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La recensione: a Sanremo Frazione Bussana il ristorante LA KAMBUSA

IMG_20200112_201145 - CopiaSanremo Bussana  LA KAMBUSA   Via al Mare 87 Tel. 0184 840 307

Sul lungomare di Bussana, dalla porticina con tendine tipo antica Liguria si entra prima con il fianco destro e poi con il sinistro (o viceversa): un caso frequente nel Levante Ligure, più raro nel Ponente, ma è grazie a questo particolare che vengono difesi i primi tavoli dalle folate che di Libeccio scavalcanti l’alta parete del Capo incombente sulla spiaggia sottostante.

Gianni, impeccabile anfitrione e, nei festivi, sempre più spesso anche il figliolo Sebastiano,  curano nei particolari il locale, che da poco tempo ha visto anche il rifacimento del pavimento con colori più chiari e una accurata manutenzione d’insieme, che viene fatta annualmente. Gli arredi sono rustici e dedicati ai temi del cibo e del bere, essi parrebbero anzi celebrare  anche quella antica civiltà contadina alla quale, da sempre, i Ponentini sono più legati rispetto alle tradizioni marinaresche. I Liguri hanno l’hobby del fungaiolo più che del pescatore … .

In questo ristorante la carta cambia poco, ma garantisce che quel che c’è è come dev’ essere, senza se e senza ma. Gli ANTIPASTI DI MARE sono quattro (€13-15) tra i quali il Salmone scozzese affumicato con alga Nori e crema di yogurt, oppure il Polpo rosolato al timo, passatina di patate, fiori di capperi e acciughe. Gli ANTIPASTI DI TERRA sono quattro (€ 12-15), tra i quali lo Sformatino di Parmigiano Reggiano con salsa di noci oppure Lardo filettato e nocetta di cervo.

I PRIMI PIATTI DI MARE sono cinque (€ 14-16), tra i quali  Paccheri al ragù di rana pescatrice ed olive Taggiasche – oppure gli Spaghetti di vongole veraci con funghi porcini.  I PRIMI PIATTI DI TERRA sono quattro (€ 14), tra i quali le Tagliatelle allo scalogno e basilico rosso  oppure i Raviolini di burage con burro fuso  ed erbette (a fine gennaio li ho trovati al Castelmagno con tartufo Bianco d’Alba a € 20: prezzo onestissimo: il più conveniente che ho trovato negli ultimi mesi.

Per i SECONDI DI MARE è scritto che pesci e crostacei verranno proposti giornalmente secondo le disponibilità del mercato e la fantasia dello chef. Potete quindi e comunque contare sul fatto che non vi serviranno mai dei filetti di pescato semilavorato, ma solo pesci interi che potrete vedere e scegliere. In questi casi, cucinato al sale, con un filo d’olio EVO, il piatto rilascia il suo profumo tipico del pescato locale con un aroma particolare, un vero profumo, gradevole  e ben lungi da certi olezzi di “pesciume”. Anche i crostacei sono di qualità; chi li desidera è consigliabile che li prenoti qualche giorno prima, ma ne varrà la pena… Nei SECONDI di carne l’offerta è di un pregiato Filetto in ben otto variazioni (€ 26-31).

SPECIALITA SU PRENOTAZIONE sono la Paella alla Valenciana (€ 25 – rigorosamente con una decina di ingredienti), la Zuppa di pesce passata con crostini di pane (€ 30), l’Aragosta dello chef al prezzo del giorno.

Al DESSERT potete optare su una ricca SELEZIONE DEI FORMAGGI (con abbinamento vini a calice) presentata, con adeguata documentazione in un corposo e  dettagliatissimo fascicolo. Al contrario, la decina di dolci della casa,  viene declamata lentamente dal simpaticissimo Gianni, al quale qualche volta i duri d’orecchi chiedono persino il … bis (che egli concede accondiscendente e anche divertendosi, parrebbe). Stamperà la carta dolci?  Chissà, mai dire mai …

La carta vini è invece un vero e proprio volume in pelle, con molte etichette ben selezionate ed assortite, a prezzi normali. Esistono anche mezze bottiglie e la possibilità di scegliere dei vini a bicchiere, anche stranieri.  ll servizio ovviamente  non mena il turibolo ed è anzi prontissimo non appena è pronto in cucina, così come cura con discrezione il bicchiere ma senza ronzarvi troppo intorno.

