La recensione: il ristorante della settimana è il Tortuga di Sanremo

12 2015 (22) - CopiaIl Carpe Diem della settimana: Sanremo – RistoranteTORTUGA

Via Nino Bixio,  93/a – Tel. 0184840307

I miracoli ogni tanto si avverano: hanno continuato a “lavorare” nonostante i lavori pubblici (per lo scolmatore SanRomolo) durati mesi sulla strada antistante, con chiusura del traffico e transennamento del “loro” marciapiede, che in pratica ha annullato il loro dehor. Forse grazie alla molta clientela locale, inossidabilmente fedele verso Valter Rubino in sala, Teresa Oliva in cucina, più il loro figlio Alberto, un ventenne che sta apprendendo con passione la dura arte dei fornelli. Anche l’interno il locale è stato abbellito ed ora è più caldo e accogliente: pereti “cipria deciso”, comode sedie color rosa antico,  tende bordeaux, lampadario di un moderno ormai classico e, alle pareti qualche foto e ritratti testimonianti i blasoni della clientela della “Sanremo che fu” presso il loro precedente ristorante Carluccio. Il pianoforte a mezza coda è oggi sparito per lasciar posto a quattro coperti in più, ma nell’insieme i tavoli sono sempre ben distanziati. La musica in sottofondo, almeno alla sera del mio passaggio, era un po’ monocorde: il miglior vintage anni ’60-70; il che farebbe pensare a molti clienti “diversamente giovani” mentre sono molte anche le giovani coppiette adulte che apprezzano.

Con un servizio efficace, spedito, più aperto e non più schivo come qualche anno addietro, ma che comunque non vi “ninna” con chiacchere di maniera,  ecco la carta:  sei  antipasti tra i quali i Barbagiuai e alici fritte con insalatina ( € 14 ) – cinque primi tra i quali i Tagliolini  al nero di seppia con Gamberi di Sanremo e carciofi (€ 18) – quattro  secondi di pesce tra i quali la Pescatrice in guazzetto con zucchine oppure con  carciofi ( € 25) – E’ privilegiata la cucina locale e i prodotti del posto. Sono ben quattro i secondi di carne tra i quali cito il Coniglio alla Ligure, anzi io direi alla Baiocca  con patate al forno e i profumi di prammatica (€ 15) – In stagione di funghi val la pena di farne qui la relativa “novena”, perché mai ho visto portate di porcini così luculliane e ben preparate. Ci sono infine nove dessert tra i quali ho trovato dignitoso il tortino di pere con gelato al cioccolato ( €  6). Nella carta vini sanno trattenersi sui prezzi. Ve ne sono elencati 82,  quasi tutti dai 10 ai 20 euro e le etichette sono di buon nome. Anche le “bollicine” francesi costano meno di 40 euro. Un indirizzo confortevole, senza tempo, per chi desidera una cucina seria, in quantità generose, con un buon servizio e prezzi che conservano il lume della ragione.

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