La recensione: ristorante La Ruota a Imperia Porto Maurizio

25 8 2015 (13)Il ponente di Porto Maurizio è da sempre zona “intensiva” di buoni ristoranti. In borgo Foce sono stati eliminati molti parcheggi e resa molto più bella la zona. Però ora la sosta nel circondario è diventata una roulette e, salvo che non si abbia la fortuna di beccare un “enplein” a non meno di 250 metri, occorre prepararsi a una bella passeggiata prima e … anche alla fine del pasto (salutare)…  Questo locale ha in interno rustico e curato,P1060779 - Copia un adiacente dehor e altri tavoli oltre la passeggiata (solitamente lato scelto da chi ha bambini). L’ambiente e la sistemazione sono di tono, il servizio capace, i tempi calmi perché tutto è espresso e comunque dipendente dal piatto scelto e dall’affollamento della giornata. Ma la cena scorre via al giusto ritmo di chi desidera godersi una serata in un borgo magico e silenzioso, con una cucina che evita voli pindarici e non cade di livello dall’inizio alla fine. Mica facile trovare questo ovunque!

La carta offre diverse possibilità. Il Menu Tirreno comprende un antipasto del giorno a vostra scelta tra polpo in insalata o carpaccio di tonno o moscardini con porcini, oppure un primo del giorno a scelta tra pasta al pesto o spaghetti alle vongole veraci. A seguire il pesce del giorno alla ligure. A seguire un dessert. Per il tutto bastano 37 euro.

C’è poi il Menu Mediterraneo, con portate a scelta del cuoco e servito per tutti i commensali, comprendente antipasti misti di mare, il primo piatto del giorno, pesce del golfo alla ligure, dessert. Sembra tutto normale ma, de visu “dal vivo”, questa sera del mio passaggio esso comprende nientepopodimeno che sette portate: 1) Tartare di tonno affumicato – 2) Insalata di gamberi alla catalana – 3) Acciuga ripiena – 4) Calamari saltati su melanzana rossa di Rotonda DOP – 5) Cubi di spada con crema di peperoni e panissa di pistacchio – 6) Pescato del giorno alla Ligure con patate e olive Taggiasche – 7) Dessert della casa. Il tutto al costo 46 euro che si riduce a 41 non ordinando un primo.

I clienti più parchi, ovviamente, possono invece scegliere alla carta: in tal caso gli antipasti costano dai 12 ai 16 euro, i primi da 12 a 16 euro, i secondi costano da 14 a 22 euro, i dessert 6 euro; il coperto è di 2 euro.

La carta vini ha 120 possibilità di scelta, molte sotto ai 20 euro e le restanti quasi tutte sotto ai 30 euro e, a parte un Felluga e qualche Champagne, nessuno supera i 50 euro; alla fine ben due pagine sono dedicate anche alle mezze bottiglie.

Insomma, è una casa che ha esperienza pluridecennale, ma che non s’è mai assopita sugli allori. C’è sostanza nel piatto con esecuzioni ripetute/collaudate da sempre. Se tornerete, magari vi riconosceranno soltanto a metà pasto, ma è una venialità perdonabilissima rispetto al confort dell’insieme.