E’ un locale da una trentina di coperti, ma anche meno, dove chi va sa dove va e perché. La cucina è classica sana e buona; il rapporto qualità/prezzo è uno dei migliori dei dintorni; lasciano correre per la loro strada (ma senza alcuna prosopopea) gli influencer internettiani per sciocchini e le tendenze movidaiole; qui la privacy di molti personaggi famosi, viene sempre rispettata e protetta con rigore, anche in tempi di Festival….

luigino.filippi@alice.it

La recensione. A Imperia Trattoria della ETTA

IMG_20200110_194345 - Copia                                  Imperia – TRATTORIA DALLA ETTA

Via Bonfante 4 (Piazzetta Arimondi) Tel. 339 548 64 79

Aperti  tutti i mezzodì  feriali, il venerdi sera  e il sabato sera.

Siamo nel cuore di Oneglia, nella Piazza Dante con fontana. A levante del palazzo famoso per il suo soprannome “Il Cremlino”, c’è lo storico Caffè Piccardo che, chiudendo all’ora di cena, libera diversi  parcheggi antistanti. Se siete dei fortunati potrete fermarvi proprio qui e raggiungere il ristorante che è a una trentina di metri: un indirizzo centralissimo che diventa anche prezioso … quando piove, grazie ai portici “sabaudi”. Il locale è sul retro dei palazzi ed ha anche una piazzetta tutta sua ben sistemata che, nei mezzodì soleggiati invita a pranzare piacevolmente all’aperto, anche in inverno.

Si entra e la grande sala con importante pilastro al centro dà subito l’impressione di un locale “giusto”. Non  c’è musica di sottofondo, che sarebbe inopportuna a causa dei soffitti a volta; in fondo  oggi il silenzio è un lusso rispetto a certa “musica di consumo”. Due grandi quadri coloratissimi ingentiliscono piacevolmente un ambiente di classe e senza concessioni a fronzoli inutili. Alla data del mio passaggio erano aperti da soli otto giorni e qualche particolare era Continua la lettura di La recensione. A Imperia Trattoria della ETTA

La recensione: a Sanremo PICO CENTRALE

IMG_20191212_203611_1 - CopiaSanremo – PICO CENTRALE

Corso Mombello 3 – Tel. 0184 191 6569 – www.picocentrale.it

In pieno centro, l’ex Parisien, poi ex Vini d’Italia,  ora Pico Centrale, è sempre stato di un aspetto esterno invitante, un affaccio degno di corso Mombello, forse negli anni la strada con i giardini più signorili del centro città. Ora però si è anche aggiunto il fatto che questo locale ha delle polivalenze che lo rendono adatto e gradito a clientela eterogenea, a “spiriti liberi”, attenti alla sostanza e anche all’insieme di accoglienza, ma senza formalità precostituite o troppo leziose.

Mi spiego meglio: oltre le invitanti vetrine che fanno intravedere all’interno un locale di atmosfera, con tratti di parete in pietra viva, luci calde ovunque, pavimento in cotto, sedie i legno ma con schienale comodo, ci sono tavoli con tovaglie passanti, ma abbastanza larghe, in tavola una bottiglia di Olio EVO Roi  marchiato Pico, una di Aceto Balsamico di Modena IGP, cestello di pane affettato di buone qualità diverse e, sul tutto, a fianco della vetrata verso la cucina, un gigantesco schema dei quarti di un “Grilled Beef”.

L’accoglienza è calorosa, determinata ma disponibile per farvi scegliere il tavolo, al quale subito dopo giunge la carta. Vediamola. Il Coperto e di 2 euro. La pagina “ANTIPASTI E TAGLIERI” (15-17 euro) offre cinque possibilità, tra le quali il Magatello di Sanato cotto al rosa 34° al cuore con salsa tonnata all’antica; oppure l’insalatina di polpo classica con olive Taggiasche .

