La recensione: Ristorante Chez Louis a Bordighera

DSCN5509 - Copia.                                  Bordighera – Ristorante CHEZ LOUIS

Corso Italia 30 – Tel. 0184 261 603 – www.chezlouis.it

E’ in pieno centro con un grande parcheggio a un centinaio di metri. La zona è pedonalizzata e quindi calma, più animata nelle serate in cui fanno musica al caffè antistante con movida di classe che non disturba. Le sistemazioni sono due. Una all’interno, con tavoli appena distanziati tra loro, apparecchiati tipo bistrot (tovagliette singole). C’è anche, appena entrati, un tavolo conviviale da una decina di coperti, dove molti habitué si ritrovano e fanno serata. L’altra sistemazione è all’esterno con tovaglie bianche e sistemazioni decisamente più tradizionali. In entrambi le mise en place sono curate, con tanto di candela accesa ad ogni tavolo occupato. Il proprietario, GIANPIER NOVEMBRE, con barba importante da anziano saggio ma look giovane moderno e informale, sa il fatto suo ed ha comunicativa strabocchevole, ma si tiene a freno, denotando una perfetta professionalità, senza frullarvi con chiacchere di maniera. Il servizio è assicurato anche da un cameriere “storico”, MAURO, che accoglie deliziosamente ed ha grande savoir faire, ma è alla mano e, se lo gradite e se del caso, sa ricordare le vostre preferenze, anche in fatto di vini. Molti ristoranti di zone turistiche  propendono verso i turisti, con offerte/servizio senz’anima. Non è questo il caso. Qui la qualità è indiscutibile. La carta, del bravo CLAUDIO SINI, dopo un Coperto di 3 euro (generalmente non applicato a chi consuma un pasto completo), elenca sette ANTIPASTI (dagli 8 ai 14 euro), tra i quali il Foie Gras al torchon, prugne confit e caviale di Passito di Pantelleria, piatto storico semplice e invitante, ma non banale, oppure un condiglione di polpo alla ligure: lo “finiscono” rosticciandolo leggermente, come d’uso da qualche tempo, ma se lo desiderate classico basterà chiederglielo (a mio avviso è anche migliore). Sette PRIMI (dai 14 ai 24 euro), tra i quali  i Taiarin fatti in casa con Astice Blu e Perino San Marzano, oppure i morbidi gnocchetti crema zafferano bacon croccante, scaglie di pecorino. E’ una cucina di tradizione, rivisitata con mano elegante, anche nei nove SECONDI, sia di mare che di terra (dai 13 a 28 euro), tra i quali Wok di gamberi scampi e verdure; a questo proposito, la sera, è saggio attendere, verso le 20, l’arrivo del pescato, per deliziarsi con i crostacei appena pescati: un’ovvia differenza che può lasciare per lungo tempo un piacevole ricordo. C’è una rara scelta di carni (da 16 a 30 euro), ben 10 proposte, tra le quali 6 pezzature ben specificate e distinte di Black Angus Americano da cucinarsi nei modi classici. Al DESSERT, oltre alla possibilità di un buon assortimento di formaggi, sono cinque le proposte di dolci, tra i quali  un Cheescake di fragole fresche frullate, formaggio fresco e biscotto della nonna, oppure il sempiterno buon Tiramisù con crema di mascarpone e savoiardi, realizzato “in casa”. Non è finita, perché esiste anche una paginata di 11 PIZZE, dai 10 ai 12 euro, ideali per una sosta veloce. In un dopo-teatro assaggiai qui una Margherita ed era buona.

Da sempre questo è un punto di riferimento in città e sono molti i cugini francesi che hanno scoperto che, spendendo la metà rispetto alla vicina Costa Azzurra, trovano una qualità colà ormai “fuorimoda”. Perciò è consigliabile prenotare sempre. La carta dei vini è ben fornita ed ha prezzi regolari e, anzi, complice la sua convenienza, il conto non richiederà più di quanto merita l’insieme, anzi, forse anche un po’ meno: tutti tornano. (luigino.filippi@alice.it)