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La recensione. A Bordighera Ristorante CHEZ LOUIS

sBordighera – CHEZ LOUIS – Corso Italia 30 – Tel. 0184 261 603

In autunno non ho più trovato gli altoparlanti di un altro locale molto “figo”,  ma altrettanto “kissene” dell’ambaradan dei suoi tuonanti woofer, che  l’estate scorsa mi “vibravano dentro” nei circostanti 100 metri.  Con i primi freddi lo CHEZ LOUIS riprende la sua rotta, senza inurbane turbative esterne alla sua calma musica di sottofondo e al conversare discreto dei suoi eterogenei avventori.

Il locale ha parcheggio poco distante, dehor invitante quando la temperatura lo permette. L’interno ha l’aria di un bistrot casual-elegante-romantico-moderno, mise en place di una certa classe nonostante le tovagliette single, una candela vera in una “arbanella”, sedie ampie; il tutto nel già citato sottofondo di musica lounge modaiola, un po’ monocorde e noiosina se vogliamo proprio cercare il pelo nell’uovo, ma a volume acconcio a non disturbare l’intimità di una cena. In tavola olio evo della ARS OLEA, pane a fette nel cestino (che viene prontamente rabboccato).

Il proprietario di primo acchito, con la sua barba austera trasmette l’idea di Forza e Vigore. Nonostante un look “fantartistico” elegante, non manca di comunicativa affabile e professionalità indiscussa, condita dalla passione per il proprio lavoro. Così come il premuroso cameriere storico che, se lo gradite, ha memoria d’elefante per le vostre preferenze. Il tutto senza supponenze perché al centro, qui, resta sempre il cliente.

Ma veniamo a cibi, con una carta suddivisa in modo inconsueto.  Nella prima pagine della carta sono elencati due “PER INIZIARE” e otto ANTIPASTI (€ 9-18), tra i quali il Frittino di calamari, ciuffetto e acciughe; invitante anche il Sashimi di salmone con riso Venere avocado e zenzero e, per chi ama il crudo, Ceviche di pescato marinato al lime con tartare di mango e papaya.

Segue il capitolo LA PASTA (€ 15-24) con sei proposte, tra le quali i bucatini cacio e pepe con Pecorino di Occelli e pepe di Sichuan; oppure gli gnocchi di patate olandesi con baccalà pomodorini e olive. Da metà novembre è disponibile il Tartufo Bianco d’Alba.

Segue il capitolo IL MARE (€ 18-30) con sette titoli. Tra questi lo wok di gamberi e calamari con verdure e riso Basmati; la grigliata di mare con pesci e crostacei; il pescato del giorno secondo disponibilità cucinato alla Ligure (il pescatore consegna ogni sera verso le ore 20: fate finta di niente e … attendetelo!).  

Insolitamente poi, ecco la pagina delle cinque INSALATE (€ 15) tra le quali la Quinoa Salad, con quinoa, noci, mandorle, avocado, trevisana, caprino, rapa rossa.

Per il capitolo CARNE le proposte sono cinque (€ 18-38), dei tagli più pregiati,  tutte “cotte a 800 gradi per garantire la migliore preparazione assicurandone succulenza e morbidezza”, come “promesso “solennemente” in carta.

In linea con il carattere eterogeneo dell’offerta, non poteva poi mancare la proposta di una dozzina di PIZZE (€ 10-12) che rendono il locale una dei più eleganti indirizzi liguri dove si può metter piede semplicemente per una Margherita, magari nel dopoteatro …

I DOLCI sono sei (€ 8) e si attestano su proposte dai nomi consueti: qualche fantasia in più accontenterebbe anche i gourmet più esigenti, abituati a fine pasto che lasciano il ricordo. L’ultima portata, se è la migliore, si ricorda per lungo tempo.

