Tutti gli articoli di Luigino Filippi

Cos’è il MENU ENGINERING e a cosa dovrebbe servire

2017 12 8 (1) - CopiaTutti, prima o poi incappiamo in una carta dove si capisce un bel nulla, o nella quale quantomeno è difficile orientarsi. Il MENU ENGINERING dovrebbe invece insegnare a presentare e redigere la carta cibi e il menu di un ristorante, addirittura in modo da orientare le scelte del cliente. C’è chi ne ha fatto una professione e dichiara di aver già riveduto 400 menu di ristoranti italiani.  Certamente molte carte cibi, troppo affastellate e confusionarie,  possono essere migliorate … eppure il ristorante/pizzeria del quale qui sopra pubblico la foto di una delle ben  6 pagine della carta, già ha realizzato il suo obbiettivo con circa 200 clienti nelle serate di apertura stagionale… . Comunque il link è il seguente: https://www.menuengine.it/cose-il-menu-engineering-e-a-cosa-serve/

Stabilimenti balneari: in Liguria concessioni sino 30 anni? Il PD chiede, per l’Italia, da 30 a 50 anni.

spiaggia e pista ciclopedonale lunga km 25Regione Liguria ha approvato due normative che  sembrerebbero in contrasto con la direttiva europea Bolkestein  sugli stabilimenti balneariSino ad oggi essi smontare ogni anno, lasciando la spiaggia intonsa. Sarà ancora così in futuro, visto che le concessioni saranno rinnovate ogni 30 anni…? Il provvedimento però potrebbe essere annullato dal Consiglio dei Ministri …. A foa du Bestente a cuntinua!

Contrordine, secondo quanto pubblica L’UffPost del 9 novembre, parrebbe che il Ministero stia per arrivare a periodi TRANSITORI da 30 a 50 anni… Che bella transitorietà…  L’Italia, sempre così ligia a recepire le disposizioni UE, in questo caso dimostra che se vuole se ne infischia.  Ecco il testo dell’UffPost:

 

40 euro + bevande con menu ferreo, in una osteria, vi pare un prezzo giusto?

miniporzioniP1060346Sento parlare e vedo ogni tanto tripadvisorizzare dei locali, descrivendone le meraviglie e la convenienza. Spesso si tratta di locali tipo moderne osterie o trattorie, disadorne, con “careghe” dure, fredde di atmosfera e anche di temperatura (20°), con sottofondo di radio e pubblicità, tovagliette e tovaglioli di carta, peggio se sintetica e servizio da pizzeria. Vi si trovano piatti con cerchietti e gocce variopinte, sui bordi larghi di stoviglie mezze vuote al centro, attornianti cibi di materie prime poco costose, in quantità da fame. Cibi con ingredienti dagli abbinamenti disarmonici, atti a simulare per forza qualche piatto visto nei padellami televisivi, senza “abbassarsi” alla cucina familiare. E guai se ti lamenti, perché ti fanno anche passare per uno dell’ ”ancasciù”ancora attaccato a vecchia cucina, che forse invece potrebbe fare la loro fortuna.  Ma la cosa peggiore è che obbligano i clienti a menu fissi:  o mangiare quel che passa il convento o “saltare” quelli non graditi, fermo il prezzo ovviamente. A costoro pare normale chiedere 40 o più euro + bevande per un pasto. Ovvero, senza esagerare, con vino acqua caffè, oltre i 50 euro a testa.

Forse poteva sembrare normale fino a due -tre anni fa, quando i ristoranti importanti erano costosi. Ma oggi mi paiono preferibili diversi locali accoglienti, qualcuno stellato, dove ci si può comporre da soli un menu, il cui prezzo è già fissato non oltre i 45 euro per un pasto completo, scegliendo su una decina di piatti in carta. Godendo di tovaglie, di ambienti confortevoli, di servizio riguardoso etc… etc…

La recensione: ristorante Lucio Casetta – Locanda del Mar – Imperia

4 8 2015 (34) - Copia                       Imperia – LUCIO A CASETTA – Locanda del Mar

