Archivi categoria: La colonna infame

Abolizione delle Province? Scherzavano?!

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Quando qualche anno fa fu altisonatamente deliberata l’abolizione delle Province, tutti pensavamo ad un ovvio passaggio di competenze, poteri e dipendenti ad altri Enti.  Invece l’ultima notizia pubblicata da “https://www.imperiapost.it/372093/imperia-riassetto-organizzativo-della-provincia-fabio-natta-risparmio” ci informa che i Presidente Fabio Natta ha assegnano 7 dirigenti ai settori seguenti, attuando così la ristrutturazione interna deliberata all’unanimità dal consiglio provinciale alla fine del 2018. Ecco il nuovo “organigramma” dell’ente:

  • (Settore 1) Amministrazione finanziaria, Risorse umane: dirigente Luigi Mattioli;
  • (Settore 2) Avvocatura, Appalti, Contratti: dirigente Manolo Crocetta;
  • (Settore) 3 Servizi Generali, Sistemi Informativi: dirigente Francesca Mangiapan;
  • (Settore 4) Infrastrutture, Rifiuti: dirigente Michele Russo;
  • (Settore 5) Polizia Provinciale, Trasporti: dirigente Giuseppe Carrega;
  • (Settore 6) Cemento armato, Antisismica, Urbanistica: dirigente  Mauro Balestra;
  • (Settore 7) Servizio Idrico Integrato, Tutela Ambiente, Gestione Stabili: dirigente Patrizia Migliorini.

Il Presidente Fabio Natta avrebbe commentato:

“Si tratta di una revisione della struttura organizzativa interna, funzionale alle competenze e funzioni rimaste all’Ente, che vuole garantire la maggiore efficienza possibile dei servizi. L’operazione arriva dopo un deciso taglio delle risorse finanziarie, che ha portato in meno di cinque anni a ridurre il fondo per i dirigenti da oltre 600 mila euro a 400 mila euro circa, e alla cancellazione dei costi delle cariche politiche pari a circa 200 mila euro annui”.

 

Guerra agli spaghetti: PASTA BLOCCATA A MOMBASA: QUERELLE ITALIA-KENYA

 

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(nella foto: coda camion a Mombasa per sdoganamenti)

In Kenia, dallo scorso ottobre.  Freddie del Curatolo, fondatore e direttore del portale online malindikenya.net. scrive che “in base a questa legge per ogni diversa marca o tipologia di prodotto viene svolta una differente analisi con relativi costi e perdite di tempo, rischi di deperibilità di alcuni cibi e addirittura, come nel caso della pasta italiana, di rifiuto ad immettere sul mercato certi prodotti.
“A causa di una battaglia anche legittima del Kenya per eliminare certi prodotti contraffatti o di “serie B” che arrivano prevalentemente dall’Asia, la situazione sta diventando insostenibile anche per noi.

Dettagli della questione sul seguente sito: https://www.aise.it/rassegna-stampa/pasta-bloccata-a-mombasa-querelle-italiakenya-sulle-importazioni–di-freddie-del-curatolo/125137/158

 

 

Liguria: le presenze turistiche del 2018 diminuite di 358 mila pernottamenti.

liguriaSono stati 358.908 in meno i pernottamenti di turisti il Liguria nel 2018. Nel Ponente Ligure era una percezione diffusa, ora confermata dal dato (non consolidato) dell’Osservatorio Turistico Regionale.  In gennaio (-8,44%), aprile (-8,57%), Agosto (- 2,54%), Settembre (3,29%),   ottobre (-8,20%).  3,29%, novembre (-2,66%)  colpito la costa ligure ha visto un -2,66%.  In controtendenza marzo (+7,67%) e maggio (+10,53%). (Fonte WEB/ANSA).

 

 

Scherza coi fanti ma lascia stare i Santi. Invece “Assafadì” organizza party blasfemi

Sulla pagina Facebook di ‘Assafadì’ (Lascia fare a Dio, in dialetto napoletano) dei giovani PR locali, si pubblicizzano feste ‘eretiche’ organizzate a Nola (NA). Serate in discoteca con una particolare scenografia (tre crocifissi rovesciati), un logo che la dice lunga sull’ambientazione e un vocalist travestito da Papa.

Il vescovo di Nola Francesco Marino, ha scritto una lettera pubblica – disponibile online sul sito della Diocesi – chiedendo uno stop (Giornalettismo, 23 novembre).