La pagina “INSALATE” (14-15 EURO) elenca tre proposte, tra le quali la Caesar, una celebre denominazione francese ma con componenti italianissimi: gamberi, lattughina, scaglie di Parmigiano, guanciale sbriciolato, salsa Caesar e crostini. Oppure l’internazionale Insalata con salmone affumicato, avocado, uova di salmone e misticanza.

Segue la pagina dei PRIMI DI PASTA FRESCA (12-16 euro), tra i quali gli Spaghetti alle vongole veraci, pomodori ciliegia, olio locale profumato all’aglio. Oppure le Linguine fresche del Conte con ragù di carni miste. In calce una impegnativa dichiarazione: “ Le nostre paste sono composte dall’80% di farina 00 e il 20% di semola di grano duro, “per far si che tutti i nostri sughi si leghino al meglio”: una motivazione davvero inconsueta …

Segue la pagina di PIZZE ( 9-16  euro), delle quali  un “prologo” di 13 righe” illustra i procedimenti e le materie prime per la loro preparazione.  La mia, denominata “Pizza Semplice”, era una tonda a pasta sottile e  buon bordo croccante, con disteso un semplice strato di pomodoro uniforme tipo salsa, con sopra lamelle d’ aglio,  origano, tre foglie di basilico e, ben distinti e separati tra loro, di mozzarella di bufala.

Ciò che è veramente stupefacente qui, è l’offerta contenuta nella pagina “LA GRIGLIA”, servita direttamente con bilancia e taglio sui servant che accosteranno al vostro tavolo e il cui assortimento merita qualche dettaglio in più.  Si inizia con la Costata Piemontese (€ 5 ogni hg); segue la Picanha finlandese ( € 23 ); segue Ribeye Tomahawk (minimo 1.100 grammi, a € 5 l’hg); segue il Cube Rolla (€ 21); il Filetto di manzo con salsa al Castelmagno (€ 24). Passando poi al pescato, ecco i Gamberoni di Sanremo alla piastra, i calamari alla griglia e, infine, il crostone con pesto, pomodori secchi e Salamella (€ 6).

Cinque sono i DESSERT FATTI IN CASA (€ 6) con l’elenco dei vini a bicchiere che impreziosiranno dei titoli piuttosto consueti (Tiramisù, Pannacotta, etc…).

La carta delle bevande, oltre a birre etc… , elenca a prezzi normali vini Italiani e stranieri, anche disponibili a bicchiere;  segnalo un buon Chablis a 38 euro.

A partire da metà serata un duo si trasferisce dal dehor all’interno del locale aggiungendo così un sottofondo musicale dal vivo, ma in tono discreto, che consente ancora le conversazioni. Per il resto il servizio è un via vai veloce di patron e personale efficienti, simpatici e nell’insieme la clientela è animata ma non vociante. In un mondo nel quale c’è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda e anche chi la vuole mezza cotta e mezza da cuocere, qui la clientela m’è parsa costituita da habitué fedeli, con idee chiare, che periodicamente scelgono una bella serata di carni eccellenti. Un locale che, senza tirarsela con delle fantasioserie cucinarie ormai stufose, accontenta un po’ tutti, fermo il fatto che anche i prezzi non fanno fare gli occhi grossi al momento del conto.

sanremobella@gmail.com – www.buongiornogourmet.it

La recensione: a Castelvittorio (IM) il Ristorante ITALIA.

IMG_20191229_195748 - CopiaCastelvittorio – Ristorante ITALIA (da Cabò)

Via Umberto I,  36  – Tel. 320 823 8152

Dal parcheggio in piazza un viottolo conduce alla prima casa del borgo antico sulla cui parete spiccala scritta “ristorante ITALIA” con i colori della bandiera. Varcato l’ingresso situato all’ultima porta finestra, ecco un locale piacevolmente accogliente. Nei particolari: pavimento nuovo in piastrelline esagonali tipo Antica Liguria (forse in clinker), soffitti in perlinato, lampadari in ruote di carro (qualche lampadina mancante), pareti parzialmente in legno dai colori chiari, caminetto d’angolo contornato largamente da bottiglie e belle casse da vino, qua e là lampade a stelo, quadri e specchiere appoggiati, antiche foto, piccole sculture in legno, là in fondo un antico alambicco in rame, raccolte di libri, oggettistica varia ma intonata all’insieme,  antiche credenze decappate e non e, infine,  dei cappelli a tese larghe appoggiati su una scatola di libri posta sopra a una antica credenza da cucina della nonna. L’atmosfera informale non manca. La temperatura è buona grazie a termosifoni possenti, anche se la sera del mio passaggio, il caldo era fornito da split ad aria.