.                      Strada Nino Lamboglia 16 – Tel.  0183652523

.                                                   www.ristorantelucio.it

All’ingresso a Ponente di Porto Maurizio, sul mare, con parcheggio che diventa immenso a 50 metri dall’ingresso del locale, questo ristorante è a 2 minuti dalla uscita autostradale di Imperia Ovest. Nella bella stagione il suo dehor,  dai bianchi tendaggi a bordo piscina mossi leggermente dalle brezze serali, offre atmosfere intime, anzi calme e quasi voluttuose, dopo che regna nel buio oltre la siepe regna il silenzio assoluto, a causa  dello spostamento della ferrovia che in precedenza, soprattutto nelle ore dei pasti, offriva diversi transiti cadenzati e anche di…  meravigliosi treni merci lunghi fino acché si perdevano nella notte… Nelle altre stagioni la casa offre una sala capiente ed un’ altra da una dozzina di coperti dove accomodarsi  quando nella più grande c’è qualche banchetto organizzato. 13 02 2015 (12) - CopiaEntrambe sono di atmosfera solare, hanno tavoli ben distanziati e mise en place eleganti, charme proprio da “casetta” appunto. Fra qualche settimana troveremo anche completata  una ristrutturazione fatta per insonorizzare maggiormente la sala.

Ma veniamo al cibo. Tra gli ANTIPASTI cito il Cappon Magro che rispetta la ricetta del tipico piatto ligure, fatto assai raro, perché ormai, essendo impegnativa in alcuni particolari,  ovunque essa viene personalizzata e quindi anche …spersonalizzata; un altro classico è il Brandacujun di baccalà. Tra i PRIMI cito gli spaghetti ai gamberi e carciofi, oppure il risotto ai frutti di mare o  il Ciuppin (passato di pesce con crostini) oppure, per chi non mangia pesce, i ravioli della mamma con ragù di carne. Nei SECONDI è il pescato che la fa da padrone, offerto secondo quanto offrono in giornata le pescherie, pescato che viene offerto al sale, all’acqua di mare, in guazzetto, alla griglia con verdure. Sempre che non si scelga la grigliata mista o il fritto misto. I Gamberoni e i crostacei locali sono serviti solo su prenotazione, segno evidente che si servono soltanto di pescato del giorno . Per chi desidera piatti di carne qui si trovano le migliori carni degne di un grande ristorante; altrove non ho mai trovato di meglio. Circa i DESSERT, in questa stagione preparano un tortino di castagne e zabaglione, mentre tutto l’anno offrono il tortino al cioccolato con cuore fondente nonché un buon assortimento di sorbetti e gelati.

La carta dei vini svolge degnamente il suo compito elencando decine di buone etichette e, ultimamente, hanno ceduto alle richieste  e l’hanno completata inserendo anche qualche Champagne, fino a ieri non ritenuto necessario. Il grande Lucetto, ha condotto con la moglie (ottima cuoca!) questa istituzione sin dall’ alba della metà del secolo scorso, curando con zelante bonomia e camaleontico “savoir faire” un servizio ben imbastito. Ma ha ora, pur tenendosi a … portata di mano, ha lasciato il timone al figlio Marco e alla consorte Roberta, la quale ha arricchito di un sorriso femminile la sala e anche di una comunicativa spumeggiante, aperta e sorridente, ma non “invasiva”.

In una Riviera le cui attrattive risalgono a più di un secolo, si può capire che il buon vivere costi caro, ma così non è qui. Per un pasto completo di quattro portate, occorre mettere in conto una spesa intorno ai 45 euro e ci sono anche due menu guidati a partire da 35 euro: una politica attenta e accorta ai tempi che corrono. In un momento in cui tutti parlano di Bellezza a destra e a sinistra ad ogni pié sospinto, la cuccagna a mio avviso è trovare ancora un locale che effettua provviste di qualità, che non gioca la carta della cucina a sorpresa servita in stoviglie “furbe” con fondo della capacità di un poco più di un uovo e bordo largo 10 centimetri. Qui i cibi sono corretti, con buone esecuzioni, senza voli di fantasia , ma anche senza cadute di tono. Lucio è un punto di riferimento a Imperia di cucina classica, da mezzo secolo e più anche con le camere della LOcanda. 4 8 2015 (30)

Luigino.filippi@alice.it –