«Sono venuto a conoscenza di ‘feste’ nel territorio nolano in cui uno dei ‘divertimenti’ è la derisione e l’umiliazione di un crocifisso rovesciato. Tali feste sono precedute da video promozionali che offendono il Papa e luoghi sacri della città di Nola come la Cattedrale». Chiedendo «alle autorità competenti di verificare se questo tipo di iniziative risponde ai criteri di legge del buon gusto e del laico rispetto delle confessioni religiose», il pastore si è poi rivolto direttamente ai ragazzi della città, ponendo qualche domanda: «Avete davvero bisogno di dileggiare la croce per divertirvi? Proprio qui, proprio a Nola, dove voi stessi siete protagonisti di una festa religiosa famosa in tutto il mondo, la Festa dei Gigli? Si può, contemporaneamente, pregare la croce e offenderla?. E, rivolgendosi ai genitori: “La croce, per i cristiani, è simbolo di amore. Il suo rovesciamento significa, di conseguenza, odio. Siete consapevoli dei simboli che entrano nella vita dei vostri figli? Siete consapevoli che questo tipo di iniziative che oltraggiano e deridono il sacro possono fare del male ai vostri figli, al loro sistema di valori, al loro rapporto con Dio, con la fede, con gli altri?».

«Anche l’eresia – conclude Marino rivolgendosi ancora ai giovani – che voi usate come logo commerciale e strategia di marketing, è una cosa seria, non un banale drink bevuto con l’illusione di essere anticonformisti» (Avvenire, 23 novembre).

Dalla propria pagina Facebook ‘Assafadì’ ha provato a giustificare il suo progetto palesemente blasfemo. «Fuori dall’ambito religioso viene utilizzato in senso figurato per indicare un’opinione o una dottrina artistica in disaccordo con quelle generalmente accettate come autorevoli. Questo è il nostro significato di Eresia». E ancora: «La nostra ‘Eresia’ era quella di dare a tanti giovani nolani e non, la possibilità di un party mensile con i migliori ospiti del bynight partenopeo». «Precisiamo – hanno concluso – che la scelta della croce al contrario è una scelta dello scenografo della quale ci assumiamo completamente la responsabilità e chiediamo scusa alla comunità offesa. Da sempre aperti al dialogo».

Notizia tratta dal sito: Aleteia.

 

 

Malattie e Invalidità: l’INPS premia l’insieme dei medici che le revocano ?! Ho capito bene?

pensionatiE’ un argomento inusuale su questo sito. Ma tant’è mi piace segnalarlo, anche come segno dei tempi che corrono.

Verranno premiati:  1) l’annullamento delle prestazioni dirette per malattia da parte del medico fiscale; 2) le revoche delle prestazioni invalidità civile; 3) le azioni surrogatorie.  Sembrerebbe dunque che per i medici dell’istituto valga la regola: “più revochi, più guadagni”. L’Inps, però, ha risposto alle contestazioni spiegando che i meccanismi di valutazione della performance rispondono alla necessità di garantire l’autonomia dell’attività professionale: per questo, è stato previsto che la retribuzione accessoria dei medici dell’Inps contenga anche, ma non solo, una valutazione sul contributo alla riduzione del debito pubblico, come quello previsto per i dirigenti dell’istituto e i professionisti legali.

Gli incentivi sarebbero dunque finalizzati a spingere il personale medico a contribuire, grazie alle sue competenze, a identificare in modo più efficace quali sono i casi d’invalidità suscettibili di miglioramento, ad esempio prevedendo una revisione più frequente dell’invalidità rispetto allo standard previsto dalla legge.

L’Istituto ha poi precisato che la performance relativa alle revoche è valutata in base al risultato di tutti i medici della regione. Pertanto, secondo l’Inps non sussiste un interesse economico privato del medico, che si scontra con il dovere professionale di agire secondo scienza e coscienza.

La disposizione è contenuta nelle “indicazioni del Piano della performance 2018-2020 dell’Inps (allegato tecnico a pagina 61, paragrafo Obiettivi produttivi ed economico finanziari dei professionisti e medici). ”

E’ lo stralcio di una notizia che potrete trovare, completa di particolari, sul seguente link: https://www.laleggepertutti.it/253513_malattia-e-invalidita-premi-ai-medici-che-le-revocano