La carta VINI è ben fornita ma non cara. Sono diverse le proposte di vini francesi, che suggestionano i “cugini” d’oltralpe che qui siedono numerosi. By the way: lo Champagne V. Etien Premier (50 Ch – 50 PN) che ha prezzo normale nonostante sia millesimato (2012). A me ha vagamente ricordato delle note di un ben più costoso “Selosse”.IMG_20191106_193005

 

La clientela è eterogena, consona ad un locale che, nonostante abbia ormai una storia di oltre mezzo secolo, mantiene l’offerta in linea con le tendenze attuali. Ma senza seguire la dannatissima moda delle porzioni da fame, che qui anzi sono generose. Inoltre la cucina non improvvisa “ad capocchiasm” ma anzi ama servire piatti collaudati… Auanasdèy,  che attendete a  ganzarvici a palla?!

luigino.filippi@alice.it

 

Festival La Fourchette in Costa Azzurra: sconti fino al 50% fino all’8 dicembre.

IMG_20191118_195237 - CopiaE’ in corso “Le Festival La Fourchette”, ovvero più di 1000 indirizzi in tutta la Francia, dove è possibile cenare con  una riduzione fino al 50% . Alcuni sono in Costa Azzurra, ma tra questi pochi sono quelli rassicurantemente citati dalle guide nazionali francesi. Ve ne segnalo uno in un Hotel 4 stelle in pieno centro di Nizza. Vi officia la cuoca Marzoukì Najoua, di origini marocchine ma cresciuta Veneta, che serve nel tegame  uno dei migliori risotti reperibili sulla Costa Azzurra. L’ambiente è classico, il servizio in scuro, le sistemazioni comode, le quantità generose. L’indirizzo è Restaurant L’Horloge, Hotel Aston – 12 Avenue Felix Faure – Nice – tel. +33 (0)492 17 53 09 – Ma attenzione, occorre prenotare tramite il sito: La Fourchette, cliccando sul filtro “Ristoranti Scontati”.

Segnalo anche Rolancy’s, nel complesso il miglior ristorante di Nizza, che sconta del 20% o 30 % a seconda dei giorni e … ore.  Altri scontati e validi che conosco sono a Cannes: Le Bistrot des Anges e Les Relais des Semailles.  Altri raccomandabili sulla Cote non ne avrei, anche perché hanno abbassato la qualità altri locali che prima erano raccomandabili. Saranno graditissime segnalazioni, possibilmente il locali con tovaglia (ormai una rarità in Costa Azzurra) che segnalerò qui.

La recensione. A Sanremo il Ristorante ULISSE

IMG_20191023_214837 - Copia       Sanremo  –  RISTORANTE ULISSE – Via Padre Semeria 620

SANREMO – Fraz. COLDIRODI  – Tel. 0184 670338 – 329 8793315

A due minuti dal casello autostradale di Sanremo Ovest, il sito domina e abbraccia dall’alto la costa sanremese,  brulicante di luci e riflessi marini che nelle serate di luna inducono a soste contemplative, soprattutto dalla terrazza del ristorante. Il parcheggio privato, per una decina di auto, più gli spazi sulla strada pubblica, pochissimo trafficata, consentono di arrivare e ripartire sereni.

La sala ha due ambienti; il primo, il più raccolto ha atmosfera di maggior intimità. I soffitti insonorizzano perfettamente e non si percepisce alcun effetto eco. Predominano i toni sul giallo, nei ricchi tendaggi, nelle tovaglie di Fiandra arabescate e non lucide. Illuminati da lampade in posizioni strategiche, i tavoli sono in gran parte rotondi, hanno una boule con fiammella e un papavero stilizzato. Le mise en place in generale sono elegantine, le sedie ben imbottite e con comodo schienale avvolgente. La musica di sottofondo è a basso volume.

