La recensione: a Sanremo > Ristorante Paolo e Barbara

17 3 2013 (12).                 Sanremo – PAOLO E BARBARA – Via Roma, 47

.                                         Tel. 0184 0184 531 653

Nella movida agostana con stuoli di apericene e ineffabili truzzi che spensieratamente vivono uozzappando, feisbuccando e tripadvisorizzando ai tavoli dei locali da pasto, esiste anche chi apprezza e trova, in centro di Sanremo, un rifugio insonorizzatissimo, calmo e senza “bla bla” fastidiosi, con clientela di eleganza attuale, dai toni di voce discreti,  dove si è ricevuti con classe e sorriso e serviti come principini da personale in scuro, su importanti tovaglie di Fiandra crème operate e mise en place raffinate.

Ebbene, contraddicendo il famoso proverbio secondo cui “nessuno è profeta in patria”, è proprio il bel mondo di Sanremaschi, che da qualche tempo, ha tendenza a preferire e riscoprire questa “perla”, al riparo dalla confusione, con la certezza di una ottima cucina.

Facciamo però una considerazione: si tratta del primo ristorante della Liguria intera riconosciuto da molti anni dalle più importanti Guide Critiche Nazionali (Espresso, Gambero Rosso, Massobrio). Esse certamente vi fanno trovare qui  le Star dello Spettacolo e della TV nonché  qui la clientela internazionale più esigente. Tuttavia i Masieri, pur lusingati dal Gotha mondiale di passaggio, preferiscono la gioia di una sala piena, alla spocchia di pochi di clienti altrove fin troppo “salameleccati”…  E da un po’ di tempo sono riusciti a sedurre i Sanremaschi, che  “rispondono”, soprattutto i più noti buongustai bon vivant …

Ma vediamo la carta. In essa si premette che i pani e i grissini sono fatti in casa con lievito naturale e farine italiane Bio macinate a pietra… Le verdure, la frutta, l’olio EVO e le uova provengono dalla loro azienda agricola di Castelvittorio e Porrine di Ospedaletti e il pescato è sempre locale.

 

Una scelta equilibrata e rassicurante, per metter piede“ con delle certezze” in cotanto paradiso, può essere il MENU ORTO E MARE, che comprende sei portate: 1) Selezione di tre assaggi di pesce crudo in stile mediterraneo – 2) Polpetto in olio cottura, aglio confit, Parmentier di patate antiche e verdure fermentate – 3) raviolini alle zucchine trombette di Ospedaletti e gamberetti – 4) SpaghettOro Verrigni con la nostra bottarga, vongole lupini selvagge – 5) Alalunga in tataki, caponata di melanzane e zenzero agrodolce, chutney di albicocche – 6) Cassata Ligure. Il tutto a 78 EURO e, volendo, possono esservi abbinati tre diversi vini liguri adatti alle differenti portate, con un supplemento di 20 euro: se siete in due vi stapperanno tre vini con 40 euro.

Ci sono poi altri due menu. Il SUGGESTIONI, di NOVE PORTATE comprendenti il meglio della carta a 110 euro, e il SAPORI DELL’ORTO di quattro portate dal quasi provocatorio prezzo di soli 50 euro, disponibile sempre, anche la sera ed anche il sabato, in uno dei migliori ristoranti d’Italia.

Il servizio, come accennato, è ben eseguito ma senza farsi notare  ed anche molto alla mano; la carta vini è all’altezza ed ha anche delle piccole chicche. Fidatevi dei consigli di Barbara. A me ha consigliato uno Chardonnay di Borgogna 2015 della Guy Amiot & Fils che, con 45 euro, consente di assaporare una beva “imparentata” con ben più costosi Montrachet, nelle loro varie sottozone e declinazioni. mDimenticavo: c’è ottima scelta di caffè, una ricercatissima carta di distillati e, non ultima, anche la carta con diverse acque minerali.

A Paolo, cuoco contadino (che si tiene lontano dalle TV), si è ora affiancata la terza generazione: il giovane figliolo, che ha scuola, passione da vendere e ottima manualità, ma che non si monta la testa, consapevole che gli ambienti della cucina non sono affatto “passeggiate”…  E questa è per i gourmet è davvero una bella notizia!

luigino.filippi@alice.it –