La recensione della settimana: LORENZINA a Colle di Nava

2015 9 luglio (45)

Pornassio – Albergo Colle di Nava – LORENZINA

Tel. 0183 325077 – www.albergolorenzina.com

In tempi di canicola, i provvidenziali tratti di superstrada portano in circa 40 minuti da Imperia al noto Coldinava. Quassù la sera il termometro segna sui 20°, sulla Provinciale passa un’auto diciamo ogni dieci minuti e l’occhieggiare delle lucciole sembra ammiccare a una calma d’antan. L’albergo è da sempre il “buen retiro” delle famiglie della costa e la famiglia che lo gestisce, fa da sempre “resistenza umana”, per dirla con Paolo Massobrio, ovvero eroicamente tiene alta la bandiera dell’ospitalità in una zona isolata e non facile. Orbene, in questa grande casa le cui luci, tutte accese, dentro e fuori, illuminano impassibilmente i dintorni, tutto trasmette serietà, senno, benfare e generosità anche se, a dire il vero, ricordo le vie brevi con le quali un maitre mi liquidò senza gran grazia un mezzodì a causa della mia cokerina “santa” non ammessa, punto e basta, oltre l’ingresso. Ma ritornando al “luogo del mio delitto” e oltrepassata la colorata e accogliente sala da pranzo, che direi riservata ai loro pensionandi, ecco il ristorante lindo e solare, con una decina di finestroni dalle tendoni rossi e opulenti, simpatiche piantine di spatophillo ai tavoli, mise en place complete, dignitose e anche il lusso del silenzio, senza la musica di consumo delle solite radio in sottofondo. Enzo, un giovane cameriere di scuola, tutto contegno, posatezza, efficienza, ma anche con una buona verve alla Fabio Fazio (ma molto più simpatico), porta la carta delle proposte; eccola:

Coperto: 3 euro. – Tris di antipasti freddi e caldi (€ 12). – Dieci proposte di primi piatti da 9 a 10 euro, tra i quali la grande cialda di Parmigiano (vivaddio senza retrosapori) generosamente ricolma di buoni gnocchetti di patate nere. – Dieci proposte di secondi piatti da 10 a 16 euro tra i quali potrete scegliere due classici, l’intera trota alla piastra (€ 11) o un’esorbitante piatto di funghi locali porcini impanati e fritti (€ 12). – Sono tredici le proposte di dessert da 5 a 8  euro (Moscato compreso), tra le quali non sono da perdere il Bunet piemontese a tranci e la delicatissima zuppa inglese. Esistono anche due menu, che potete comporre a piacere scegliendo tra dieci proposte: uno di tre portate a 22 euro e uno di cinque portate a 38 euro, nonché il Piatto Unico con contorno, a 18 euro.

La carta vini, di 18 pagine scritte fitte fitte, può soddisfare anche voglie improvvise ed estemporanee: volete una Pelaverga Burlotto 2012 a 18 euro? Un Ghemme Cantalupo 2003 a 30 euro? Un Prosecco Andreola Vigneto Dirupo 2013 ma in mezza bottiglia a 8 euro? Li troverete tutte tre, oltre a centinaia di altre etichette italiane e anche straniere tra cui qualche rarità a prezzo che mi pare dimenticato lì.  Se proprio vogliamo, sono meno originali i sette Champagne dei soliti gran noti ma, davanti a una carta così e ai suoi prezzi, c’è da divertirsi prima e da prostenarsi poi, verso la buona sorte che ci coglie qui felici e contenti.

 

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