Grissini, panetti caldi, pane a fette, bocconcini di farinata e panissa arrivano prontamente in tavola con l’aperitivo (4 euro) e, mentre sbocconcellate, ecco la carta. Cinque ANTIPASTI (dagli 11 ai 14 euro), tra i quali lo stoccafisso Brandacujun con chips di Speck, oppure le Capesante gratinate di rara freschezza e senza traccia di retrosapori, caso raro. Dei PRIMI PIATTI (12-28 euro) cito dei semplici Ravioli di pesce al pomodoro e pesto (piatto veramente sanremasco), oppure la Zuppa di pesce, oppure ancora i generosi Spaghetti ai crostacei. E’ la cucina di un patron di seconda generazione, non supponente, che non si pavoneggia e non impone titolo nuovi, sue stravaganze o tendenze modaiole. Semplicemente si limita a cucinare classicamente e seriamente dei piatti du cucina locale e non, che collauda da una vita, senza risparmiare sulla materia prima e sulle quantità nel piatto. Così è anche nei SECONDI PIATTI (18-30 euro) come i Gamberoni di Sanremo preparati ai ferri o all’Armoricana (non “Americana”), meglio ancora flambati al Cognac. Ottimi anche i Calamari, semplicemente alla griglia. La cucina tradizionale nella sua più giusta espressione, al momento dei DESSERT (5-7 euro) offre una decina di titoli un po’ sottotono rispetto a quanto li ha preceduti, tra gli altri il semifreddo alla liquirizia, o al Gianduja, o al torroncino, nonché un classico Sformato al cioccolato, comunque tutti con presentazione corretta.

Oltre alla possibilità della carta, il ristorante propone un MENU DI PESCE composto da un assaggio di tre  antipasti, un assaggio di due primi, un secondo a scelta e un dessert anch’esso a scelta, al prezzo di 45 EURO. C’è anche il MENU BAMBINI a 13 euro.

Il SERVIZIO è svolto dalla Patronne, spumeggiante e comunicativa e da personale diligente, che invece è piuttosto silente, ma gentilissimo e capace. La CARTA VINI rivela che il Patron ha competenze eccellenti anche nel mondo di Bacco e forse ha anche l’animo del collezionista. Essa inizia con delle proposte a bicchiere (4 euro) cui fanno seguito un paio di buone etichette a prezzi d’occasione (11 – 19 euro) nonché una dozzina di mezze bottiglie. Dopodiché si apre un elenco di circa 150 etichette, suddivise per regione, seguite da una appendice con vini stranieri. Sono numerosi i prezzi sotto ai 30 euro. Non mancano tre paginate con 50 distillati per un dopo pasto per tutti i gusti.

Concludendo: un ristorante leggiadro con clientela solitamente calma, cucina classica locale ma non solo, ben servita in quantità generose, in una atmosfera piacevolmente d’antan, uscendo dal quale oltretutto nessuno “rumina”sull’addizione finale: ragionevolissima.

luigino.filippi@alice.it

La recensione: a Lingueglietta DA U TITTI

20191020 (33) - Copia                                    Cipressa (Frazione Lingueglietta)

DA U TITTI – Via Dolmetta 2  – Tel. 0183 754 510

In un piccolo borgo, riconosciuto tra i “Più Belli d’Italia”, poco abitato in inverno ma ben conservato e mantenuto, con atmosfera piuttosto bucolica e con diversi tesoretti da scoprire, trovate anche RICCARDO, uno chef,  ma che dico,  un personaggio ormai diventato il vero ”enfant gaté ” del momento. Egli, riconosciuto e vezzeggiati dai Media, dalle TV e dall’universo internauta più qualificato, ha Continua la lettura di La recensione: a Lingueglietta DA U TITTI

La recensione: a Borgio Verezzi RISTORANTE NETTUNO

Nettuno(1)Borgio Verezzi

Ristorante NETTUNO

Via Aurelia 33

Tel. 019 611 903 – 320 24 12 226

La costruzione storica rimodernata e al passo con i tempi sorge lungo la Via Aurelia sopraelevata alla spiaggia. In ottobre non ci sono ombrelloni e la sera vengono strategicamente illuminate le onde del mare. La veranda è protetta da bianchi tendaggi, aperti, per farvi godere del panorama fino all’orizzonte, dei cambi di luce al tramonto che spengono  pian piano le montagne digradanti sino al mare.

