Al ristorante, depositando il cellulare si riceve un libro.

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Invitano a depositare il cellulare su un piatto d’argento in cambio di un libro di poesie, scelto dal cliente. Eventualmente da leggere tra una portata e l’altra.  Succede al CASA COPPELLE di Roma. Pare che “facciano” 20 cambi ogni sera. Mi pare una bella idea, perché è assai triste vedere una coppia smanettare tutta la sera, ognuno per i  cavoli propri e  indelicatamente verso il/la compagno/a che condivide il tavolo.

Basta agevolazioni per il servizio ristorante in Circoli e Associazioni

1 canotieri lazioBar e ristoranti di circoli culturali o associazioni sono comunque bar e ristoranti in tutto e per tutto e quindi devono pagare le tasse come tutti gli altri, senza ulteriori agevolazioni. Così ha deciso la Cassazione, secondo cui somministrare bevande, anche se agli associati, non rientra nelle finalità istituzionali del circolo. Ne da notizia Italia al tavola, con altri particolari, al seguente link:  https://www.italiaatavola.net/professioni/gestione-norme-sindacati/2018/7/12/circoli-bar-ristoranti-cassazione-basta-agevolazioni/56599/

Chef stllati e VIP, trasformano il centro di Forte dei Marmi in un ristorante di lusso.

I migliori cuochi versiliesi per la cena di gala di Paolo Brosio. Tanti i personaggi famosi che hanno aderito per beneficenza

Non so se, come usava l’anno scorso in Liguria, metteranno i tappeti rossi ma è certo che sarà una grande serata quella a cielo aperto, con VIP eleganti e piatti preparati dai migliori chef della Versilia. Il 20 luglio in piazza Garibaldi.  Sarà una cena di beneficenza organizzata dall’associazione Paolo BROSIO: “Le Olimpiadi del cuore”, insieme al Comune, con allestimenti spettacolari. I prenotati sono già 300, tra i quali molti nomi che saranno rivelati nei prossimi giorni.  Tutto il ricavato sarà per associazioni di aiuto a disabili e al primo pronto soccorso in Erzegovina. Notizia e foto da Il Tirreno” i cui particolari sono sul seguente link: http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2018/07/14/news/chef-stellati-e-tanti-vip-piazza-garibaldi-diventa-un-ristorante-di-lusso-1.17059327

Un sito indica ai camerieri come diventare dei buoni venditori

l'ala o la coscia

 

 

 

(foto dal film “L’ala o la coscia” con Louis de Funes)

Ho estratto e tradotto dal sito francese OBS un pezzo che ha l’intento di insegnare ai camerieri  a diventare dei buoni venditori. Ponendo domande “chiuse”, avvicinando carrelli al momento giusto, un bicchierino offerto: come ogni buon venditore, il  cameriere sa come far consumare di più. Precisando che non tutti i ristoranti hanno questa mentalità, il sito offre le seguenti indicazioni: 

“1)  Piazzare il cliente in vetrina o nel dehor. Gente chiama gente. Un ristorante attira perché ha successo. Passare davanti a un ristorante che sembra pieno è il miglior mezzo per riempirlo.

 2) « Prende un aperitivo o sceglie direttamente del vino? “ E’ una frase che dovrebbe rendere più difficile rispondere: “No, prenderemo dell’acqua”.

3) Dopo aver gentilmente imposta l’idea di prendere del vino, una tecnica corrente consiste nell’elencare le bottiglie dalla meno cara alla più cara. Es:  “Nei bianchi posso proporle  Sauvignon, Chardonnay o Chablis. »  La tecnica è feroce ma il cliente ricorda e sceglie l’ultimo vino, piuttosto che far ripetere il cameriere.

4 )« Vuole acqua gassata o naturale? Induce il cliente a ordinare una o l’altra. Inoltre: 1) mai posare la caraffa dell’acqua prima di aver ricevuto la comanda. 2) Servire l’acqua come il vino e rabboccare regolarmente. Se si finisce la bottiglia dell’acqua a metà pasto si hanno più chance di vendere la seconda bottiglia. La stessa regola dovrebbe valere per il vino.

 5)  Non portate mai nulla che il cliente non abbia ordinato. Una regola alla quale si fanno spesso eccezioni. Per gli aperitivi portate degli amuse-bouche molto salati: il cliente avrà sete e berrà di più. E anche:  mai posare il pane sulla tavola prima di aver portato i piatti; sarà un aiuto per mantenere l’appetito fino al dessert.

6) Finiti i piatti principali, mai chiedere “vuole un piccolo dessert?” . Appoggiate sul tavolo la carta dei dessert: cambia tutto. E per i più recalcitranti c’è ancora il café gourmande che può far cedere tutti coloro che non vogliono veramente un dessert. E’ una piccola invenzione che frutterà 7-9 euro e “consolerà” il cliente.”

Vabbè, ma non sarà che se il cliente s’accorge di questi trucchetti, ormai troppo noti, lo si perderà per sempre? Oggi “chiù niusciuno è fesso”…

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