(nella foto: Joel Robuchon e Christophe Cussac)

Montecarlo – JOEL ROBUCHON – Hotel Metropole

4 Av. De la Madone – Tel. +377.93.15.15.10

Recensire un ristorante di uno chef che è il primo di Francia da decenni (già riconosciuto tale fin da prima che Ducasse giungesse a Montecarlo), uno chef-imprenditore che ha 15 ristoranti sparsi nel mondo intero, che dispone di una sua trasmissione alla TV francese, che ha scritto 19 libri di cucina e non so quant’ altro, mi pare quasi stucchevole, così può intimidire accedere ai “templi” del Gotha del lusso che stanno diventando sempre più un mondo a parte. Chi desidera metter piede a questi livelli di ospitalità sa bene dove va e spesso non gradisce affatto i consigli, bastandogli la sicurezza del “big spender” sempre complimentato e vezzeggiato per qualunque sua scelta. Ma i locali del lusso sono aperti anche ai “normali” i quali,  pur con qualche attenzione all’abbigliamento consono all’ambiente e il comportamento semplicemente educato e disinvolto, possono tranquillamente varcare quando vogliono tutte le soglie dell’hotellerie dorata e, nel caso, dello storico Metropole di Montecarlo, anche senza “svenarsi”. Il sito è all’angolo est della piazza del Casinò, oltre gli alberi. Il voiturier conosce le Top Car e potrà anche parcheggiare qualunque auto, ma a 100 metri c’è un Park sotterraneo capacissimo per chi preferisce far da sé.  All’ingresso dell’hotel noterete un violento cambio luce rispetto al mezzodì all’esterno; c’è una atmosfera piuttosto “sombre”, assicurata da un lucernario e dalle molte appliques in ottone a stelo alte circa un metro,

ma ci si abitua subito al cambio passando dall’ american bar che richiama complici atmosfere serali anche il mezzodì ed è molto, molto invitante per un aperitivo o per un Armagnac post fine pasto.Il personale non manca e, rigorosamente impettito in scuro, vi guiderà al vostro tavolo prenotato seguendovi poi con puntualità e savoir faire durante tutto il vostro “repas”.  L’ambiente del ristorante è arioso ma molto “arredato”, ha moquette spessa e, a mezzodì, offre anche uno spazio in terrazza.

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(credito foto thebicentenialcioncierge)

Dei fornelli si occupa materialmente tutti i giorni lo chef Christophe Cussac, la cucina è a vista ed ha anche una bella “table du chef“, piazzata davanti ai fornelli, per gli amici, dalla quale è un piacere veder lavorare la dozzina di “toques brulés” (il bianco non usa più).

Scegliendo delle portate alla carta la “resa dei conti” finale può essere non indolore, così come confidare nel menu serale di 9 portate che sfiora i 200 euro + vini dai prezzi appena “forgiati a fuoco”: è la norma nella dozzina di questi locali TOP a Montecarlo e in tutto il mondo. Ma al mezzodì qui si trova una possibilità di scelta molto più accessibile,  fermo restando il servizio e la cucina a livelli inappuntabilmente eccelsi, ma senza forzate pomposità come usava sino a qualche anno addietro in questi locali. La carta portata 15 titoli più i dessert a carrello: il cliente sceglie liberamente componendo a piacere il proprio pasto.                                               foto: il carrello del pane

Più precisamente: con il  MENU a  62 EURO il cliente sceglie:   Amuse-bouche, 1 entrée a scelta, 1 plats a scelta, 1 dessert.

Con il MENU a 82 EURO, invece,  il cliente sceglie  Amuse-bouche, 2 entrées a scelta, 1 plats a scelta, 1 dessert, café o the.

Infine, con il  MENU a 97 EURO, il cliente sceglie  Amuse-bouche, 2 entrées a scelta, 2 plats a scelta, 1 dessert, café o the.

E’ sempre compresa l’acqua minerale e un  bicchiere di vino: il mio è stato un buon Chablis  premier cru AOC Vaillons 2014 della Moreau-Naudet.Non mi soffermo quanto meriterebbe sulla descrizione dei piatti, da grande cucina, per mancanza di spazio, ma è indicativo che il foie gras sia d’ oca e non d’ anatra (quindi senza retrosapori, ma che sul mercato costa il doppio), la purea con paline di caviale che si aggiunge sempre all’accompagnamento di tutti i secondi piatti e che è la più famosa di Francia,

Il carrello dei dolci offre una dozzina di tentazioni  che rendono difficile la scelta,  tanto è invitante e ricco.

                                                                  credito foto: pinterest

La carta vini elenca quasi 500 etichette ed è così suddivisa:  50 Champagne bianchi (a partire da 130 euro); 18 Champagnes Rosé (a partire da 65 euro); 5 Champagnes Magnum (a partire da 350 euro); 31 vini rosé (a partire da 65 euro); 84 vini bianchi (a partire da 65 euro); 250 vini rossi ( a partire da 65 euro); 24 vini dolci (a partire da 95 euro), molti serviti anche a bicchiere, traendoli dalla intera pagina di 30 etichette, a partire da 15 euro). Un locale speciale per una sosta speciale, insomma  “pour faire la fète”.