Nel locale di classe, moderno e razionale, dai tavoli con mise en place di tovaglie passanti (larghe e comode per le vostre posate), c’è una lampada crème, un fiore, una fiammella e, a soffitto, piccole luci micron molto romantiche per il caso non vi bastasse la luna che a levante o a ponente è presente quasi ogni sera sul golfo. C’è un sottofondo durevole e omogeneo di musica chill out con temi easy listening (insomma: un po’ da “dòrmia”) il cui volume copre gli “slash” del mare, quand’è calmo s’intende… .

E’ qui che mi ha indirizzato il gourmet Mino Puppo, mia fida “antenna savonese”. Ma quale sorpresa quando il maitre, consegnando la Carta al vostro scrivente della sconosciuta coppia “siamindue”, ha strisciato: “Oggi il “Pescato Intero del Giorno” NON c’è:  ci scusiamo”.  Fantaiser, che scùlo, per dirla alla moderna…  Lì per là m’è parso che per perdonarli ci sarebbe voluta subito una amnistia, ma poi l’iniziale disappunto s’è trasformato in gigammirazione, perché sostanzialmente avevo appena constatato la trasparente onestà della casa. Piuttosto che infarloccarmi  servendo filetti di pescato “del proprio “archivio”, come generalmente succede ovunque, qui hanno l’onestà di dire, anche al passante mai visto né conosciuto, che non dispongono di una portata, pur essendo questa annoverata sulla loro carta cibi. Chapeau!  Con riverenza!

Ma veniamo al seguito. Ecco ciò che propone FLORIAN  ZAIA, a questi fornelli dallo scorso febbraio, co-patron insieme a ROBERTA PAIZ, della gradevole struttura.

Sei ANTIPASTI (14-17 euro), tra i quali la Melanzana in tripla cottura, triglia (di giornata), scamorza affumicata su crema di picadilly, come azzeccato legante. Oppure, a 35 euroe previa debità abbattitura, la Crudité di mare (gamberi, scampi, ostriche Fine de Claire, tartare del pescato).  Nei piatti terragni è disponibile la rollata di coniglio, erbe fini, verza, senape in grani con il proprio fondo come salsa.

Quattro PRIMI PIATTI (15-22 euro), tra i quali il Riso Carnaroli, pomodoro, mozzarella di bufala, olio evo al basilico e gambero crudo; oppure  gli Spaghetti con melanzane fumé, datterino, Caciocavallo e scampi.

Sei SECONDI PIATTI (20 – 22 euro), tra i quali il Lomo di baccalà ctb (cotto a bassa temperatura) e Caponatina ligure. Le quantità sono generosissime, anche con la dozzina di Gamberoni e scampi al vapore accompagnati da tre ciottoline di salsine (€ 35).  Il Pescato Intero del Giorno al sale o alla Ligure è quotato 9 euro l’etto.

Quattro DOLCI ( 8-10 euro) tra i quali il Tortino al cioccolato fondente dal cuore morbido di anguria, ricotta mantecata e salata  e olive (15 minuti di cottura, per cui è meglio comandarlo per tempo …),  oppure il loro Bigné, creme praline, gelato alla Philadelphia e Mou…

In fondo alla carta è specificato che il coperto/servizio costa 3 euro. Il pane, i grissini, la buonissima e morbida focaccia preparati in casa sono serviti e ripristinati senza attendere la fine del cestello.

Esistono anche due MENU DEGUSTAZIONE: due piatti più dessert a 38 euro, oppure tre piatti più dessert a 48 euro, con proposte  a discrezione dello chef.  Nonché un plateau di sei Ostriche Fine de Claire a 21 euro, oppure a 48 euro per una dozzina.

Sono 51 i vini in carta dei quali 6 serviti anche a bicchiere a prezzi in linea con la classe del locale, a partire da 20 euro.  Per un consiglio anche sui vini potete contare sul Maitre ANTONIO GIACCHERO che in generale cura il servizio in sala con esperienza ed inclinazione consumate ed è all’altezza di qualunque situazione; è anche  piacevole che l’ accoglienza, inizialmente un po’ formale, diventi nel prosieguo rispettosa convivialità.

A fronte di cotanta qualità d’insieme al TOP, il conto finale, non gelerà il vostro sorriso.

Luigino.filippi@alice.it –