I tavoli sono in solido legno naturale, le sedie gloriosamente d’antan sono imbottite e comode. Sui tavoli  un mortaio in marmo, tre ramoscelli di foglie striate in una “arbanellina”, bicchieri da acqua colorati e importanti bicchieri per il vino; a fianco dei tavoli, cestelli a stelo per i vini freddi.

Samuele, il proprietario, che da nove mesi ha rilevato la storica casa (chiusa da qualche anno), ha precedenti esperienze presso reputati locali monegaschi e certamente personalità da vendere. Anzi mi pare l’abbia in parte espressa ad iniziare dall’arredo di questo locale, arci-volutamente casual. Circa la assoluta assenza di tovaglie egli esprime la sua fervida convinzione che l’assenza delle tovaglie sia un bene, non per moda, ma perché la buona pulizia di un tavolo offre una igiene ancora maggiore rispetto a certe tovaglie di certi locali…  Ma a me, noiosone, che stendo sempre un tovagliolino di carta per sopperire alla mancanza della tovaglietta, è stata portato un simpatico rettangolo in carta grezza.

Passiamo dunque al cibo:

Quattro ANTIPASTI (€ 7-15) tra i quali il Turtun e altre specialità Castelluzze al forno, oppure la battuta al coltello di Fassona con originale abbinamento a Cipolla di Tropea Caramellata.

Cinque i PRIMI PATTI ( a partire da 9 euro) con paste rigorosamente fatte a mano, con salse e condimenti stagionali; tra questi gli gnocchi di patate montane, i ravioli di patate maggiorana, la Pasta Sciancaa…

Tre i SECONDI (a partire da € 14), tra i quali il Coniglio di stalla in umido, rollé al forno, il suo fegato in paté su crostino,  oppure lo stoccafisso “alla nostra mòda”.

I DESSERT del giorno (€ 4) vengono annunciati a voce così come eventuali piatti del giorno. Disponibile anche l’ardesia dei formaggi: quattro ben assortiti e ben abbinati a 3 marmellate.

Esistono anche quattro MENU: il DEGUSTAZIONE a 25 EURO con 4 portate, il DEGUSTAZIONE a 35 EURO di 5 portate,  il MENU MEAT a30 EURO di due ricche portate di carne più dessert e, infine, il MENU VEGETARIANO a 24 EURO) di 4 portate.

La carta vini, scritta con biro rossa su carta “matta”, elenca decine di bottiglie che rivelano una grande passione verso Bacco. I suoi prezzi moderati, a partire da 14 euro fino alle due pagine di “speciali, sui 50 -70 euro. Un consiglio? Un buon vino Toscano IGT Castello di Coiano (cantina medaglia d’oro 1885) di 13° a 15 euro. Senza nessun problema servono anche vini a bicchiere.

Concludendo: Il locale è simpatico e di atmosfera; il cibo è buono e rispettoso delle tradizioni della cucina ligure, le  quantità sono generose; il servizio è accogliente, puntuale, attento, capace; i prezzi sono convenienti rispetto alla qualità dell’insieme. Un altro plus puo essere quello di scoprire il borgo di Castelvittorio, che non è da perdere se amate immergervi nelle atmosfere autentiche dell’antico entroterra ligure.

luigino.filippi@alice.it –

 

La recensione. A Finale Ligure Marina ristorante IL SOGNO

IMG_20191113_194304 - Copia                             Finale Ligure Marina – Ristorante IL SOGNO

