La recensione: a Lingueglietta DA U TITTI

20191020 (33) - Copia                                    Cipressa (Frazione Lingueglietta)

DA U TITTI – Via Dolmetta 2  – Tel. 0183 754 510

In un piccolo borgo, riconosciuto tra i “Più Belli d’Italia”, poco abitato in inverno ma ben conservato e mantenuto, con atmosfera piuttosto bucolica e con diversi tesoretti da scoprire, trovate anche RICCARDO, uno chef,  ma che dico,  un personaggio ormai diventato il vero ”enfant gaté ” del momento. Egli, riconosciuto e vezzeggiati dai Media, dalle TV e dall’universo internauta più qualificato, ha ricevuto e girato gli onori accollandosene gli oneri atti a migliorare sempre più il suo ristorante.

Perciò il look è cambiato, il pavimento è stato rifatto, l’illuminazione resa più di atmosfera, compreso il candelabro in cristallo, un fiore ad ogni tavolo, reinstallate le tovaglie a tutto desco e ingentilite le mise en place; hanno persino piazzato a centro sala delle costose candele auto-modellanti… Le poltrone sono confortevoli, la musica di sottofondo è impercettibile e non disturba. Il miglioramento ha riguardato anche il personale di cucina  e di sala, diretto mirabilmente da patronne CHIARA, la quale dirige e collabora ad un servizio che non si risparmia e che sorride “coram populi” e colloquia sicuro ed amabile.

La CARTA AUTUNNALE prevede sei ANTIPASTI (15-20 euro) , tra i quali la Scaloppa di fegato grasso d’anatra waffle al burro e cannella, gelato ai lamponi, tatin  di cipolle rosse di Tropea; oppure  le Lumache al burro salsa al prezzemolo, mandorle, chili, aglio fermentato, polenta di Storo croccante. Dei cinque  PRIMI PIATTI (15-20 euro), cito l’Equilibrio di riso Carnaroli Tenuta Margherita al limone, scampi, ciccioli di pollo, wasabi, porcini,salsa tonnata. Oppure gli gnocchi di grano Arso con ricotta di bufala, vongole veraci, limone, caviale di Storione.  Quattro i SECONDI (128-22 euro), tra i quali il Rombo Chiodato con fichi marinati, topinambur, Porto, mandorle, porcini. Oppure, nelle carni di maiale, il Lombo di Mangalika crema di patate, mou salato, emulsione al pistacchio di Bronte. Infine i quattro DESSERT (10 euro), quattro cosarelline realizzate da un pasticcere (sempre chef Riccardo), che lasciano il ricordo: come il suo dolce al cioccolato e nocciole, la Pera Williams tamarindo, gelato al malto e yogurt, birra rossa,  biscotto affumicato; oppure  il cioccolato bianco con Campari, pompelmo rosa, arancia, olive Taggiasche candite.

La carta vini è stata potenziata ed è anche migliorato l’assortimento. Manca ancora l’indicazione della gradazione alcoolica ma, con una certa fortuna, sono riuscito a trovare un ottimo vino rosso Bourgogne A.C. Pinot Noir 2015 di Francois Mikulski di soli 12.4 vol. (“salva patente” nel caso di controlli stradali a fine serata). Sono molti i vini sotto ai 25 euro e il primo prezzo è a 18 euro. Non ci sono mezze bottiglie. Non sono previsti elenchi di vini a bicchiere ma, su richiesta, sanno come accontentare chi li chiede.

I MENU sono due, uno di cinque portate a 40 EURO, l’altro di sette portate a 55 EURO. Ma è anche  uno dei pochi ristoranti della Provincia di Imperia che ha messo in carta tre piatti a base di Tartufo Bianco d’Alba:  Uovo morbido croccante, funghi e tartufo;  – Taglioloni 30 tuorli, burro, Parmigiano e tartufo; – Ravioli di coniglio Grigio di Carmagnola, il suo fondo, burro, Parmigiano e Tartufo. Lo fa presentandolo con scritti aulici (… Araba Fenice, utopia dei sensi etc … etc …) ma, tenendo i piedi ben saldi a terra e … il bilancino che, ben tarato, piaciucchia al tavolo dei clienti precisini. La casa deve ovviamente subire (e riversarne) i prezzi che al mercato d’Alba oscillano dai 250 ai 350 euro alla Fiera del Tartufo, finita la quale (post 24 novembre), magari saranno meno roventi.

Molti, grazie a questo ristorante, stanno scoprendo Lingueglietta e l’intera Valle del San Lorenzo, ma prenotate per tempo perché è spesso completo….

luigino.filippi@alice.it