuperare mezzo chilo d’olio ogni cento chili di olive.. Una dettagliata esposizione è sul seguente link: http://www.teatronaturale.it/strettamente-tecnico/l-arca-olearia/25683-ultrasuoni-per-l-estrazione-dell-extra-vergine-di-oliva-esame-superato-in-quattro-frantoi-pugliesi.htm
“EVA”, il mini frantoio domestico per produrre olio d’oliva extravergine..
Ricevo e “giro ” Il mini “frantoio domestico” spreme a freddo con un processo rivoluzionario. Non solo per avere l’olio d’oliva extravergine direttamente a casa, ma offrire la possibilità di averlo ogni giorno, in ogni momento dell’anno e anche al termine della stagionalità delle olive. Grazie alle Polpe Fresco by Revoilution, le Polpe altro non sono che olive raccolte […]
Frangere le olive con gli ultrasuoni: l’università di Bari dice che si può.
La sperimentazione si sta conducendo all’ Università di Bari. Le onde sonore con frequenze da 20 kHz non percepibili all’orecchio umano. Inducono controllati effetti meccanici, con trascurabili effetti termici, il dispendio energetico è inferiore alla classica gramolazione”. Cosi scrive il sito http://www.cronachedigusto.it/archiviodal-05042011/325-scenari/23947-2018-01-11-10-28-39.html , al quale vi rimando per altri dettagli. “Il trattamento a ultrasuoni della pasta di olive […]
OLIO. L’etichetta Virgo certificherà la tracciabilità della bottiglia.
Pare che il marchio “Virgo” assicuri la tracciabilità espressa da un codice numerico univoco che consente di navigare online su www.olitaliano.it, per conoscere origine, caratteristiche, territori, produttori. Non so con esattezza in cosa consista il tutto, ma da vent’anni si sa, lo dico e lo scrivo ( dopo che il grande tecnico dell’olio Bruno Martini, mi documentò sui risultati ottenuti […]
I calici più grandi aumentano i consumi di vino!
“Una domanda che sembra banale ha dato il via ad una ricerca condotta da un gruppo di ricercatori per il British Medical Journey. Le dimensioni dei bicchieri 66 millilitri nel 1700 a 449 millilitri nel 2017 con la conseguenza logica che oggi si beve di più.” I particolari di questo interessante articolo li trovate sul link:http://www.cronachedigusto.it/component/content/article/23827-2017-12-15-16-20-06.html […]