Via Roma 45 – Tel 019 695 472 – www.ristoranteilsogno.it

In pieno centro, inframmezzato tra locali onorevoli e qualcun altro che prova immeritatamente a “tirarsela” e, ultimamente, anche a  chiudere con disdoro, questa famigliola di alacri professionisti della ristorazione, entusiasti della loro professione, raccoglie da anni il consenso della critica e della clientela assai eterogenea, puntando su una cucina tradizionale, non briccicata da fatue furbetterie di cosiddetti piatti innovativi, ma realizzata con materia prima giusta, rispettandola nelle preparazioni di cucina, servendola in quantità coscienziose e a prezzi onesti. L’ambiente dispone di due sale più qualche tavolo nell’antistante tipico vicolo lastricato alla ligure. All’interno le volte sono alte ed ariose, le sistemazioni eleganti, la musica di sottofondo purtroppo è del genere “di consumo” e cantata, ma a volume acconcio.

Con l’aperitivo di benvenuto ecco arrivare un “saggio” di pizza: la moglie prepara una pizza incredibile: in pala alla romana, realizzata con cura maniacale, partendo da mix personalizzati di farine macinate a pietra tipo 2 con germe di grano vivo. Talmente buona che per un attimo vien voglia di … andar via per accomodarsi nella loro pizzeria poco lontana (l’Osteria del Buon Gusto). Vabbè, sarà per una prossima volta. Intanto ecco arrivare i pani, i grissini le focaccette… Occorre trattenersi, perché ciò che seguirà verrà servito in quantità da bastare a un … convento! Ma vediamo tosto la carta:

Cinque ANTIPASTI (€ 11,50 – 14,50): Carciofi di Albenga crudi, Parmigiano 24 mesi, gocce di Aceto Balsamico (Tradizionale!); Insalatina tiepida di seppie nostrane, con verdure lesse e vinaigrette alla barbabietola.

Cinque PRIMI (€ 9,50- 18,50): Tagliolini di pasta fresca tagliati al coltello ragù di branzino e verdure saltate; Paccheri “Bossolasco” mazzancolle sgusciate, pomodoro Piccadilly al basilico.

SECONDI (€ 18,50 – 21,50): Pescato del giorno cotto al forno con patate, olive Taggiasche e carciofi stufati; Zuppetta di pescatrice senza spine, moscardini, cozze e vongole veraci super. Nella carne trovate della Fassona alla piastra oppure al vino rosso.

I DESSERT sono cinque (€ 5- 6,50), tutti abbinabili a un calice di vino ad hoc (€ 5-7). Semifreddo alla confettura di Chinotto di Savona e ganasce di cioccolato fondente; Bavarese di fichi d’India servita nel bicchiere.

Il coperto è di 2 euro. Esiste anche un MENU DI PESCE, di tre portate a 30 EURO che a pranzo, con due portate, costa 20 EURO. Ovviamente anche il servizio è all’altezza del buon nome della casa e viene effettuato con professionalità mentre il pasto scorre via al giusto ritmo, con cibi serviti anche a temperatura. Una componente preziosa per il ristorante è assolutamente la presenza di patron XHAKOSI SHPETIM in sala: egli ha una parola “giusta” per ogni tavolo e vi fa sentire a casa.

La carta vini è ricchissima e parte da € 15,50. La prima pagina raccomanda tre vini, con relativa dettagliata descrizione di una decina di righe: un Kerner DOC Abbazia di Novacella a 18 euro, un Langhe Nebbiolo DOC Il Nebbio a 20 euro, un Ferrari DOC Perlé brut millesimato 2010 a 32 euro. Non mancano le magnum e le mezze bottiglie. La pagina degli Champagne elenca 19 etichette, molte di Petit Récoltants a partire da 47 euro. Oltre ai vitigni dai quali deriva ogni vino, è indicata anche la gradazione alcoolica: un bel salva-patente per il Vostro viaggio di ritorno.

Il proprietario, Albanese ma Finalese da decenni, si è conquistato una clientela nel tempo, dimostrando dedizione al proprio lavoro, carattere aperto e con un sorriso che allarga il cuore: insomma fa piacere stare a questi tavoli. Ma prenotate sempre, perché i “fedeli” sono molti..! Rispondono  sempre prima del terzo squillo: bravi!

luigino.filippi@alice.it