La recensione: ristorante/pizzeria IL PIRATA a Laigueglia

2018 sett 3 (18)     Laigueglia –  IL PIRATA – Piazza Maglione 2

   Tel. 0182 499863 –  ristorantepirata.com

Il grande Paul Bocuse, a proposito della pubblicità, diceva sorridendo : “Il Buon Dio è ben conosciuto, ma anche Lui deve suonare le campane ogni domenica”…  Eppure di questo locale mi sono arrivati soltanto dei passaparola (stavolta erano numerosi). Ho tentato ben tre volte, inutilmente ma, in un feriale di bassa stagione, son riuscito finalmente a metter piede in questo ristorante a ponente del centro storico pedonalizzato, dove è meno difficile il parcheggio, facendo anche un giretto per “centellinare” la bellezza sottile e un po’  “schiva” di questo borgo autenticamente ligure, sopratutto in inverno…

Il PIRATA ve lo trovate all’improvviso in cima alla prima piazzetta,  con un dehor, una veranda chiusa e un piccolo interno. L’ambiente è simpatico e alla mano, purtroppo con sottofondo musicale troppo “di consumo” ma fortunatamente a volume che non disturba, mise en place con tovaglie e stoviglierie di un certo tono, sedie con braccioli e cuscini, in un insieme minimalista, “zaino” leggero che, pur con accoglienza agli inizi un po’ spiccia, lascia spazio a una cucina di tutto riguardo, con servizio informale ma curato, veloce ma garbato che certo vi lascerà in pace senza infliggervi frasi fatte e noioserie.

La carta cibi comprende sia l’offerta da ristorante che quella da pizzeria. Io non ho assaggiato pizze ma, da quel che ho visto “passare” m’è parso che gli addetti alla cucina (da 5 ai 7) siano all’altezza di gestire entrambe le linee di cucina senza problemi.  D’altronde LUCA BERTORA, 36 anni, è in cucina dall’età di 12 anni, con passione e una tecnica che potrebbe benissimo figurare anche in un contesto più importante. Ma tant’è, qui accontenta sia un cliente che l’altro e il locale è sempre completo.

Veniamo agli ANTIPASTI (€ 16-18), tra i quali cito i Calamaretti spillo con vellutata di Fagioli di Conio, Caprino e guanciale; nonché la invitante  Tartare di gamberi Rossi con Mango e crema di Burrata; devo anche confessare che ho assaggiato uno dei migliori Cappon Magro del largo circondario  (foto).  Tra i PRIMI  (€ 20-25), ecco i Raviolini di Prescinseua con Gamberi Rossi di qualità, un piatto che mi ha fatto apprezzare un ottimo burro. Il Guazzetto di pesce è un loro piatto storico sempre richiesto dalla clientela locale. Tra i SECONDI (€ 18-20): la triglia Gourmet d’Autunno è un piatto con con porcini, crema di Raschera, nocciole e tartufo bianco. Il filetto di pescato in crosta di pane alle olive Taggiasche è servito su crema delle ultime trombette di stagione e pomodori confit. Quanto ai DOLCI (€ 7-8), dalla fornitissima carta ecco il semifreddo alla Liquirizia con crema all’Whisky e lingue di gatto al tabacco aromatizzato alla vaniglia; oppure la Mousse al Gianduja, croccante alle nocciole, Chinotto di Savona candito. Sempreché non optiate per un fine pasto “unico” ordinando il Caffè Gourmet “Il Tempo Consuma” di tradizione francese.

La  CARTA VINI elenca oltre 250 etichette e, tanto per testare davvero il locale, ho ordinato un vino straniero ricercato: ne avevano anche l’annata giusta, a prezzo normale. Dopo avere constatato che in carta comparivano anche buoni vini laziali  (evviva, in Liguria nessun ristorante generalmente li tiene ), l’amabilissimo giovane sommelier mi ha confermato che il patron è membro FISAR e quindi intenditore: complimenti!  Da notare: alcuni vini vengono serviti anche a bicchiere, senza problemi…

In carta compare il desueto “Coperto” (€ 2,50) ma credo che, dopo la demonizzazione degli anni scorsi, esso stia tornando un po’ ovunque, almeno in Liguria, forse  a causa  di qualche “passante” che “fa la serata” con una pizza in due e una birra con due bicchieri … Ho notato però che, facendo un pasto completo, lo cassano alla  fine dell’addizione, per un totale che comunque  non farà …. alcuna ombra al raggio di felicità di una serata a questi tavoli. Prenotate sempre!